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Regione, un milione di euro in trasferte. Bertelli si difende: "Servono per svolgere al meglio il nostro lavoro"

Favia attacca: "Solo Errani ha speso in viaggi 158mila euro. Ai nostri amministratori piace viaggiare, non c’è dubbio. Per diletto o per lavoro?'. La Regione non incassa: "Da noi massima trasparenza. Per i nostri costi siamo Regione benchmark"

Quasi un milione di euro: è la cifra spesa dai 14 membri della giunta regionale dell'Emilia-Romagna nel 2013 in viaggi o missioni. Il dato è stato svelato da Giovanni Favia, consigliere regionale indipendente, ed è contenuto in una delibera approvata a fine gennaio dalla stessa Giunta. "Ai nostri amministratori piace viaggiare, non c’è dubbio. Se per diletto o per lavoro saranno loro a dircelo, a spiegarci in che modo, dove, su che mezzi e con quale cadenza abbiano utilizzato i fondi regionali per spostarsi sul territorio regionale ed oltre" spiega Favia.
Le voci di spesa comprendono vitto, alloggio e rimborsi per missioni varie, fatture di Trenitalia, rimborsi chilometrici per raggiungere con la propria auto la sede istituzionale, costo del servizio di auto a noleggio con conducente e costo di utilizzo delle auto del parco macchine regionale (benzina, manutenzione ecc) per un totale di 944.944,71 euro.
Tra i membri della giunta spiccano le spese di viaggio del presidente Errani (158.410,78 euro in un anno, 434 euro al giorno), dell’assessore Muzzarelli (324,60 euro al giorno, 118.478,88 complessivi), i 245,05 euro al giorno di Patrizio Bianchi (89.444,29 in totale), i 247,68 euro al giorno di Tiberio Rabboni (90.403,12). "A novembre dello scorso anno, quando chiesi l’elenco delle spese della Giunta - conclude Favia - il sottosegretario Bertelli snocciolò  numeri a raffica che riguardavano consulenze, personale di supporto e appunto rappresentanza, sottolineando i vari tagli effettuati dal 2009 al 2013. Forse oggi sarebbe il caso di spiegare nel dettaglio anche l’ammontare di queste nuove cifre. Attendiamo fiduciosi".

Ma in Regione non si incassa il colpo. “Capisco che oramai si voglia far passare l’idea dell’inutilità del lavoro degli amministratori pubblici, ma non condivido questa tesi e i fatti, che poi sono quelli che valgono, dimostrano che in questa Regione di sprechi non ce ne sono, e i risultati che riusciamo a raggiungere sono importanti”.Così Alfredo Bertelli, Sottosegretario alla Presidenza della Regione Emilia-Romagna, risponde alle illazioni del consigliere regionale Giovanni Favia .

 

“C’è una cosa- spiega Bertelli – che dovrebbe essere chiara: per portare a casa risultati occorre essere presenti laddove si prendono le decisioni, sia in riferimento alle attività straordinarie, come ad esempio affrontare emergenze come il terremoto o l’alluvione, sia in riferimento alle attività istituzionali quotidiane”.
“Per raggiungere questi obiettivi – prosegue il Sottosegretario – è importante che gli amministratori possano svolgere il proprio lavoro, nella massima trasparenza, spostandosi laddove è richiesto dai compiti che debbono svolgere. Rendendo conto delle spese,come è ovvio che sia e come da sempre facciamo”.
“A questo proposito ricordo che i rimborsi per le trasferte sono denari che non sono assolutamente nelle disponibilità personali degli assessori, e basta guardare le dichiarazioni dei redditi, pubbliche, di ciascuno di noi per verificarlo”.
“Quanto poi alle retribuzioni – dice Bertelli – vorrei sottolineare che gli importi sono determinati da provvedimenti nazionali. Con una piccola variante: noi li applichiamo nella misura minima, e non da oggi, ma dal 2010. Tant’è che l’Emilia-Romagna è stata indicata Regione benchmark, cioè riferimento nazionale virtuoso per tutte le Regioni.
“Stiamo quindi facendo un lavoro rigoroso, nella massima trasparenza, rendendo pubblici tutti i nostri costi – conclude il Sottosegretario – e questa è la cifra della serietà del nostro lavoro, che siamo determinati a portare avanti nell’interesse della nostra comunità”.

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