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Renzi, la crisi di governo e la posizione di Italia Viva. Conti: "Serve un Governo all’altezza della sfida pandemica"

La renziana sindaca di San Lazzaro sulle dimissioni delle ministre Iv e la crisi di Governo: "Occorre rimanere vigili e lucidi per garantire il pieno compimento del processo democratico anche se c'è una pandemia"

Crisi di governo, momenti decisivi per il premier Conte. Isabella Conti, sindaco di San Lazzaro di Savena ed esponente locale di Italia Viva spiega la posizione del partito e del suo leader.  Stiamo vivendo delle complesse ore di attesa per capire cosa accadrà al Governo dopo le dimissioni delle ministre di Italia Viva. Ci spiega cosa è accaduto? Il premier Conte parla di "grossa responsabilità" e la stampa estera ha riservato al leader del suo partito la definizione di 'demolition man': qual è la verità? Cosa è meglio a questo punto per il Paese? E' d'accordo con Renzi su tutto? 

"Il Paese è fermo, i licei sono chiusi perchè non si sono fatti i necessari investimenti sul trasporto pubblico e sulla sicurezza delle scuole, molte attività sono chiuse da mesi, a singhiozzo, generando enorme incertezza nel mondo del lavoro. Qualcuno mi dirà che queste sono quisquilie, rispetto all’emergenza sanitaria, rispondo che alle persone bisogna dare prospettive certe, magari anche dure, ma definite nei tempi, nei metodi e nei ristori. 

Da Sindaco sono preoccupata: tante persone non stanno lavorando e le amministrazioni locali sono continuamente al lavoro per sostenere le famiglie con la spesa, le bollette, i servizi. In questo scenario, la politica ha il dovere di stare con i piedi piantati a terra.
Ho seguito da vicino i continui rimandi alle proposte costruttive che sono state avanzate, ho partecipato con grande impegno alla redazione dei 62 punti di proposta sul Recovery Plan consegnati al Ministro Gualtieri, fiduciosa nel fatto che avremmo potuto davvero dare un contributo e che avremmo potuto parlare di contenuti. 
Con delusione e dispiacere a quelle proposte non è stato dato seguito, ma contemporaneamente si alimentava un chiacchiericcio, falso e avvilente, sul fatto che Italia Viva fosse a caccia di poltrone. Svilire un interlocutore politico disegnando attorno a lui caricature personali non aiuta a costruire un clima di fiducia e non penso rappresenti in alcun modo un atteggiamento 'costruttivo' per dirlo con le parole del Presidente della Repubblica. Ciononostante si è sperato fino a ieri di ricevere segnali di disponibilità per condividere una visione strategica per il futuro di questo Paese che potesse poggiare le basi sui i temi nevralgici, temi contenuti nella lettera inviata a Goffredo Bettini il 6 gennaio. Il silenzio è stata la risposta.

Per quanto riguarda la stampa estera, negli ultimi trent’anni, cioè da quando ho memoria, non ricordo che abbia mai compreso davvero le dinamiche del nostro Paese, anche in considerazione del fatto che gli aspetti Costituzionali  e i regolamenti parlamentari del nostro Paese sono diversi sia da quelli di stampo anglosassone che dagli altri.  Resta il fatto che non tutta la stampa estera legge gli ultimi avvenimenti allo stesso modo: la posizione del New York Times è molto diversa da chi usa i termini di “demolition man”.

Cosa seconde lei accadrà nelle prossime ore e cosa invece spera che accada? "L’auspicio vero è la creazione di un Governo all’altezza delle sfide che stiamo vivendo. Se ci fosse la volontà, sarebbe a portata di mano".

"Conte preferisce il pubblico televisivo alla discussione al Senato"

Quando e come Conte non avrebbe rispettato la democrazia? "Sabino Cassese, Giudice Emerito della Corte Costituzionale ha usato parole durissime: 'Si è presa l'abitudine di emanare norme con decreti legge, anche in assenza delle condizioni previste dalla Costituzione (quindi, c'è la forma della legge, non la sostanza). Più della metà dei decreti legge viene votata ponendo la questione di fiducia. Infine, una questione che non è solo di stile: il presidente del Consiglio preferisce indirizzarsi al pubblico in televisione piuttosto che partecipare alla discussione al Senato sulla legge di bilancio 2021'. Il Senatore Zanda (autorevole esponente del Partito Democratico) nell’intervento al Senato al momento dell’approvazione della legge di bilancio sulla quale non si è potuto discutere perchè arrivata all’ultimo minuto alle camere ha pronunciato parole chiarissime: 'La Costituzione vuole che le due camere partecipino a pari diritto non solo all’approvazione finale degli atti ma anche alla loro elaborazione in commissione e in aula, violare questo principio è un vulnus che non si può ripetere. Ugualmente' prosegue 'non può rappresentare un precedente quanto accaduto per l’approvazione del decreto ristori. In quel decreto, oltre alle criticità di tutti i maxi emendamenti, sono stati introdotti altri 4 decreti con la formula dell’emendamento...forzatura ardita e rischiosa per il precedente che può determinare”.

Ecco, si possono giustificare molte cose a causa della crisi pandemica, non tutte però. Occorre rimanere vigili e lucidi per garantire il pieno compimento del processo democratico, perchè una volta che viene forzato, non si sa più quale argine rimettere".

Italia Viva a Bologna è cresciuta. Quali sono i numeri degli iscritti e come lavorerà alle prossime amministrative della città? " E’ vero, Italia Viva ha visto negli ultimi due mesi a Bologna un sorprendente incremento degli iscritti. Ciò detto, sarebbe un errore far ricadere le questioni nazionali sulle realtà locali: il modello Bonaccini è stato strategico e quotidianamente dimostra la sua efficacia, nonostante alcune forze che sono in maggioranza in Regione, siano all’opposizione del Governo.  Ancorare le scelte amministrative, caratterizzate da specificità proprie dei territori, a questioni di rilievo nazionale, impoverisce la proposta per le città".

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