Civis in saldo: ora non lo vuole neanche Trento. Polemiche sulle consulenze
Offerto a prezzo scontato da Bologna, il mezzo a guida ottica non lo vogliono neppure a Trento. Polemiche sulle consulenze, Colombo: "Violazione di Bugani". Lega: "Me ne infischio!"
Il titolo del quotidiano "Trentino": “I filobus restano in garage a Bologna”, e così anche il comune di Trento boccia il Civis perchè una soluzione “dalla sperimentazione dispendiosa e dagli esiti incerti”. La scorsa estate infatti la Provincia di Trento si era dimostrata possibilista all’eventualità di “ereditare” da Bologna (con un grosso sconto) il mezzo a guida ottica che tanti problemi ha procurato alla nostra città, ma in questi giorni arriva lo stop definitivo del sindaco Andreatta e il Civis torna in garage sotto le due torri.
La notizia arriva dopo la pubblicazione, da parte del Movimento 5 Stelle, dei dettagli delle consulenze milionarie affrontate, documento che è arrivato anche in consiglio comunale: è il leghista Manes Bernardini a chiedere alla Giunta: “Quali consulenze, precisamente, siano state richieste e ottenute dai privati, che sono stati finanziati dal Comune e su cosa vertessero, in modo analitico e specifico, tali consulenze e il resoconto delle medesime. Inoltre si chiede se ve ne sia stata qualcuna che abbia manifestato dei dubbi sulla sicurezza del mezzo e, in caso positivo, chi sia stato. Infine chiedo – prosegue Bernardini - se sia stata individuata una particolare responsabilità per l'insicurezza della messa in strada del mezzo e se tale caratteristica sia stata oggetto di una assicurazione che possa garantire, al Comune, una parziale copertura delle spese sostenute".
LA RISPOSTA DI COLOMBO. E’ stato l’assessore Colombo a rispondere all’interrogazione: “Tutte le consulenze sul Civis non sono state commissionate dall'amministrazione comunale, ma direttamente da ATC in qualità di stazione appaltante e soggetto attuatore del progetto stesso. Quindi non sono state impiegate risorse del bilancio dell'amministrazione comunale. Per quanto riguarda eventuali anomalie evidenziate dalle consulenze rispetto alle caratteristiche del mezzo, non sono state depositate agli atti del soggetto attuatore consulenze tecniche inerenti la sicurezza del mezzo e del sistema tecnologico di trasporto Civis. Alcune problematiche tecniche erano state invece autonomamente rilevate da ATC.
VIOLAZIONE DI BUGANI? “Vorrei ricordare – precisa Andrea Colombo - che le consulenze sono state oggetto di una interrogazione rivolta all'assessore alla Mobilità da parte di altro gruppo consiliare e voglio soprattutto ricordare questo in termini generali, che i consiglieri comunali che richiedano documentazione amministrativa, ne hanno certamente diritto, ma sono tenuti per legge al rispetto, ove previsto, del segreto, questo anche riguardo alla pubblicazione di alcune indiscrezioni in merito alle consulenze. Andrà verificato se rientrino o meno nella fattispecie del segreto queste consulenze, io non sono qui né per affermarlo, né per escluderlo, quindi sicuramente la lista di questi incarichi sarà messa a disposizione del consigliere Bernardini con l'avvertenza che la possibilità di eventuale pubblicazione di tali informazioni deve essere verificata dal punto di vista legale, delle norme dell'ordinamento sia comunale che nazionale”.
DATI IN PIAZZA MAGGIORE. E Marco Piazza, dall’aula riporta il commento di Bernardini dopo la frase di Colombo che lascia intendere la violazione di Bugani: “Io me ne infischio del segreto di stato su cose pagate con i soldi pubblici! Chiederò anche io i dati e li porterò in piazza Maggiore così che tutti i cittadini possano vedere come sono spesi i loro soldi! E se qualcuno mi querela per questo ne sarò fiero".