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Meloni a testa in giù sotto le torri, infuria la polemica: "Clima da anni' 70, attacco allo Stato" | FOTO E VIDEO

Partito come richiesta di "una vita bella", un corteo culminato con il fantoccio della premier sotto le torri . Rabbia e pioggia di critiche

Chiamarla polemica è riduttivo, si tratta piuttosto di rabbia e indignazione quella piombata sulla città, dopo il corteo organizzato dai collettivi nel pomeriggio di ieri, 10 novembre. Partito come richiesta di "una vita bella", gli attivisti hanno sfilato in centro e, arrivati sotto le due torri, hanno appeso un fantoccio raffigurante la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a testa in giù, richiamando "l'esposizione" di Benito Mussolini a Piazzale Loreto nell'aprile del 1945.  “Tra poche settimane - dichiarano gli attivisti - per l’inaugurazione del Tecnopolo arriverà in città Giorgia Meloni. Ma non sarà mai la benvenuta a Bologna e da nessun’altra parte. Rifiuteremo Meloni e rifiuteremo l’élite che inaugurerà il Tecnopolo, e ci riapproprieremo di quelle risorse”, mentre da più parti si chiede al centrosinistra di prendere le distanze. 

Arrivati poi in via Indipendenza, i manifestati hanno imbrattato con la vernice la faccia dello store Conad "Sapori&Dintorni", all'ex palazzo del Monte di Pietà, che già da questa mattina sarà ripulito. 

Sugli episodi è intervenuto anche il prefetto di Bologna, Attilio Visconti: "Sono colpito e rattristato - ha dichiarato a Repubblica -va contro ogni logica democratica e politica, che invece deve basarsi sul confronto e sulla dialettica. E mi spiace che questo sia accaduto nella città più civile e aperta d'Italia. Questo episodio, stasera, mi ha molto colpito e rattristato".

Collettivi, vernice e lancio di oggetti in via Indipendenza | VIDEO 

Centrodestra indignato

"Manifestazione agghiacciante che ci riporta indietro nel tempo agli anni '70" - Liris

A prendere la parola in un primo momento sono stati gli esponenti di Fratelli d'Italia: "Quella che è andata in scena oggi a Bologna è una manifestazione agghiacciante che ci riporta indietro nel tempo agli anni '70. Bisogna stroncare subito questo clima prima che sia troppo tardi. La sinistra istituzionale ha il dovere morale e politico di condannare senza mezzi termini quanto accaduto e ci aspettiamo in questo senso una risposta forte e immediata", ha commentato il senatore di Fratelli d'Italia, Guido Liris. 

"Solo vergogna e condanna per un gesto così vile e deplorevole da cui tutti, dico tutti, dovrebbero prendere le distanze.Solidarietà al Presidente del Consiglio italiano, On Giorgia Meloni. Un abbraccio e un “avanti a testa alta” ad una donna valorosa, Giorgia Meloni", ha scritto sui social Marta Evangelisti, consigliera regionale di FdI. 

"Non siamo di fronte ad una manifestazione di protesta ma ad un fenomeno che nulla ha a che vedere con la dialettica politica. Siamo molto preoccupati di questo clima che sta emergendo di nuovo in Italia e ci auguriamo che anche da sinistra arrivino parole nette di condanna per quanto accaduto oggi: una macabra manifestazione contro il presidente Meloni a cui va tutta la nostra solidarietà", dichiara il senatore di Fratelli d'Italia, Michele Barcaiuolo, coordinatore regionale dell'Emilia Romagna.

"Sacrosanto il diritto di manifestare il proprio dissenso. Inaccettabile è invece l'incitamento alla violenza. Il Pd prenda immediatamente le distanze dall'ennesimo vergognoso episodio di demonizzazione dell'avversario politico!" E' quando ha scritto in una nota il capogruppo Fdi alla Camera, Tommaso Foti. 

"Ancora una volta dimostrano la loro violenza e pericolosità" - Bignami

"Ecco i collettivi di sinistra che a Bologna ancora una volta dimostrano, se mai ve ne fosse stato bisogno, la loro violenza e pericolosità.Cosa sarebbe successo a parti invertite? Ferma condanna e sempre dalla parte giusta. Dalla parte di Giorgia Meloni" ha commentato il sottosegretario alle infrastrutture, Galeazzo Bignami. 

"Non mi importa sapere nemmeno quale sia il motivo della protesta - ha scritto in una nota il deputato Francesco Ciancitto - Ma queste immagini che giungono da Bologna con il manichino di Giorgia Meloni a testa in giù sono un’istigazione all’odio e alla violenza. Auspico che quanto accaduto venga fortemente condannato da tutte le forze politiche. Sono esterrefatto e fortemente preoccupato per l'odio, l'aggressività, la violenza, manifestata a Bologna.  Le immagini della manifestazione stanno indignando l'intera Italia che ha deciso da che parte stare. Non con l'odio e la violenza, non con chi fomenta tentando di accampare pericoli per la democrazia. Se c'è un attacco quello è allo Stato, alla libertà espressa dagli italiani con il voto, un attacco arrivato oggi da quella piazza."

"Quello che è successo in questi minuti a Bologna è un fatto gravissimo e che merita una ferma condanna da parte di tutte le forze politiche e democratiche. Il dissenso verso il provvedimento che pone un freno ai rave illegali, è sfociato in atti intimidatori nei confronti del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Tra cortei dei centri sociali ed atti vandalici per le strade della città, è infatti spuntato un manichino in abiti militari con le sembianze di Giorgia appeso a testa in giù. In un giorno che ha visto il Governo dare concreti segnali di vicinanza al popolo italiano, non si può lasciare che poche decine di violenti manifestanti arrivino a minacciare il Primo Ministro Italiano con chiari richiami storici che non fanno presagire nulla di buono. Solidarietà a Giorgia e ferma condanna di quanto accaduto. Sperando che questa volta la condanna sia unanime", ha scritto in una nota il deputato Marcello Gemmato. 

