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Venerdì, 19 Aprile 2024
Elezioni 2022

Elezioni, Lombardo (terzo polo): "Quando nascevo io, gli altri candidati erano già in parlamento"

INTERVISTA Il candidato (ex assessore) del terzo polo nell'uninominale di Bologna per il Senato: "Casini e Civati insieme sono un ossimoro. Sgarbi non ha idea della vita reale delle persone"

E' stato l'assessore al lavoro del Comune di Bologna nel secondo mandato Merola ed è segretario provinciale di Azione. Oggi è candidato al senato nei collegi di Bologna e Milano nel terzo polo di Carlo Calenda. Marco Lombardo, 41 anni e una campagna elettorale che segue delle regole ben precise: "La comunicazione é importante, sono per il no a toni aggressivi e promesse impossibili da realizzare. Non mi sentirete mai dire ovvietà e parlare per slogan tipo 'meno tasse e più lavoro'. Creare proposte per l'Italia e non contro qualcuno o qualcosa...". 

Marco Lombardo, oggi è candidato al Senato nel collegio uninominale di Bologna e nel plurinominale di Milano. Come è arrivata questa nomina e con quali reazioni? Cosa significa correre per il Terzo Polo in queste elezioni che cadono in un momento complesso con scenari anche parecchio preoccupanti e un bipolarismo così accentuato?

"E’ una candidatura che mi emoziona e che mi dà una grande responsabilità. A 41 anni essere candidato al Senato, in due collegi così importanti come Bologna e Milano, è un grande investimento politico che il Terzo Polo fa su giovane come me. Il momento è molto delicato (crisi energetica, guerra in Ucraina, tensioni sociali) e richiede il massimo dell’impegno e della serietà da parte di tutti noi". 

Politici e ricambio generazionale: boomer o millennials?

Pier Ferdinando Casini e Vittorio Sgarbi sono i suoi competitor. Loro boomer, lei millennial...Generazioni a parte, in cosa siete diversi? E' vero che in questa campagna elettorale, almeno per quanto abbiamo visto ad oggi, di innovativo c'è ben poco? 

"Casini, Sgarbi, Lombardo: lascio agli elettori dire qual è l’unica novità di questa campagna elettorale. Vero che c’è un tema generazionale: quando io nascevo gli altri entravano in parlamento. Ma mi interessa di più il tema valoriale: chi è più in grado di rappresentare la società che cambia e si evolve, in tema di economia digitale, di diritti, di ambiente, di lavoro: io, Casini o Sgarbi? Fino a oggi gli elettori bolognesi non avevano scelta. Con la mia candidatura gli è stata restituita la libertà di scegliere attraverso il voto da chi farsi rappresentare nel prossimo parlamento". 

Ha uno slogan in grado di riassumere i punti fondamentali intorno ai quali sta costruendo la sua campagna elettorale? 

"Di slogan, di semplificazioni e di promesse vuote direi che la gente ne ha già sentite abbastanza. L’Italia sul serio non è uno slogan, ma un impegno preciso con gli elettori. Con la mia candidatura in Senato voglio continuare a portare avanti quelle che sono sempre state le mie battaglie politiche: lo sviluppo delle imprese del nostro territorio, il lavoro con la riforma degli ITS, la rivoluzione delle politiche attive per il lavoro, il sostegno ai redditi più bassi e al salario minimo legale, agganciato alla contrattazione collettiva nazionale, l’abbassamento delle tasse sul lavoro perché le imprese possano assumere giovani e meno giovani, la politica energetica nel quadro della normativa europea sulla “tassonomia green” ed i diritti delle persone con disabilità. 
Vorrei tenere insieme i diritti e i doveri, la libertà con la responsabilità, il mondo delle imprese con la rappresentanza del lavoro, la competenza con il merito. Questa è l’Italia sul serio che mi impegno a rappresentare: gente che lavora, studia, fatica e che vorrebbe vedere politici come loro". 

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Parliamo di sondaggi e previsioni. Intanto gli italiani andranno a votare il 25 settembre? I giovani (come lei e come i suoi studenti) sono coinvolti da questa politica? Hanno voglia di dire la loro e hanno delle battaglie per le quali sono disposti a esporsi? Secondo lei i sondaggi sono attendibili? 

