Il sindaco di Bologna ieri ha inaugurato le nuove vie Rizzoli e Ugo Bassi, ma per qualcuno c'è poco da essere orgogliosi. E' il grillino Massimo Bugani a tornare sui danni che il cantierone avrebbe provocato ai commercianti, mentre il comitato "Vivere il Centro" (composto da residenti e commercianti) ha spiegato perchè ha disertato il taglio del nastro. 

"Ha tagliato il nastro del cantierone in via Rizzoli e via Ugo Bassi con due settimane di anticipo e con toni trionfalistici. Peccato che con quelle stesse forbici in questi dieci mesi abbia tagliato anche del 30% le entrate dei commercianti del centro, gia' in ginocchio per via della crisi". Questo l'affondo di Bugani, capogruppo del M5s in Consiglio comunale e candidato sindaco alle elezioni amministrative del 2016. "Il tutto per avere un normalissimo filobus, quasi identico a quello che c'era prima- aggiunge Bugani, su Facebook- e senza aver sostituito un chilometro di tubature dell'acqua in cemento amianto costruite negli anni '50. Evviva".

Il comitato "Vivere il centro", intanto, spiega perche' "sebbene invitato - recita una nota - ha scelto di non essere presente all'inaugurazione di via Ugo Bassi e via Rizzoli. Una decisione deliberata, dettata da una moltitudine di motivi precisi". Il gruppo di residenti e commercianti, ad esempio, afferma che l'assessore alla Mobilita', Andrea Colombo, "ha piu' volte mentito sui presunti costi aggiuntivi del cantiere in due tranches".

Inoltre, "siamo stati bombardati di multe dai vigili" e in Comune "hanno sbagliato la delibera sugli sgravi fiscali legati al cantierone, non includendo alcune strade". In questi dieci mesi di lavoro e' stata "tolta la dignita' di lavorare alle attivita' del centro storico", aggiunge il Comitato. Per tutti questi motivi, "abbiamo scelto di non essere ne' complici ne' conniventi", e' la conclusione della nota.

(agenzia DIRE)