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'Bella ciao' sul carro di Carnevale a Marzabotto, l'Anpi: "Svilito il suo senso storico"

Duro attacco anche da Forza Italia: "Quanto accaduto è vergognoso"

"Al carnevale di Marzabotto è sfilato un carro sulle note di Bella ciao". Centro-destra scatenato per quello che chiamano "lavaggio dei cervelli", e nel Comune dell'Appennino è scoppiata la polemica. Da quanto si apprende, da uno dei quattro carri che sfilavano improvvisamente sarebbe partita Bella Ciao, spaccando le opinioni dei presenti. I primi a prendere una dura posizione sono stati gli esponenti di Forza Italia, ma forte anche la reazione dell'Anpi.

La posizione dell'Anpi

Se sulla vicenda il sindaco Valentina Cuppi preferisce "non rilasciare dichiarazioni in merito", a non usare mezza misure su quanto accaduto è il presidente dell'Anpi a Marzabotto, Alex Borghi che a BolognaToday spiega: "Sono via per lavoro ma ho avuto modo di sapere cosa è successo, e in merito esprimo tutto il mio disappunto. La canzone 'Bella Ciao'  ha una valenza storica e un significato preciso. Usarla come canzoncina durante il Carnevale ne svilisce il senso storico, e non na alcun significato nel Carnevale, anzi va a ledere una manifestazione dove c'è stato tanto lavoro dietro per crearla e far divertire i bambini". Non solo, Borghi incalza: "Ultimamente questa canzione viene utilizzata un po troppo in maniera leggera. E' stata scritta con un certo significato e va cantata in determinati momenti e per questo richiamo tutti al buon senso, perché quando ci sono determinate manifestazioni bisogna pesare a chi sono dedicate - sottolinea - Il Canevale è per i bambini, e se qualcuno pensa di fare dei permali a qualcun altro in questo modo ha sbagliato, e  ottenuto solo il contrario trovando disappunto. Non esiste che si strumentalizzi un Carnevale, e spero che chi ha fatto questa cosa se ne renda conto. Sono presidente dell'Anpi, ma anche consigliere comunale e padre ed è giusto analizzare le situazioni, e quanto accaduto non è ammissibile".

Gli attachi di Forza Italia

"È vergognoso che la sinistra arrivi addirittura a sfruttare una festa tradizionalmente dedicata e animata da bambini come il Carnevale per fare la sua propaganda politica. Quanto accaduto a Marzabotto, dove durante la sfilata dei carri è stata riprodotta in versione remix una canzone come 'Bella ciao', è irrituale, inopportuno, irrispettoso. Il fatto che questo avvenga in un paese come Marzabotto, e per di più mentre l'Italia intera è impegnata nelle celebrazioni per il Giorno del Ricordo in onore ai caduti italiani nelle foibe e agli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia, dimostra una volta di più che i valori di pace e libertà, per la sinistra, sono esclusivamente termini da utilizzare il 25 aprile o il 2 ottobre - hanno dichiarato in una nota congiunta Morris Battistini, coordinatore provinciale Forza Italia Giovani Bologna, e Fabrizio Dore, Commissario Regionale FI Giovani - avremmo preferito che all’inizio o alla fine della sfilata fosse riprodotto l’inno nazionale italiano, il che avrebbe reso decisamente molto più onore alla sfilata stessa e agli organizzatori. Difendiamo la libertà di pensiero, la libertà di opinione e la libertà di partecipare ad una manifestazione pubblica senza dover subire tentativi di indottrinamento, rivolti soprattutto alle menti più giovani, da parte di una sinistra ormai agli sgoccioli".

"Povero Pd di Marzabotto, non rimane che il Carnevale, nota festa goliardica, per promuovere la figura del Sindaco e la colonna sonora di quella che fu un'arma politica, perdente, della sinistra italiana, la lotta ad un già tramontato fascismo, attraverso le note di Bella Ciao, derubricata a canzone da carri allegorici - è l'opinione di Erika Seta, Coordinatore distretto Forza Italia Unione Reno Lavino Samoggia, Consigliere Comunale Centrodestra Casalecchio di Reno - alla sinistra non rimane che mischiare il Sindaco a Balanzone e strimpellare Bella Ciao, inno che fu della Resistenza e che oggi incornicia coriandoli e stelle filanti. Ma al di la della patetica scivolata politico-carnevalesca è gravissimo il tentativo di inculcare nelle teste dei bambini una visione politica del mondo e continuare a starnazzare la guerra civile contro degli inesistenti nemici, i fascisti, nel tentativo di educarli da piccoli al voto. Altrettanto grave l'uso di una Associazione, evidentemente amica, che si è prestata come megafono. Ciò non è altro che la prova provata della commistione tra Enti Pubblici, Partito e Associazionismo del territorio. Un paradigma che, purtroppo è comune in tutta la Regione".

Mario Pedica, coordinatore provinciale di Forza Italia, si dice non stupito "della propaganda politica ad una festa di paese, sia essa destinata ai bambini, piuttosto che ad adulti. Nella nostra provincia, non esiste evento che non abbia la scrupolosa regia del partito, coadiuvato dalle associazioni ad esso rigorosamente vicine. Piuttosto, mi stupisce che a Marzabotto non sia sfilato un carro allegorico con una grande sardina. Evidentemente i tempi erano troppo ristretti per poterlo approntare. Si sono accontentati di suonare e cantare “Bella ciao” che, anche se non nasce come inno della sinistra, lo è diventato, specie negli ultimi tempi. Mi dicono che a Marzabotto si è, in questa occasione, superato il limite, ma anche questo era prevedibile, visto lo scampato pericolo derivato dalle recenti elezioni regionali. Temo che l’euforia generata dalla “non sconfitta”, farà si che questo fenomeno si ripeterà in altri Comuni, sempre con maggiore intensità. D’altronde la propaganda destinata al lavaggio dei cervelli, fin dalla più tenera età, è quella che gli ha permesso di governare questo territorio da ben 75 anni".

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