Salvini sotto le Due Torri: "Vinceremo le elezioni. Subito 30 miliardi per il caro bollette" | VIDEO
Il segretario del Carroccio insieme alle candidate e ai candidati
Subito un decreto da 30 miliardi di euro per bloccare gli aumenti delle bollette. Poi agroalimentare, pensioni, lavoro ed eliminare il numero chiuso per entrare a Medicina.
Sono queste, in pillole, le priorità per la Lega di Matteo Salvini, in città per un'iniziativa elettorale. "Tornerò il 26 a Bologna per festeggiare la vittoria", dice.
Salvini: "Subito decreto per il caro bollette"
"Il Governo in carica deve approvare subito un decreto da 30 miliardi per bloccare gli aumenti delle bollette. Si può fare", assicura Salvini. E aggiunge: "Qualcuno nel Pd dice che non si può fare perché sono soldi a debito. Ma è meglio investire 30 miliardi adesso oppure spenderne 100 a dicembre per disoccupazione o cassa integrazione di migliaia di lavoratori?".
"In Croazia il prezzo è fermo fino al 2024, in Francia c'è il tetto del 4%. In Italia invece si discute del debito in tv. I politici che perdono tempo senza intervenire sono incoscienti o incompetenti. Rischiamo una strage di posti di lavoro, come col Covid", afferma Salvini.
"Noi vinceremo le elezioni, ma voglio governare un Paese in piedi con le fabbriche aperte, non un Paese in ginocchio".
Salvini: "Da presidente del Consiglio indicherò un altro ministro competente"
Il ritorno dei decreti Sicurezza come primo atto di Governo. E "se gli italiani vorranno, da presidente del Consiglio avrò l'onore di indicare un ministro dell'Interno" diverso dall'attuale titolare del dicastero, Luciana Lamorgese, che invece è "un po' distratto e un po' assente". La promessa la provocazione verso i suoi stessi alleati del centrodestra.
"Non vedo l'ora che la Lega torni a occuparsi di sicurezza e se gli italiani vorranno, da presidente del Consiglio avrò l'onore di indicare un ministro o una ministra dell'Interno che a differenza dell'attuale, un po' distratto e un po' assente, torni a far controllare chi entra ed esce dal nostro Paese".
"Ma il premier, per il centrodestra, non doveva essere Giorgia Meloni?". E Salvini risponde: "Lo decidono gli italiani e poi lo indica Mattarella, funziona così l'accordo nel centrodestra è che chi prende un voto in più ha l'onore e l'onere di proporsi come guida di questo Paese. Poi sarà il presidente Mattarella a trasformare in realtà l'indicazione degli italiani". Poi aggiunge: "Non credo ai sondaggi e non do per scontata la vittoria del centrodestra, da nord a sud".
Salvini: "L'autonomia all'Emilia-Romagna gliela diamo noi"
Sull'autonomia regionale il Pd "chiede con Bonaccini e nega con Letta. Come Gianni e Pinotto". E allora quando il centrodestra sarà "al Governo, l'autonomia regionale agli emiliani gliela diamo noi".
"Siccome Bonaccini chiede l'autonomia regionale- punge Salvini- al Governo gliela diamo noi. Perché il Pd chiede l'autonomia con Bonaccini e la nega con Letta. Gianni e Pinotto: sì, no, forse".
Secondo il segretario del Carroccio, del resto, "l'autonomia è un diritto e non toglie niente un euro a nessuno, ma semplicemente incentiva gli amministratori pubblici a lavorare di più e risparmiare di più. È una competizione a spendere meno e a spendere meglio. E così i politici non hanno più alibi", chiosa Salvini.