rotate-mobile
Politica

Nuova sede Ducati, Favia: “Speculazione. Ci mangiano PD e le Coop”

Il grillino, dopo l'incontro in Comune attacca: "E' una porcheria. Un terreno che raddoppia il suo valore dopo l'acquisto di Consorzio Cooperative Costruzioni. Ducati a braccetto con la Sinistra". L'intervista

Il progetto annunciato di una nuova sede della Ducati, poco lontana da quella storica, solleva la reazione del Movimento 5 Stelle e del consigliere regionale Giovanni Favia, che mette in chiaro in perché si parla di  “speculazione”. Per il grillino si tratta di “Una porcheria che porta guadagni all’azienda, al PD e al Consorzio Cooperative Costruzioni all’insaputa dei cittadini”.

In cosa consiste la speculazione edilizia che poco avrebbe a che fare con le esigenze produttive reali dell'azienda?
“Una premessa fondamentale. Gli strumenti per la pianificazione urbanistica si sviluppano su diversi livelli e il primo di questi, quello a lungo termine, è il PSC, il Piano Strutturale Comunale.  E’ un piano di divisione del territorio e dovrebbe fare da regia sul lungo periodo per stabilire la destinazione delle varie zone (residenziali, commerciali, agricole…). Resta un piano vincolante e non si dovrebbero mai apportare delle varianti: praticamente è come la Costituzione, come la Bibbia, non può piegarsi ad alcun interesse. Esso tutela le zone verdi e regola l’urbanizzazione.

Dunque il terreno su cui dovrebbe essere costruita la nuova Ducati sarebbe vincolato dal PSC…
La prima cosa incredibile è che sono trascorsi pochissimi anni dalla definizione del PSC (2007/2008) che ha dichiarato quell’area una zona agricola di grandissimo valore (classificazione internazionale del terreno rispetto a quello che rende) e su cui non si dovrebbe mai cementificare.

Oltre a quello ambientale c’è poi il problema politico…
Perché il Comune, che poteva pensarci pochissimi anni fa, decide di rompere un vincolo paesaggistico per trasferire in quel terreno un’azienda privata? Perché decide di fare uno scempio ambientale sconfessandosi solo poco tempo dopo il PSC? Non si capisce, non c’è risposta soprattutto perché qui non si parla di un piano per salvare un’azienda in crisi (la Ducati gode di ottima salute). Io sono contrario alle deroghe, ma se proprio se ne devono fare si facciano per le aziende in crisi. Quando mai si è vista una delocalizzazione di poche centinaia di metri? Che delocalizzazione strategica è? Mentre con il People Mover vendono un interesse pubblico smentito dai dati, ma con una motivazione, qui il comune si muove per un’azienda privata. E parliamo di un’azienda che va sempre a braccetto con il PD, basti pensare alla “Rossa” della campagna elettorale di Delbono.

A chi apparteneva in origine quel terreno?
Apparteneva alla famiglia Pedrazzi, che per anni tentò di costruire, ma a cui fu sempre impedito visto l’interesse paesaggistico dell’area. Succede così che la proprietà, rassegnata, abbia svenduto a CCC, Consorzio Cooperative Costruzioni, che magicamente si è interessata all’acquisto. Segretamente si scopre poi che è nella facoltà del consorzio cedere il terreno alla Ducati Motors, naturalmente a costo raddoppiato. Ma come faceva CCC a sapere che poteva diventare edificabile? E su questo porteremo l’attenzione della Magistratura.

Chi mangia dunque su questa speculazione e in che modo?
I soggetti sono tre. Per prima è la Ducati stessa per la variante del terreno che da industriale diventa commerciale. Borgo Panigale è ben servita, appetibile e con un buon valore al metro quadro, ideale per un’operazione immobiliare da centinaia di milioni di euro. Imprenditori Con i soldi che gli imprenditori investirebbero “nel mattone” l’azienda si paga la sua nuova sede sulla pelle dei cittadini.  In tutto questo è’ mancato un percorso di informazione ai cittadini di Borgo Panigale. Il secondo soggetto è il partito, soggetto che ha bisogno dei poteri economici. Il terzo sono le Cooperative, punto cruciale della questione. Questa porcheria, la politica tentò di farla passare come di pubblica utilità, che però significa fare una ferrovia, un’opera pubblica, non un’azienda privata e per di più neppure in crisi. La pubblica utilità è fare a Borgo Panigale negozi e casette? Ma questi sono pazzi. Siamo davanti a persone che con le leggi fanno quello che vogliono, se non avessi minacciato io l’esposto e il ricorso al Tar, sarebbero andati avanti ancora con la storia della pubblica utilità. Intanto stanno costruendo una città continua: Castel Maggiore, Casalecchio e adesso anche Calderara. E questi sarebbero i partiti di Sinistra, ai servizi dei palazzinari, altro che il partito del popolo...La situazione è tragica, molto peggio di quella del People Mover perchè usano il cuore delle persone. Sì perché la Rossa è nei cuori dei cittadini e loro speculano per operazioni di mattone.

 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nuova sede Ducati, Favia: “Speculazione. Ci mangiano PD e le Coop”

BolognaToday è in caricamento