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Amministrative di Budrio / Budrio

Elezioni a Budrio, il candidato (ed ex assessore) Gualtiero Via: "Non siamo no-vax e non siamo visionari"

L'ex assessore alla cultura della giunta Mazzanti il lizza per le amministrative del 12 giugno: "Il PD? Politici in gamba ma parte di un sistema di potere che sta affossando i piccoli commercianti e le piccole-medie imprese"

Il comune di Budrio verso le elezioni amministrative 2022. Tre i candidati che sfidano il secondo mandato di Maurizio Mazzanti e fra questi anche il suo ex assessore alla cultura Gualtiero Via, che corre con la lista "Unione e Libertà – Gualtiero Via per Budrio" frutto di una coalizione fra tre nuove realtà politiche, due nazionali e una emiliana: "Ancora Italia", "Emilia-Romagna Costituzionale" e "Liberiamo l’Italia". Causa della rottura con la giunta Mazzanti, le conseguenze della pandemia: "Scelte politiche di austerità e asservimento e scelte economiche che stanno condannando l’Italia ad un declino sempre più grave. Scelte fatte dai governi Conte e Draghi che nessuno in giunta ha contrastato. Non siamo no-vax ma siamo per la libertà vaccinale" spiega il candidato Gualtiero Via introducendo anche alcuni punti del suo programma elettorale.  L'intervista:  

Chi è Gualtiero Via e quale esperienza politica ha?

"Ho 61 anni, sono papà e marito. Budriese mezzosangue visto che sono nato in Calabria ma vissuto con la mia famiglia numerosa in questo comune del bolognese, nel quale sono tornato dopo un periodo a Bologna per una realtà più vicina alla natura. Da ragazzo di politica ne ho fatta molta, tutta dentro la Sinistra estrema. Dopo la morte di Berlinguer partecipai al congresso con Achille Occhetto, ma non mi iscrissi al PDS nè a Rifondazione Comunista, mentre ho continuato la mia attività all'interno dei movimenti. Nel '90 occupammo l'Università di Bologna con un gruppo non violento cominciando un percorso importante contro la violenza e quindi pacifista, per esempio al fianco di Rete Lilliput e Centro Poggeschi ODV con Padre Valletti. Tornato a Budrio ho cominciato a interessarmi all'amministrazione della città e 5 anni fa mi sono impegnato nella campagna elettorale da cittadino, con la carica poi di assessore alla cultura affidatami da Maurizio Mazzanti, che ha creduto in me. Esperienza molto stimolante che si è chiusa con le mie dimissioni quasi a fine mandato. 

Perché si è dimesso dall'incarico di assessore alla cultura? 

"Come giunta eravamo molto uniti, ma molti cambiamenti sono subentrati con gli effetti della pandemia: la mia amministrazione era allineata con tutti i divieti imposti dai governi Conte e Draghi e io non ero contento di ciò e per me questa visione era importante. Ho parlato al sindaco e lui alla fine ha accettato di sostituirmi. Non si discusse neppure degli argomenti che mi facevano allontanare e sulle mie posizioni sono rimasto parecchio isolato anche se avevo di fatto sostenitori in tutto il mondo, nel senso di persone che la pensano come me". 

Quando e perché ha deciso di candidarsi? Quali pensa siano i suoi punti a favore e chi dovrebbe votarla il 12 giugno?

"Verso la fine di gennaio. Dopo le dimissioni sono stato avvicinato da alcuni cittadini che non conoscevo e che avevano letto le mie posizioni su Facebook. Mi hanno detto che la pensavano come me e facevano parte di 'Ancora Italia', un piccolo partito di cui sapevo ben poco. Stavano costituendo la sezione di Budrio. 'Vuoi essere il nostro candidato?' mi hanno chiesto. Rinunciare mi sarebbe sembrato da disertore vista la fiducia riposta. Con noi anche 'Liberiamo l'Italia' ed 'Emilia-Romagna Costituzionale'. Abbiamo discusso molto e abbiamo creato una squadra con proposte dettagliate e una bella lista di persone diverse fra loro". 

I capisaldi del suo programma elettorale? 

"In testa sociale ed economia. Ma anche cultura e territorio, valorizzazione delle eccellenze come le mense a chilometro zero (idea nata dalla manifesta insoddisfazione di molti genitori per la scarsa qualità dei servizi attuali di refezione scolastica). Il punto è che il PD ha dei super-bravi, ma è anche un sistema di potere. Quello stesso sistema che in Italia che sta portando a una guerra al piccolo dettaglio e alla piccola media impresa, alla possibilità per il nostro Paese di risollevarsi davvero. A Budrio in particolare il PD aveva fatto molto male, tanto che ha perso alle elezioni di 5 anni fa a favore di Mazzanti. Come opposizione hanno fatto solo ostruzionismo. E invece Mazzanti non era il disastro che il PD aveva preannunciato e il centrosinistra ha cambiato linea, ora decisamente più morbida e non polemica: ma qual è il PD vero? Quello di adesso o quello di prima? Badiali è una brava consigliera ma non è libera ed è a mio avviso incapace ad unire.

La nostra proposta forse più forte e un po' da visionari è quella di un fondo straordinario di solidarietà per casi di povertà estrema e un'occasione occupazionale per accompagrare al pensionamento coloro che non hanno lavoro nell'ultima fase contributiva. Non una tassa nuova, ma un contributo volontario che potrebbe essere dello 0,5% del 740: se la metà dei cittadini aderisse in un anno avremmo un fondo fra gli 800 mila e il milione di euro. L'idea è di istituire una fondazione, molto più agile di un'amministrazione piena di burocrazia". 

E il sindaco uscente? 

"Mazzanti ha portato risultati, ma poi si è un po' seduto. Ha guidato un cambiamento atteso da molti ma poi c'è stato uno stop su alcuni fronti. Ne cito uno, a cui so che i cittadini tengono, ovvero il monopolio di Hera: abbiamo visto in Veneto che è possibile affidarsi a operatori molto più piccoli che garantiscano comunque qualità con costi molto più bassi. Serve per questo però una vera autonomia che non si ha certo schioccando le dita...Le nostre sono forze nuove, ma la nostra è un'area politica, è la manifestazione del dissenso. Breve ma non banale storia la nostra". 

Di cosa ha e avrà bisogno Budrio per i prossimi 5 anni? 

"Avrà bisogno di ricucire il rapporto fra amministrazione e cittadini perchè con le emergenze, i tagli e le difficoltà si è creata una distanza. Avrà bisogno di maggiore cura del verde e manutenzioni. I genitori chiedono delle mense scolastiche migliori e dei collegamenti con San Lazzaro e Castenaso per i ragazzi che frequentano il Maiorana e il Mattei. Altra cosa: già che si costruirà un polo scolastico ex novo perché non farlo già all'avanguardia? Costi energetici vicini allo zero con vetrate rivolte a sud non sono una cosa impossibile visto che viene già fatto in tutto il mondo". 

Chi deve votare Gualtiero Via? 

"Chi vuole avere una giunta di Budriesi che non guarda alle etichette ma alle persone con garanzie di competenza e serietà" 

Il programma di Gualtiero Via 

Programma Lista Unione e Libertà

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Intervista a Maurizio Mazzanti

Intervista a Debora Badiali 

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