"Per me la politica non deve inseguire i sondaggi. Nè quando vanno male, nè quando vanno bene. C’è troppa gente che non intende dichiarare il proprio voto o sceglie all’ultimo momento. I partiti sottovalutano la rabbia e l’indignazione delle persone. Chi si trova a pagare le bollette del caro-energia pensate che guardi con simpatia alla campagna elettorale dove i candidati litigano e producono solo rumore? Anche i giovani vogliono risposte concrete, fatti, azione, non vuote promesse: per la prima volta andranno a votare al senato i 18enni. A loro dico: la prima volta fatelo con la testa e con il cuore. Non fatevi dire mai che il futuro è un libro già scritto. La politica è l’arte dell’impossibile che diventa possibile, non è solo compromesso".  

A scuola alle 10 del mattino: "Li accompagna Sgarbi?"

Quale è la più grossa "bugia" (se c'è) che ha sentito in questi giorni di campagna elettorale? 

"C’è l’imbarazzo della scelta. Per rimanere solo nel collegio di Bologna gliene cito due. La prima riguarda la destra: Sgarbi dice di aprire le scuole alle 10 pensando di strizzare l’occhio ai giovani. Esempio di come non abbia la minima idea della vita reale delle persone. I figli a scuola poi li accompagna Sgarbi? Pensa che tutte le famiglie italiane possano assumere personale dedicato per accompagnare i loro bambini a scuola? 
La seconda riguarda la sinistra: Casini e Civati insieme sono un ossimoro e una grande bugia politica. Civati è per l’abolizione dell’insegnamento di religione nelle scuole, per il matrimonio egualitario, la riapertura delle case chiuse, tutti temi su cui tradizionalmente Casini è dall’altra parte. La verità è che chi vota Casini vota Civati. Chi vota Civati vota Casini. Fine della favola". 

Elezioni e social, temi che scaldano e sollevano i commenti di influencer che con la politica c'entrano poco. Uno di questi è quello delle devianze. Avendo parlato e fatto (anche come assessore al Comune di Bologna) molto rispetto all'inclusione, le chiedo quale sia la sua visione...

"Per me è fondamentale partire dal rispetto delle persone umane nella loro unicità e nella loro diversità. Uniti nella diversità. Il pluralismo è la ricchezza del genere umano, non l’omologazione. L’educazione al rispetto delle donne passa dalla scuola e serve ad estirpare la cultura del possesso che poi porta purtroppo ai tanti, troppi, casi di violenza sulle donne. La stessa cosa valga per il rispetto delle persone, al di là del loro orientamento sessuale, religioso o della loro provenienza. Infine, come ho già fatto da assessore, mi batterò in Senato per difendere i diritti e le libertà delle persone con disabilità per consentire loro di essere autonome ed indipendenti ed esprimere tutto il loro potenziale umano e sociale". 

Economia, Europa, PNRR. Quali i rischi e quali le opportunità? Cosa ci giochiamo nei prossimi anni? 

"Se non diversifichiamo le fonti di approvvigionamento energetico e non consideriamo l’energia un elemento chiave della sicurezza energetica nazionale ed europea saremo sempre sotto il ricatto della Russia che utilizza il gas come strumento di pressione geopolitica. Chi oggi si batte contro i rigassificatori non ha capito che in autunno avremo il razionamento del gas negli impianti produttivi delle nostre imprese. Per me l’Europa è la visione comune in cui difendere ed esercitare la sovranità nazionale: da federalista europeo sogno l’Europa come unione di popoli e cittadini e non solo come unione di stati. Una vera unione politica e non solo un’integrazione di mercati. Il pnrr è una straordinaria opportunità per il nostro paese di portare avanti la transizione digitale ed ecologica: ma servono competenze tecniche specifiche nei comuni per mettere a terra questa risorse e serve una guida sicura. Per questo è stata una follia far cadere il governo Draghi e sono convinto che i partiti responsabili di questa crisi politica verranno puniti dagli elettori".

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