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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Cannabis, Santori & co. Psi: "Proporre dibattito costruttivo"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday

Sono già passati diversi giorni dagli Stati Generali sul tema della Cannabis indetti dal consigliere PD di Milano Daniele Nahum e stanno facendo scalpore le parole di Mattia Santori che si è autodenunciato dichiarando di auto coltivare in casa, evitando di finanziare la mafia. Quando riteniamo ci sia di vero in queste parole? Molto. Meno d’accordo sulla modalità con cui questo messaggio è passato, come dichiarato dalla docente Giovanna Cosenza intervistata su Repubblica, infatti, “io capisco il progetto di Mattia Santori, ma penso anche che chi ha un ruolo istituzionale debba sempre ricordarsi di mantenere una veste istituzionale…” Qui, a nostro avviso, c’è stato il passaggio sbagliato, ovvero il messaggio che “per anni sono andato contro una legge ingiusta e ora mi autodenuncio” invece che “E’ arrivato il momento di obiettare seriamente contro una legge anacronistica, inefficace, etc… e lo faremo con la disobbedienza civile”. Questa poteva essere una modalità che avrebbe potuto smuovere le coscienze evitando questa giostra di polemiche derivanti da opposte forze politiche, ma anche dall’interno del suo stesso partito.

I 6 milioni di consumatori di cannabis e gli altri cittadini e cittadine che si pongono a favore di una legalizzazione non sono coloro che devono essere messi a conoscenza e possibilmente convinti dei benefici dovuti ad una visione più liberale rispetto a quella di oggi su questo tema, bensì gli indecisi o i contrari, e siamo convinti che l’unico modo per trovare un punto d'incontro è il continuo confronto con essi, nel rispetto della legge o, al massimo, in obiezione ad essa con le dovute maniere.

Detto ciò, siamo certi che il principio di Mattia Santori è lo stesso che ha mosso figure di alto livello che in passato hanno ottenuto con questa modalità dei diritti di cui oggi beneficiamo tutti, o quasi, e per questo apprezziamo il suo essersi preso carico delle proprie dichiarazioni e non aver fatto neanche un passo indietro. Infatti, c’è chi ha fatto la predica a Santori bypassando il punto politico reale e non rispondendo nel merito. C’è chi accusa il consigliere di aver personalizzato il tema (anche Pannella e i compagni Radicali lo hanno fatto e gliene siamo ancora riconoscenti).

Fatta questa premessa, vogliamo porre l’attenzione sul vero aspetto che da anni pone il tema della cannabis in un curioso limbo, ovvero l’immobilismo delle grandi forze politiche del centro sinistra. I vertici del PD locale aprono ad un dibattito sull’argomento facendo intendere una posizione accomodante rispetto al tema, ma non basta, occorre da loro una posizione esplicita sull’argomento, solo allora si potrà aprire un vero e proprio confronto anche con le forze politiche di opposizione. L’obiettivo è informare ed educare la restante parte di cittadini e cittadine che non rientrano nella categoria dei consumatori e che sono poco informati sul tema o contrari in quanto ritengono che una politica antiproibizionista possa creare più danni che benefici.

Il Psi vorrebbe affrontare il tema insieme alle altre forze del centrosinistra in maniera chiara e convinta e propone di aprire un dibattito serio e costruttivo con tutte le realtà politiche presenti nella nostra città. C’è un gran bisogno di un pensiero libertario e antiproibizionista. Non un po’, non timidamente, non a targhe alterne.

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