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Elezioni 2022

Elezioni, +Europa invita al 'voto utile' per la coalizione di centrosinistra: "A rischio diritti come l'aborto"

Benedetto Della Vedova: "+Europa ha fatto una scelta precisa, quella di allearsi con PD e progressisti per battere le destre. Unico voto liberale che non aiuta le destre"

Antiproibizionismo, più diritti, garantismo e un invito al 'voto utile', inteso come voto alla coalizione di centrosinistra, "L'unica che può battere la destra nei collegi uninominali, dove vince chi prende anche solo un voto in più". Questi i punti fondamentali messi in fila in piazza Verdi a Bologna, dai candidati emiliano-romagnoli di +Europa alle elezioni politiche del 25 settembre, dal presidente del partito Riccardo Magi e dal segretario nazionale Benedetto Della Vedova. Proprio Della Vedova insiste particolarmente sull'importanza di "votare +Europa, che ha fatto una scelta precisa, quella di allearsi con Pd e progressisti per battere le destre, cosa che credo avverrà anche in Emilia-Romagna". Quello a +Europa, sintetizza, "è l'unico voto liberale che non aiuta le destre".

Stoccate ai leader del centrodestra e anche agli ex alleati come Calenda e Renzi 

Non mancano, ovviamente, stoccate tanto ai leader del centrodestra quanto agli ex alleati, a cominciare da Carlo Calenda e Matteo Renzi. Sui primi, Della Vedova afferma di "non voler fare un torto a Giorgia Meloni indicandola come la più grande trasformista della storia: oggi gioca a fare la moderata, ma resta una leader sovranista, antieuropeista e reazionaria in materia di diritti". Quanto a Salvini, il segretario di +Europa lo bolla come "quello del populismo economico, della xenofobia e di quota 100, davvero un bel regalo alle giovani generazioni".
Insomma, chiosa Della Vedova, Meloni "non è una leader repubblicana ed europea: chi l'ha ascoltata al comizio di Vox ha visto chi è veramente, il resto è il solito conformismo italiano che vuole attribuire al leader più popolare qualità che non ha, come è accaduto in passato con il Movimento 5 stelle". Su Renzi, e soprattutto Calenda, Della Vedova si limita a dire che "spiace che il Terzo polo abbia deciso di correre da solo, perché se si dividono i voti europeisti si fa vincere la destra: è una questione matematica, bisogna scongiurare il rischio di una maggioranza parlamentare del 66% del centrodestra, che a quel punto potrebbe cambiare la Costituzione senza passare per il referendum".

Anche Magi dice la sua su Calenda, ricordando che "nel 2018 diede la lettura migliore del funzionamento di questa legge elettorale, peccato che ora l'abbia rinnegata". L'evento di questa mattina è stato però anche l'occasione per presentare i candidati di +Europa in regione e per parlare dei punti principali del programma. Al centro, come illustrano gli stessi candidati, ci sono alcune battaglie storiche di quelli che una volta erano i Radicali. Tra queste non manca quella antiproibizionista, e non è casuale la decisione di tenere la conferenza stampa di questa mattina in piazza Verdi, cuore della zona universitaria bolognese purtroppo nota anche come luogo di spaccio. Sul punto, Magi afferma che "noi siamo per l'antiproibizionismo, a partire dalla liberalizzazione della cannabis" e il candidato al Senato Santiago Arguello rincara la dose, dichiarando che proprio piazza Verdi "è il simbolo del fallimento del proibizionismo" e assicurando che +Europa "porterà avanti questa battaglia, nonostante anche nel centrosinistra ci siano dei tentennamenti". Un altro motivo per cui è stata scelta piazza Verdi per l'iniziativa odierna, spiegano i candidati, è che "questa è la piazza degli universitari, e noi vogliamo portare avanti delle politiche serie a favore dei giovani, che in questo momento in Italia sono in sofferenza". Altra battaglia storica a cui +Europa non intende rinunciare è quella garantista, con Arguello che sostiene la necessità di "depenalizzare una serie di reati e rivedere l'obbligatorietà dell'azione penale, perché in questo momento le Procure non riescono a smaltire tutte le indagini che devono aprire a causa del grande numero di reati previsti dal Codice penale".

Economia e caro-bollette, ma anche diritti: a rischio anche quello per l'aborto

Un altro impegno che i candidati si prendono è quello di battersi per i diritti, ad esempio quello all'aborto, che a loro dire potrebbero essere compressi o minacciati da un eventuale Governo di centrodestra. Un altro capitolo toccato dagli esponenti di +Europa è quello relativo all'economia e al caro bollette. Non mancano, sul punto, critiche pesanti ai partiti di centrodestra che fino a luglio hanno sostenuto il Governo e che "ora, dopo aver fatto cadere Draghi, gli chiedono di agire tempestivamente con l'Unione europea: questo- attacca Magi- è indecente". Per battere il centrodestra, definito da una delle candidate presenti "il partito della spesa pubblica 'allegra' e senza controllo", Magi sostiene che "servono scelte liberali ed europeiste come quelle che proponiamo noi, ad esempio la decontribuzione per chi assume gli under 35 e una seria riforma fiscale". Infine, il candidato alla Camera Nevio Salimbeni assicura che gli eletti di +Europa "manterranno una forte presenza sul territorio: saremo spesso qui per mantenere i contatti con gli elettori, e ogni anno presenteremo un rendiconto di ciò che avremo fatto in Parlamento". (dire) 

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