Elezioni 2018, crollo del PD: Matteo Renzi si dimette
Si apre un nuovo congresso per il Partito Democratico: 'Farò il senatore semplice'
"Mi sento garante di un impegno morale, politico e culturale". Lo ha detto Matteo Renzi rivolgendosi ai cittadini, dopo aver annunciato le dimissioni oggi pomeriggio e dopo la batosta alle elezioni, che vede il PD al minimo storico.
Per i dem si aprono così l'ennesimo congresso e nuove primarie: "Siamo all'opposizione, lì ci hanno cheisto di stare gli italiani, saremo responsabili". Quanto a lui: "Ho ricevuto migliaia di e-mail, non pensavo dopo una sconfitta così netta, non c'è nessuna fuga, io farò un lavoro che mi affascina, il senatore semplice".
Per l'ormai ex segretario i risultati del governo PD ci sono: "Siccome vogliamo bene all'Italia, speriamo che chi governerà il paese possa fare meglio, noi faremo il tifo per loro".
Tre no chiari: "No inciuci, no ai caminetti ristretti di chi immagina di considerare il PD luogo di confronto solo tra gruppi dirigenti, no a ogni forma di estremismo". Quindi no a un segretario scelto dalla dirigenza, ma dalle primarie, e solo dopo l'insediamento delle Camere.