Tra le contestazioni l'arrivo del Ministro del Lavoro Giuliano Poletti oggi alla sede di Confcommercio Ascom Bologna, in Strada Maggiore 23, per il Convegno "Dopo il Jobs Act", confronto sulle prospettive di rilancio delle imprese e di sviluppo del lavoro.

Le forze dell'ordine sono schierate massicciamente in Piazzetta San Michele e Strada Maggiore, per evitare eventuali disordini. Infatti l'arrivo del Ministro avviene in aria di contestazioni, annunciate da tempo: "Da sempre dirigente del sistema coop, esempio della trasformazione del Pd e del sistema cooperativistico in chiave padronale e affaristica", si legge nella nota Facebook di Ross@ Bologna "Gli sviluppi dell'indagine su Mafia Capitale ci raccontano dell'intreccio criminale tra importanti settori della politica targati PD, mafia, fascisti e mondo delle cooperative. Ma Poletti è anche braccio destro (sì, proprio destro) di Renzi e responsabile principale del Jobs Act, quell’insieme di legge e decreti che ha l’obiettivo di precarizzare e ricattare lavoratori e disoccupati". 

Per gli attivisti si tratta di "legge padronale" anche per "l’abolizione del diritto al reintegro per i licenziamenti ingiusti, ma altri aspetti importanti sono passati in secondo ordine: dalla libertà di demansionare e controllare i lavoratori fino alle norme capestro per i disoccupati".
Già in occasione della partecipazione alla festa dell'Unità, lo scorso aprile, Poletti era stato accolto da collettivi sul piede di guerra: nell'occasione erano sorti tafferugli tra forze dell'ordine e manifestanti. Proprio per evitare nuovi disordini, oggi le forze dell'ordine hanno blindato la zona adiacente la sede Ascom.

CONTESTAZIONI. Ancora prima dell'arrivo del Ministro, i manifestanti, come promesso, sono scesi in strada. Un gruppo esiguo, che però promette di ingrossarsi. Striscioni alla mano contro il "jobs act - legge del padrone". Urlano attraverso il megafono la rabbia contro le politiche del lavoro del Governo, e contro Poletti. 

Poletti a Bologna, contestazioni e polizia schierata