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Mandato agli sgoccioli, è tempo di bilanci per il Comune: "Mai così tante proteste"

Presenze degli eletti, gettoni, costi e proteste in Consiglio Comunale. Lembi: 'Almeno due volte al mese, non era mai successo'. L'uomo dei record è Daniele Carella di Uniti si Vince

Con il mandato agli sgoccioli è tempo di bilanci per il Comune di Bologna. Con dati aggiornati al 31 dicembre 2015, l''attuale Consiglio comunale di Bologna si è riunito per 412 volte, il sindaco Virginio Merola ha partecipato a 180 sedute (43,69%) votando 1.016 volte su 3.176 occasioni (31,99%).

Sono i dati che emergono dal report sull''attività del Consiglio presentato ieri, in conferenza stampa, dalla presidente Simona Lembi (Pd) e dalla vice Mirka Cocconcelli (Lega Nord).

"L'uomo dei record" di presenze in aula è Daniele Carella, ex Fi ora con Uniti si vince, che ha saltato solo tre presenze (99,27%) e 13 votazioni (99,59%) seguito dal  il capogruppo di Fi, Patrizio Gattuso, con il 98,3% di presenze, dal capogruppo del Pd, Claudio Mazzanti, con il 97,33% e poi un altro dem, Angelo Marchesini, con il 96,84%.

Più indietro Marco Lisei di Fi con il 95,87% e Rossella Lama del Pd con il 95,87%. La classica segue con Lembi e con il segretario Pd, Francesco Critelli, entrambi al 95,63%. Poi tocca a Francesca Scarano della Lega con 95,39% e a Mirco Pieralisi di Si con il 95,15%.
E gli altri candidati sindaci, oltre a Merola? Massimo Bugani stazione nella zona alta della classifica con il 94,66% di sedute in carniere. Piu'' indietro sia la leghista Lucia Borgonzoni (86,17%) che il civico Manes Bernadini (77,67%). La vendoliana Cathy La Torre ha totalizzato un 77,43% e il civico Stefano Aldrovandi (71,6%), che di recente ha lasciato il Consiglio.

MANIFESTAZIONI E PROTESTE. Almeno due volte al mese afferma Lembi "abbiamo avuto comitati, gruppi, sindacati e lavoratori". Momenti di tensione che però si sono svolti "senza mai andare oltre le righe", aggiunge la presidente. Così, "rivendico di non aver mai sgomberato l'aula in tutto il mandato", segnala la presidente, "non era mai successo nelle precedenti consigliature". Questo nonostante il fatto che, a volte, "ho ricevuto molte pressioni da parte del Consiglio" per procedere con lo sgombero, riferisce Lembi. Non è successo e molti hanno magari parlato di "debolezza" nella gestione dell''aula, conclude la presidente, ma invece la verità è che si è fatto di tutto per far prevalere la "forza del dialogo". 

GETTONI DI PRESENZA. Conti alla mano, i gettoni di presenza liquidati dal Comune di Bologna per il funzionamento del Consiglio e delle commissioni ammontano a tre milioni e 416.742 euro contro i quattro milioni e 410.589 euro del mandato 2004-2009, conteggiati a fine 2008, con un taglio dunque del 23%. Inoltre, rispetto alle risorse assegnate per gli organismi consiliari, pari a 665.924 euro, sono stati effettivamente spesi 456.928 euro con un risparmio di quasi il 30%.

Calo anche dei costi di funzionamento, riduzione dei consiglieri e degli emolumenti (lo stabilisce una legge), ma Lembi sottolinea che si tratta anche di "scelte proprie del Consiglio sulla riduzione della spesa corrente" dei diversi organismi nonchè del personale assegnato. Senza dimenticare la "dematerializzazione" delle pratiche, aggiunge Cocconcelli, visto che "la carta è andata man mano scomparendo". 

Composto per un terzo da donne, il Consiglio in carica "è il più paritario della storia", sottolinea Lembi, oltre che profondamento "rinnovato" in termini di età media. (agenzia dire)

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