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Elezioni 2022

Sicurezza, tasse e occupazioni: le richieste di Confabitare ai candidati bolognesi

Anche l'associazione dei proprietari immobiliari chiede ai candidati bolognesi alle prossime elezioni del 25 settembre "un impegno concreto e risposte efficaci"

Anche l'associazione dei proprietari immobiliari, Confabitare, chiede ai candidati bolognesi alle prossime elezioni del 25 settembre "un impegno concreto e risposte efficaci, su alcuni temi che riteniamo di vitale importanza per la nostra città e per i quali ci siamo battuti e continueremo a batterci". 

Una lettera aperta a firma del presidente Alberto Zanni che spazia dalla sicurezza, agli affitti, alle tasse. 

"Più controlli"

"Che Bologna sia una delle città più insicure d’Italia è una triste realtà certificata dalle classifiche nazionali. Le cronache registrano quotidianamente rapine, furti e aggressioni. Alcune zone, vedi Montagnola, Piazza Verdi e Bolognina, sono diventate ormai da anni sinonimo di spaccio, risse, e malaffare, aree off-limits alla gente comune specialmente nelle ore serali - osserva Zanni - Che fare di fronte a tale degrado? Potenziamento delle Forze dell’Ordine sul territorio, più controlli e prevenzione, certezza della pena per chi delinque". 

Occupazioni: "Sgombero immeditao"

Confabitare conferma la "linea di massima fermezza. Altrettanto non si può dire delle istituzioni che talvolta hanno mostrato troppa indulgenza verso quei gruppuscoli organizzati che, strumentalizzando le esigenze reali di tante famiglie, hanno fatto delle occupazioni una sorta di professione. In una società civile le regole vanno rispettate e chi le infrange va punito, il che significa sanzioni severe agli occupanti e sgombero immediato degli immobili". 

Pssante: "Inutile e dannoso"

Per Zanni, in tema di infrastrutture "il Passante di mezzo è un’opera che riteniamo non solo inutile, ma anche dannosa: comporterà infatti, oltre l’esproprio di alcuni residenti nelle zone interessate, un netto peggioramento dei livelli di inquinamento acustico e ambientale e un crollo verticale del valore degli immobili situati a ridosso dei cantieri. Lo stesso discorso vale per l’asse Emilia Ponente – Saffi, lungo il quale si realizzerà la linea rossa del tram. Confabitare è al fianco dei proprietari di case e negozi che subiranno per anni danni ingenti a causa dei lavori e chiede alle istituzioni che si adoperino per un congruo risarcimento, magari sotto forma di sgravi e benefici fiscali". 

Tasse: "Stufi di essere considerati come un bancomat"

"I proprietari immobiliari sono stufi di essere considerati dallo Stato come un bancomat cui attingere a piene mani quando si ha bisogno di risorse - attacca Zanni - come è accaduto troppo spesso nell’ultimo decennio. Il carico fiscale sulla casa è insostenibile per molti cittadini, soprattutto in un momento drammatico come quello attuale, con la crisi energetica, il caro–bollette e l’inflazione galoppante. Chiediamo quindi una drastica riduzione delle imposte sugli immobili a partire dall’abbassamento delle aliquote IMU e dall’abolizione dei balzelli che gravano su successioni e donazioni. Per quanto riguarda la riforma del catasto tornata prepotentemente alla ribalta durante il Governo Draghi, la posizione di Confabitare è chiara: nessun ostacolo a una riforma per certi versi necessaria, ma non siamo disposti a tollerare che si tramuti in un ulteriore aggravio della tassazione sulla casa". 

Crisi economica

"La crisi drammatica che colpisce il mondo del commercio è sotto gli occhi di tutti - sottolinea Zanni - In centro come in periferia, le serrande abbassate sono sempre più numerose, i cartelli “vendesi” e “cessata attività” spuntano come funghi. A lasciare il campo sono soprattutto i negozi di vicinato e le piccole botteghe artigiane, stremati dal lockdown e dalle restrizioni imposte dalla pandemia. E ora il caro-bollette rischia di rendere la situazione ancor più drammatica. Per parare i colpi della crisi e rivitalizzare un settore vitale per la nostra economia, occorre intervenire subito con aiuti e ristori mirati, prevedere agevolazioni fiscali e burocratiche, introdurre “la cedolare secca” per i canoni dei negozi e calmierare i prezzi degli affitti". 

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