Politiche 2022 e 2018 a confronto: come cambia il voto nei comuni bolognesi | LA MAPPA
Dieci comuni cambiano 'casacca'. Stabile il centro sinistra, in crescita invece la destra. Tonfo per il Movimento 5 Stelle che perde tutti gli otto comuni in cui aveva vinto nel 2018
Domenica si sono svolte le elezioni politiche che hanno sancito la vittoria della destra. Il partito più votato è stato Fratelli d’Italia, seguito a ruota da Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, rispettivamente seconda e terza forza. La coalizione della destra, che comprende anche Lega, Forza Italia e Noi Moderati, dovrebbe avere secondo l’Agenzia Quorum ben 235 seggi alla Camera dei deputati e 112 al Senato, mentre quella del centro sinistra (che oltre al PD vede l’alleanza Sinistra Italiana-Europa Verde, Più Europa e Impegno Civico) dovrebbe fermarsi a 80 seggi alla Camera e 39 al Senato.
Elezioni, com’è andata a Bologna
L’Emilia-Romagna, considerata un tempo la roccaforte della sinistra in Italia, è andata questa volta alla destra: complessivamente, la coalizione guidata da Giorgia Meloni ha sfiorato il 39% delle preferenze, mentre la coalizione di centro sinistra si è attestata attorno al 35%. Nonostante il risultato generale, il Partito Democratico si è dimostrato il simbolo più votato dagli emiliano-romagnoli, con il 28,1%.
Guardando ai duelli tra i big sul territorio di Bologna, troviamo Ferdinando Casini (csx), che batte Vittorio Sgarbi (cdx) raccogliendo nel collegio uninominale del Senato U03 il 40,07% (mentre il critico d'arte si è fermato intorno al 32,3). L'altra sfida alla quale si guardava era quella per la Camera: la spunta anche l'ex sindaco di Bologna, Virginio Merola (centro sinistra), che nel collegio U6, della città metropolitana di Bologna, ha totalizzato un lusinghiero 45,4%, avendo così la meglio sulla sfidante diretta dalla destra Dalila Jolanda Ansalone (il 26,5%).
Il centro sinistra fa man bassa e tiene anche al Collegio U03 di Imola, dove per la Camera è stato eletto Angelo Bonelli, leader dei Verdi, che si è detto "pronto a difendere la Costituzione".
Politiche 2018 e 2022 a confronto: come è cambiato il voto dei bolognesi
Nonostante il Partito Democratico sia stato il più votato nella città metropolitana di Bologna, i comuni della destra sono gli unici ad essere aumentati: dai 24 del 2018 si è passati ai 32 del 2022. Stabili quelli del centro sinistra (23) mentre il Movimento 5 Stelle passa da otto comuni a zero.
Cambiano “casacca” ben dieci comuni sui cinquantacinque totali della Città Metropolitana di Bologna: Castello d’Argile, Monterenzio, Sala Bolognese, Castel Guelfo e Grizzana Morandi passano dai pentastellati alla destra, mentre Medicina e Casalfiumanese dal Movimento 5 Stelle diventano a guida dem. Infine, i comuni di Minerbio, Castel del Rio e Mordano passano dal centro sinistra alla coalizione della destra.
I grafici qui sotto riportati non mostrano un pattern preciso, ma forniscono alcune indicazioni: molto presente il centro sinistra vicino a centri urbani importanti come Imola e Bologna, con una presenza intervallata solamente dai comuni di Castel Guelfo e Dozza, a guida FdI. In direzione Appennino e Pianura Padana, invece, si fa più forte la presenza delle destre, confermata sia nel 2018 che nel 2022.
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Leggenda: BLU = CDX, ROSSO = CSX, GIALLO = M5S