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Martedì, 23 Aprile 2024
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Amministrative 2016, Carella: "Occorre un sindaco di tutti e non solo di una parte"

Verso le Amministrative 2016, secondo mandato per Merola? Carella: "Un buon motivo per non votarlo di nuovo è che è incapace di dialogare con i cittadini"

Il "segnale" della scarsa affluenza alle urne per le ultime elezioni Regionali è emblematico: da qui parte il consigliere del Comune di Bologna Daniele Carella per delineare lo scenario politico attuale, all'alba delle amministrative 2016, di cui già molto si parla e per cui sono già nell'aria alcune supposizioni sui candidati che si metteranno fra Merola e il suo secondo mandato (si candiderà il ministro Galletti?).

IL POLITICO GIUSTO: CREDIBILITA' AGLI OCCHI DELL'ELETTORATO. "Cerco di essere sempre presente in aula e alle commissioni - spiega il consigliere dell'opposizione - per essere informato su quello che accade nella mia città e per il senso del dovere che porta un eletto ad avere degli obblighi nei confronti degli elettori. Mai come in questo momento la politica ha bisogno di rompere gli schemi e superare gli steccati coinvolgendo persone 'certificate' per le loro competenze e non penso che solo una parte politica oggi possa essere in possesso di tutte le competenze necessarie. Auspico, per le prossime elezioni comunali, che avvenga una azione civico-politica che abbia un imprinting trasversale, con la capacità di coinvolgere molte persone realmente competenti e credibili, autorevoli agli occhi dell'elettorato".

Sulla domanda "si candiderà?" e "La gente glielo chiede?" la risposta del consigliere di Forza Italia è sibillina: "Alcuni vorrebbero che certe persone diventassero i re dell'universo. Bisogna che a decidere siano i cittadini, ma il candidato deve garantire competenza".

"Disponibile o no a una candidatura alle Amministrative 2016, io faccio attività politica perchè mi piace, non regalo nulla a nessuno, non abbiamo bisogno di essere ipocriti. L'obiettivo massimo per un politico deve restare quello di essere utile alla comunità: è sbagliato che qualcuno si autocandidi, è il momento (dopo i dati di affluenza del 2014) di adottare un metodo, di studiare un meccanismo che possa dare la parola alla gente e che ci si possa esprimere sui propri candidati sindaci".

"Ma la politica, lo abbiamo visto, ha perso autorevolezza e credibilità e lo certifica un fatto oggettivo, ovvero che alle Regionali oltre il 60% dei cittadini ha scelto di non recarsi alle urne dando un segnale inequivolcabile. Del resto non esiste democrazia senza politica. Sono e resto una persona di destra, ma se penso di quello di cui ha bisogno Bologna non avrei problemi a dialogare con chi invece è di sinistra, al fine di garantire che il territorio sia produttore di ricchezza".

CI VUOLE PARTECIPAZIONE. "Una parte della città vuole ricandidare Merola e un'altra che protende per un'altra soluzione. In ogni caso la maggioranza dei cittadini deve essere richiamata alla politica. Solo il 39% è andato a votare per le Regionali di novembre, ebbene io mi rivolgo all'altro 61% che non ci è andato. E' necessaria, lo ripeto, un'alternativa credibile e autorevole che ci faccia sentire realmente partecipi"

Suggerisce dunque delle primarie? Cosa altrimenti?

"No. Considero l'idea di una iniziativa civica trasversale che metta tutti i candidati a confronto. Ricordo che è certamente più semplice diventare sindaco che fare il sindaco (Cofferati docet). Potrei immaginare un'arena stile 'uno contro tutti' durante l quale i cittadini fanno domande ai candidati".

Perchè gli elettori dovrebbero scegliere di non ri-votare Virginio Merola?

"Per la sua totale incapacità di dialogare con la città sia dal punto di vista sociale che da quello economico. Il sindaco deve essere di tutti e non solo di una parte. L'amministrazione non impone, ma decide e propone. In ogni caso è normale che Merola voglia proseguire con il secondo mandato".

Lei dialoga con molti cittadini sia all'interno del 'palazzo' che sul suo luogo di lavoro, dove molti passano e sanno quando la possono trovare (edicola Carella ndr): cosa le dice la maggior parte dei bolognesi?

"La lamentela più diffusa dei cittadini è la mancanza di partecipazione e di coinvolgimento su argomenti che riguardano tutti nel quotidiano come i T-Days e la raccolta differenziata. Le decisioni vengono prese dall'alto e la gente è costretta a subire mentre vorrebbe anche partecipare attivamente al dibattito".

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