rotate-mobile
Politica

Costi politica, è polemica. La provincia si difende: “Sono già in calo e non da oggi”

Uil accusa gestione Res Pubblica, Angeletti ai futuri amministratori: "Non sprecate soldi pubblici". Martelli incalza: "Va rivisto il sistema dei quartieri e il modello istituzionale con scelte politiche coraggiose"

L'Amministrazione provinciale "ha già precisato la realtà dei dati che riguardano il nostro ente rispetto al costo per il funzionamento degli organi istituzionali presentati nella ricerca della Uil. Una precisazione che ha dimostrato come i cosiddetti costi della politica in Provincia sono in calo e non da oggi”. Queste le parole del Presidente
del Consiglio provinciale
di Bologna, Stefano Caliandro, che si difende dagli attacchi mossi, all’indomani delle pubblicazioni dei costi della politica, tratti dal Centro studi Uil.
Caliandro mette in evidenza: “I compensi dei consiglieri provinciali sono costantemente in diminuzione. Se infatti nel 2004 un consigliere prendeva un gettone di 103,29 euro lordi per ogni seduta di Consiglio o Commissione (cumulabili fino a un massimo di 2.806,30 euro al mese) oggi il gettone è calato a 92,96 euro e soprattutto il vincolo massimo mensile a 1.830,19 euro sempre lordi.” Un precisazione che il presidente del consiglio provinciale ha tenuto a fare “davanti a cifre che circolano in modo spesso impreciso e demagogico”.

RICHIESTE ANGELETTI A FUTURI AMMINISTRATORI. Ma dalle fila del sindacato la polemica incalza, come il monito ai nuovi amministratori che verranno di provvedere a diminuire le spese della Res Pubblica, che incidono sulle tasche dei cittadini. Così il Bologna il segretario generale della Uil Luigi Angeletti, nell'ambito di una iniziativa elettorale a sostegno del candidato civico alla corsa di sindaco Angelo Carcano, ha voluto lanciare una sorta di avvertimentoal candidato ed ai suoi: "Abbiamo un costo della politica che non è più sopportabile”. Angeletti ha invitato a riflettere sul fatto che il paese negli ultimi 30 anni è stato amministrato con un continuo aumento del debito.

"I sindaci pensano che l'unica da fare sia spendere soldi, con benefici immediati e costi differiti nel tempo - ha spiegato Angeletti - Adesso che non lo possono più' fare, la prima qualità degli amministratori diventa quella di non sprecare soldi pubblici". A Carcano, "l'unica cosa che consiglierei, è di ridurre i costi del comune.

MARTELLI PROPONE. Ed anche il segretario generale U.R. Emilia Romagna e Bologna, Gianfranco Martelli, attraverso una nota ufficiale ha espresso il suo contrappunto sulla gestione dei costi in politica. "Il tema dei costi della politica – osserva - è strettamente connesso con la qualità della spesa pubblica”. Poi incalza: “Non dobbiamo mai dimenticare che quando parliamo di finanza pubblica sono risorse che provengono dalle imposte e tasse che ogni anno (al di là dei soliti furbetti) paghiamo. Ed essendo noi Sindacato dei Cittadini, non possiamo non occuparci di come vengono gestiti e spesi i nostri soldi”.
Il segretario rilancia sue proposte in merito: “Crediamo che tagliare i costi si possa e si debba fare. Ad esempio, si potrebbe cominciare con il diminuire le indennità, le delegazioni e le trasferte. A Bologna, andrebbe rivisto il sistema dei quartieri, ma anche lo stesso decantato modello istituzionale, in prevedibile declino se non si interviene con scelte politiche coraggiose”.

 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Costi politica, è polemica. La provincia si difende: “Sono già in calo e non da oggi”

BolognaToday è in caricamento