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Elezioni 2022

Elezioni, Casini candidato. Non si placano i malumori: "Meglio le parlamentarie"

Da Aitini a Mantovani. Non si placano le contrarietà alla candidatura dell'ex presidente della Camera. Ultimo il circolo PD Pratello che richiama al coinvolgimento e alla consultazione

Contrarietà e "mal di pancia" continuano a Bologna nell'elettorato del centrosinistra per la candidatura di Pier Ferdinando Casini al Senato. A metterla nero su bianco, il circolo PD del Pratello che la ritiene "una scelta alla quale, insieme a tanti altri circoli, ci siamo opposti fin dal principio, che continuiamo a reputare sbagliata e che rischia di disperdere un numero importante di voti. Ci auguriamo che tutte le scelte siano in sintonia con le sensibilità dei territori, anche tramite consultazioni nei circoli e parlamentarie".

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Non mancherà per l'impegno in una "campagna elettorale che si preannuncia molto difficile e che vedrà correre, sempre al Senato ma come capolista nel listino proporzionale, la nostra iscritta e amica Sandra Zampa", continua il post: "Le battaglie politiche si vincono e si perdono, questo è il sale della democrazia. Quello che non può mai mancare è la voglia di spendersi per i nostri valori e il nostro territorio, giorno per giorno, cercando di interpretarne al meglio i bisogni, le paure, le speranze. Con candidati credibili che sappiano farsene carico". La segretaria del circola e consigliera comunale Mery De Martino scrive: "Tante e tanti sono i candidati di valore presenti nelle nostre liste e realmente rappresentativi dei territori, seppur in un quadro complessivo che non ci rappresenta pienamente".

Mantovani: "Il problema è il metodo"

Casini a parte, "Il problema è di tutto il metodo, nel complesso", commenta su Facebook il sindaco di Molinella, Dario Mantovani, che si era candidato alla segreteria del PD cittadino,po ottenuta da Federica Mazzoni "Il Pd di Bologna, degli 11 nomi che aveva proposto in una lista, sapendo che saranno tra gli otto e i nove quelli realisticamente eleggibili, ne porta a casa non più di due o tre (di cui uno, nella sostanza, ormai più attivo nelle logiche romane che non in quelle del partito locale: non c'è nulla di male, basta essere chiari): Due sono nei collegi (di cui uno a rischio) e uno nel listino bloccato del proporzionale. Molti nomi alla coalizione o che non hanno la tessera del Pd (almeno tre) e altri provenienti da altri territori (dal Pd romano come dall'imolese, anche se su quest'ultimo una logica di rappresentatività almeno c'è)".

Al senato "quattro uomini su quattro, da quel che mi risulta. Possiamo affermare che una certa retorica sulla necessità di uno svolta sulla parità di genere, su questo tema, è servita di più al dibattito interno in determinati contesti che non ad avere effettivi risvolti". 

Aitini: "Candidati paracadutati senza un criterio"

Critica anche la reazione dell'ex assessore comunale, e sostenitore di Isabella Conti, alle primarie di Bologna: "Candidati paracadutati nei territori senza un criterio - oltre a uno - scarsissimo ricambio generazionale, del proposito più volte ribadito di dare più spazio a candidature femminili in collegi eleggibili neanche lontanamente realizzato, del merito ampiamente ignorato, di persone candidate nonostante abbiano già altri incarichi Istituzionali, in alcuni casi di vere e proprie epurazioni, di scelte spesso dettate più da rancori personali che da riflessioni politiche e trasparenti. Ovviamente in tutto questo il vertice del pd bolognese è impercettibile, ormai quasi immateriale. Certo, ci sono anche ottimi candidati, ma questa dovrebbe essere la norma e i casi di scelte sbagliate sono troppi per non vederli. Errori come questi si pagano - avverte Aitini - e agitare l’arrivo del fascismo per convincere le persone a votarti non basta. Servono proposte serie e candidati credibili e radicati, sopratutto se si vogliono recuperare collegi in bilico.Ovviamente ora arriveranno i soliti che, per evitare di assumersi le proprie responsabilità, diranno che non è il momento delle polemiche, che bisogna solo impegnarsi in questa campagna elettorale”. Risparmiatevi lo sforzo. C’è chi lo ha sempre fatto. Nonostante tutto" conclude. 

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