"Solidarietà e vicinanza al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Quello che il collettivo universitario autonomo (Cua) ha messo in scena ieri sotto le Due Torri è un atto estremamente grave e violento. In attesa che i responsabili vengano individuati e confidando nel buon lavoro delle forze dell’ordine, ricordo che la nostra comunità non può accettare gesti così vili e intimidatori. Bologna e l’Emilia-Romagna non sono nulla di tutto questo. E nulla ha a che fare quello andato in scena ieri per le strade di Bologna con il concetto di manifestare", ha commentao in una nota la copogruppo di Forza Italia in Regione, Valentina Castaldini

"Siamo stanchi di questi continui e crescenti attacchi; dove sono le femministe? Dove i testimonial del politicamente corretto? Una sola parola: vergogna" è l'opinione del senatore Lucio Malan, mentre di "Mostruosa esibizione di odio contro Giorgia Meloni - parla il deputato Riccardo Zucconi - . La sua effigie in grandezza naturale appesa per i piedi da gruppi sempre pronti a denunciare presunta intolleranza di altri. C’è chi irresponsabilmente alimenta odio e auspica violenza. Occorre unanime condanna". 

Sul caso è intervenuta anche la neo ministra bolognese in quota Fdi, Anna Maria Bernini: "Quanto accaduto ieri sera a Bologna, dove un manichino raffigurante il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stato appeso a testa in giù durante una manifestazione dei cosiddetti 'collettivi', è un atto inqualificabile. E' la dimostrazione di come siano ancora presenti nella nostra società pericolosi e inquietanti grumi di intolleranza. La manifestazione del dissenso è legittima e va tutelata sempre, perché il contraddittorio è il sale della nostra democrazia. Ma simili gesti nulla hanno a che fare con la libertà di pensiero e squalificano inesorabilmente chi li compie. Il Presidente Meloni ha esperienza e spalle robuste per non farsi intimidire. Andremo avanti insieme per affermare i valori del rispetto e del confronto civile".  

Manifestazione e corteo dei collettivi

Critiche da più parti

“L’atto intimidatorio avvenuto a Bologna nei confronti del Presidente del Consiglio è un atto grave da condannare senza incertezze. Tutta la mia vicinanza a Giorgia Meloni e alla sua famiglia”, così in una nota il senatore Matteo Renzi.

"L'opposizione si fa con il confronto: proponendo idee costruttive per il bene del paese. La riproposizione di immagini legate ad episodi di tale inaudita violenza non connotano ideali politici bensì ignoranza e mancanza di argomentazioni - ha scritto la deputata bolognese di Azione/Italia Viva Naike Gruppioni - da parlamentare di opposizione e da cittadina di Bologna prendo nettamente le distanze condanno con forza il grave dileggio dell'immagine e della dignità del capo del Governo, Giorgia Meloni".

"Condanniamo con fermezza gli atti di terribile violenza verso il premier Meloni. Non è la prima volta che -sempre i soliti- si rendono artefici di simili nefandezze (Salvini a testa in giù alcuni anni fa ndr). Pretendiamo non solo la loro identificazione ma anche che vengano espulsi dalla nostra Università e che ripaghino gli ingenti danni per i continui imbrattamenti". Così il gruppo consiliare Lega Per Salvini Premier e la sezione Lega città di Bologna esprimono la propria solidarietà al Premier Meloni dopo gli attacchi subiti durante le manifestazioni dei collettivi di sinistra.

  Anche i consiglieri comunali di Bologna ci piace, Samuela Quercioli e Gian Marco De Biase, esprimono "ferma condanna agli atti avvenuti durante il corteo degli antagonisti svoltosi ieri. Oltre agli imbrattamenti dei muri e di alcune attività commerciali, é inammissibile che gesti intimidatori come quello di appendere un manichino a testa in giù (di Giorgia Meloni, ndr), vengano utilizzati per manifestare il proprio dissenso". Aggiungono i due consiglieri civici, in una nota: "Auspichiamo che vengano presi i dovuti provvedimenti. Libertà di manifestare per esprimere le proprie idee: sempre; manifestazioni violente: mai". 

Tra le fila del Pd,  Debora Serracchiani, capogruppo dem alla Camera dei Deputati  è tra i primi ad esprimere solidarietà alla Presidente Meloni, dicendo: "A Bologna un episodio intollerabile che va condannato fermamente. La democrazia è confronto, anche scontro, mai minaccia". Dal centro sinistra si leva anche la voce indignata del sindaco di Bologna, Matteo Lepore, che chiede di "punire i responsabili" .

Forza Italia chiede tolleranza zero verso chi "disprezza la convivenza civile, la democrazia e la persona". "Comportamenti ignobili e intollerabili quelli cui abbiamo assistito a Bologna da parte degli "antagonisti". La città risponda unanime condannando senza appello la violenza antidemocratica di chi non rispetta nemmeno le basi della convivenza civile". Così in una nota, Nicola Stanzani, Capogruppo - Gruppo Consiliare Forza Italia. 

Corteo collettivi. "Danni all'ex Monte di Pietà". Intanto video al setaccio, è caccia ai responsabili | FOTO 

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