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Sabato, 20 Aprile 2024
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Dopo-Errani, verso il nuovo Presidente dell'Emilia Romagna: Bonaccini prende tempo

"In questi giorni ovviamente prenderò una decisione ma io ho la responsabilità di guidare questo partito e non si può decidere con un'alzata di spalle o con l'emotività. Dobbiamo prepararci a una campagna elettorale inedita perché anticipata"

Stefano Bonaccini prende ancora tempo sulla sua candidatura a presidente della Regione Emilia-Romagna. Ma assicura: "Non abbiamo bisogno di regolamenti di conti interni e non li faremo". Bonaccini arriva a metà mattina in Assemblea legislativa, dopo la serata di ieri passata in Calabria nella direzione regionale del partito per discutere, anche lì, di primarie ed elezioni. E non scioglie le riserve.

"In questi giorni ovviamente prenderò una decisione- rinvia tutto Bonaccini- ma io ho la responsabilità di guidare questo partito e non si può decidere con un'alzata di spalle o con l'emotività. Dobbiamo prepararci a una campagna elettorale inedita perché anticipata, bisogna fare le cose per bene. Il partito è compatto e legittimamente ci sono donne e uomini che si candidano alla successione di Vasco Errani". In più, ragiona il segretario regionale uscente, "io sono anche responsabile Enti locali nella segreteria di Matteo Renzi, ogni decisione che prendessi io avrebbe conseguenze sul Pd e quindi bisogna ponderare bene". Ovviamente, aggiunge Bonaccini, "i tempi saranno brevi".

Ha parlato della questione col premier? "Con Renzi ci sentiamo continuamente, ma le cose che ci diciamo ce le teniamo ovviamente per noi- risponde Bonaccini- poi, in verità, in questo momento si sta occupando di questioncine che riguardano gli assetti europei e una riforma storica" delle istituzioni.

L'inchiesta della Procura di Bologna sulle spese dei consiglieri regionali può influire sulle candidature? "Non lo so- replica ancora Bonaccini- non ho mai interferito con i lavoro dei magistrati e ho sempre rispettato tutto quello che è successo. Non ho nulla da dire su questo". Parole che il segretario ripete anche rispetto al richiamo, lanciato ieri sera nella direzione del Pd di Bologna (con molti accenti critici sul lavoro dei magistrati, il deputato De Maria e la consigliera regionale Marani su tutti, ndr) dall'ex presidente del Consiglio provinciale, Stefano Caliandro, che ha fatto un appello perchè gli esponenti Pd indagati o che rischiano l'intervento della magistratura restino fuori dalla partita per la Regione.

A chi dentro il Pd lo aspetta, dunque, Bonaccini non ha altro da dire se non che "stiamo preparando il percorso migliore per farci trovare pronti all'appuntamento. E' questione di poco tempo, perché andiamo incontro a un'elezione con la schiena dritta e non in ginocchio". Nei prossimi giorni, inoltre, nelle vesti di segretario regionale, "farò anche gli incontri con la coalizione per capire chi eventualmente vuole immaginare primarie insieme agli altri partiti".
 (AGENZIA Dire)

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