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Cittadinanza al Dalai Lama, in imbarazzo anche Bologna? Lembi: ‘Fandonie’

Dopo il retro-front di Milano su avvisaglie della Cina, c'è chi vede un atteggiamento ambiguo anche nel capoluogo felsineo, per motivi analoghi. Dal consiglio comunale piovono giustificazioni: 'Semplicemente non si è presentata l'opportunità, ma sarà creata presto'

Il Dalai Lama atterrerà domenica all’aeroporto Marconi di Bologna, per fare una visita lampo a Mirandola e portare la sua preghiera sui luoghi colpiti dal terremoto in Emilia (in favore dei terremotati ha versato anche una cospicua somma di denaro). Sarebbe stata occasione ghiotta per il comune felsineo – che nel 2008 ad unanimità votò di tributare alla massima carica teocratica del Tibet la cittadinanza onoraria – per incontrarlo e conferirgli finalmente l’onorificenza.
Invece nulla di tutto ciò avverrà: nessuna cerimonia, nessun incontro ufficiale con la nostra amministrazione, neppure un saluto sui luoghi del sima.

C’è chi ha visto (il primo detrattore è stato il Corriere della Sera) nell’atteggiamento del Comune di Bologna una sorta di presa di distanza da questa figura, che può essere scomoda e porre in imbarazzo, proprio come è accaduto a  Milano. I meneghini, infatti, hanno capitolato con un imbarazzante dietrofront sul conferimento della cittadinanza al Dalai Lama, intimoriti dalle avvisaglie della Cina, che minacciava il boicottaggio dell’Expo’ 2015.
Che gli stessi interessi diplomatici ed economici potessero nascondersi anche dietro l’atteggiamento della nostra amministrazione – visto che anche Bologna è legata a doppio filo (Università e polo fieristico)?

Questa la domanda serpeggiata, cui dal consiglio comunale non sono tardate ad arrivare giustificazioni e smentite. La stessa Presidente, Simona  Lembi, ha infatti tenuto a precisare attraverso una lunga nota, l’apertura del capoluogo emiliano al Tibet: ‘Da mesi-  ha scritto -  siamo  in  contatto, con  il  Presidente dell’Associazione  Italia Tibet, Claudio Cardelli,  in  una  discussione  che verte su svariati temi. Tra questi, il primo  è  rappresentato dall’invito al Dalai Lama. Altri temi, collegati a questo, sono invece dei progetti di collaborazione e solidarietà per i quali ci è arrivata richiesta tramite l’associazione  Italia  Tibet.  Noi  stiamo  lavorando  ad  entrambe queste iniziative.”
Poi sulla difensiva Lembi chiarisce: “Si è  detto  che  avevamo  tutto il tempo per invitare il Dalai Lama in  occasione della visita a Mirandola e conferirgli l’onorificenza. In realtà, non  di  una  questione  di tempo si è trattato, ma non abbiamo ritenuto opportuno unire alla bellissima  decisione del Dalai Lama di visitare i terremotati della nostra regione alcuna altra tematica.”
Infine la promessa dal consiglio comunale: “A  questo  punto- aggiunge Lembi -  avendo  dovuto prendere atto che delle banali difficoltà legate  a ragioni di opportunità o a semplici problemi amministrativi hanno rischiato  di  dare  il via a una polemica quanto mai inopportuna oltre che infondata,  pensiamo di far pervenire l’invito al Dalai Lama, nella maniera più semplice possibile entro un tempo ragionevolmente breve".
 

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