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Civati a Bologna per il Patto Repubblicano: 'Non promettiamo un sogno, ma almeno usciamo dall'incubo'

E' tornato ieri sotto le due torri, dove era già stato per la campagna per le primarie PD e in occasione delle Europee: 'Bonaccini equilibrato, questa legislatura prima finisce e meglio è'

E' tornato ieri sotto le due torri Giuseppe Civati, dove era stato nel 2013 per concludere la campagna per le primarie e lo scorso maggio in occasioni delle Europee: "Questa assemblea che sembra così radicale, giusto due anni fa le organizzava il PD cose del genere, c'era il PD insieme a Sel, c'era il centro-sinistra, una forma di vita che si è estinta", ha detto dal palco de la Scuderia in Piazza Verdi e lo scivolamento non sarebbe iniziato con Matteo Renzi a Palazzo Chigi, "ma con le larghe intese, sembra così normale governare con Alfano, tanto che ci alleiamo con loro anche nelle regioni, magari sotto mentite spoglie, togliete la D di destra, Nuovo Centro funziona. I sindacalisti in piazza ti chiedono chi votare la prossima volta, e votavano PD".

Avversato non solo dall'opposizione, dai 5 Stelle ai quali il deputato chiede: "Questa volta il Presidente della Repubblica lo votiamo insieme o lo facciamo scegliere a Berlusconi?", ma anche dai suo stesso partito che lo ha più volte richiamato all'ortodossia "non puoi picchiare per tre messi la sinistra e poi ti chiedi perchè vogliono fare una scissione, le piazze sono piene, questa si che è una sensazione di tradimento, nel programma elettorale non c'era scritto l'abolizione dell'articolo 18 o cose rivendicate da Sacconi, quello era nel programma del PDL - e rilancia - questa legislatura prima finisce e meglio è. Non promettiamo un sogno, ma almeno di uscire dall'incubo".

Nuovo partito a sinistra? Se il presidente del consiglio "si presenta con il Jobs act e con le cose che sta dicendo" in caso di elezioni " non mi candido con quella roba lì. Non è una minaccia, ma mi vorrei battere per qualcosa che trovo giusto, non penso che queste ricette funzionino, ma non me ne vado però con infamia da scissionista, fino alla fine li richiamo, dare una mano a chi sta peggio e non fare finta che non c'è".

"Si è reso conto alche deve cambiare" rispetto alla linea di Renzi, ha detto in riferimento al neo-governatore Stefano Bonaccini "è un uomo equilibrato, ma deve avere un po' di coraggio. Se devo dargli un consiglio, è puntare sulla partecipazione, non televisiva, e sul rapporto con i cittadini".

SEL. Alla convention di Civati anche Cathy La Torre, capogruppo di Sel in Comune, che ha avvertito: "L'alleanza alle prossime elezioni (comunali) 2016 non è scontata" e ha chiamato Merola a confrontarsi alla primarie per il secondo mandato.


 

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