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Scontro Curia-Merola sulla trascrizione dei matrimoni gay, Lepore: "Avanti tutta"

Non è il primo screzio tra Curia e sindaco in materia di unioni gay. Per via Altabella sarebbe "violazione della legge sulla privacy", ma l'assessore conferma le intenzioni della Giunta. La Lega attacca

Non è il primo "screzio" tra la Curia e il sindaco Virginio Merola in materia di diritti civili e unioni omosessuali. E' già accaduto più volte, come all'indomani del Pride 2013, quando il primo cittadino sul palco auspicò il riconoscimento a breve dei matrimoni e delle adozioni per le coppie gay. Altri botta e risposta si sono succeduti in seguito, ogni qual volta si è tornati sull'argomento.

Ora si procede a spron battuto, visto che, dal 15 settembre a Bologna si potrà trascrivere il matrimonio celebrato all'estero tra persone dello stesso sesso: lo ha deciso il Comune con una Direttiva del 21 luglio siglata dal sindaco, che non ha certo versato acqua sul fuoco dichiarando: "Firmero personalmente le trascrizioni".

VIOLAZIONE PRIVACY. Non si è fatta attendere la risposta di via Altabella che parla di "violazione della legge sulla privacy" sul settimanale 'Bologna Sette' con l'articolo "Errore da correggere" del giurista Paolo Cavana, secondo il quale le informazioni che rivelano "vita o l'orientamento sessuale" sarebbero consentito solo con una legge o con un atto del garante.

"Avanti tutta" ribadisce invece la Giunta comunale di Bologna nella persona dell'assessore Matteo Lepore che ha nuovamente replicato alle critiche.

COMUNITA' GAY. "Il problema esisterebbe se la trascrizione fosse fatta all'insaputa degli interessati, ma come tutti sanno succede esattamente il contrario ovvero sono le coppie gay sposate all'estero che chiedono la trascrizione e dando il loro consenso non esiste proprio un problema di privacy" ha commentato Franco Grillini, presidente di Gaynet Italia che giudica gli argomenti della Curia "puerili e inconsistenti".

LEGA NORD. "Cos'altro poteva dire l'Assessore Lepore in merito al  progetto relativo alla trascrizione nel registro dei matrimoni delle nozze gay contratte all'estero se non 'avanti tutta?", lo scrive in una nota la consigliera leghista a Palazzo d'Accursio Lucia Borgonzoni: "E' indubbio che mai come in questo mandato amministrativo e sotto questo Sindaco la famiglia abbia subito i più forti contraccolpi - oserei dire mortali. Tutto è cominciato con la Consulta per la famiglia ove, con la complicità del Presidente Caviano e della Presidente Lembi, si sono ammesse associazioni che con il concetto di famiglia proprio non hanno nulla a che vedere, per poi proseguire con lo smantellamento di quello che era il fiore all'occhiello di questa amministrazione ovvero l'Osservatorio nazionale sulla famiglia, osservatorio che all'interno dell'amministrazione non esiste più tant'è che i numeri  telefonici riportati sul sito corrispondono a tutt'altri settori ed infine il Sindaco che decide di firmare di persona tali trascrizioni. Ma anche l'Assessore Giannini ha contribuito notevolmente a non favorire le famiglie tant'è che a differenza  di altre città, Bologna non ha previsto nessun sgravio per il quoziente figlio nel calcolo della TASI e questo famoso fondo di 500mila euro da destinare a coloro che hanno figli non si sa ancora come verranno ripartiti. E neanche Vasco Errani verrà ricordato per le sue politiche famigliari relativamente alla fascia dei redditi per i farmaci/ticket per prestazioni considerato che ha sfavorito i coniugi legalmente sposati da chi lo è solo di fatto. Tutto è in linea, tutto rientra in un preciso piano: affondare la famiglia tradizionale. A settembre presenterò una serie di proposte per  favorire le politiche famigliari al fine di rilanciare la natalità dei bolognesi tramite sgravi, abbattimento delle liste di attesa per nidi e materne, alloggi per giovani coppie che abbiamo come parametro la residenzialità".

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