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Politica Budrio

Elezioni a Budrio, Claudio Arletti (centrodesta): "La mia, una politica che scende dal piedistallo"

L'intervista: "Sarà non una Budrio che rischia di essere un dormitorio di Bologna, ma un territorio che si pone in relazione con il territorio e le realtà circostanti perché tutti possano trarne beneficio"

Elezioni amministrative a Budrio: si vota il 12 giugno. Chi sono i candidati? A sfidare Maurizio Mazzanti (con le liste "Noi per Budrio" e "Vivi Budrio"), sindaco uscente in corsa per il secondo mandato, sono in tre: Debora Badiali (PD Budrio, Articolo Uno per Budrio, Budrio Più, Europa Verde Budrio eDemos - Democrazia Solidale; l'ex assessore della giunta in carica Gualtiero Via (Unione e Libertà - Gualtiero Via per Budrio) e Claudio Arletti (lista "Centrodestra Uniti per Budrio!").

Imprenditore e scrittore, Claudio Arletti si presenta: "Sono nato nel bolognese nel 1955 e da allora vivo e lavoro nel nostro amato territorio, che tanto mi ha dato. Sono un imprenditore e uno scrittore, e per hobby faccio il musicista. Con la mia impresa, che insiste nel budriese, ho avuto la possibilità di lavorare con tante persone del nostro Comune, riconoscendo in tutti loro una grande voglia di darsi da fare e mettersi in gioco con impegno. Ora voglio dare qualcosa e fare qualcosa per coloro che tanto hanno fatto per me".

Quando e perché ha deciso di candidarsi e in quale parte politica si colloca?

"Dopo gli ultimi 5 anni di promesse mantenute a metà e mancato slancio da parte dell’attuale giunta, nonostante tratti di apparente discontinuità con le giunte precedenti, ho deciso di mettermi in gioco con il centrodestra per Budrio, una terra a me cara e che mi ha dato tanto: ho deciso che è il momento di ricambiare. La volontà e il desiderio è quello del servizio, alla comunità e a tutti coloro che vivono nel nostro territorio, per far tornare una politica che si ponga non sopra un piedistallo, ma per strada, mettendo davvero al centro il bene di ogni singola persona che vive a Budrio".

Quali sono i capisaldi del suo programma elettorale?

"Prima di tutto ridare slancio e vita al territorio. Con feste, sagre, festival o altre iniziative che coinvolgano da una parte gli esercenti e le attività del territorio, dall’altra la comunità. Bisogna ritornare a sentire nostro il territorio in cui viviamo, facendolo sentire loro anche ai giovani, che rappresentano il nostro futuro. È necessario creare situazioni in cui possa svilupparsi il lavoro, così che vivere qui rappresenti un’opportunità e non una circostanza. Le famiglie, i giovani e ogni persona devono guardare a Budrio come un’occasione su cui investire e in cui mettersi in gioco. Per fare questo, è necessario alleggerire la pressione fiscale data dai tributi locali, per lasciare più risorse nelle tasche dei nostri cittadini, così che tutti siano maggiormente stimolati a investire nel nostro Comune. L’aumento e la strutturazione di spazi pensati appositamente per le famiglie, può e deve essere una via da intraprendere per favorire la creazione di un ambiente family-friendly, che faccia sentire accolti e aiutati coloro che decidono di mettere su famiglia. Bisogna essere oltre che dirsi comunità e, insieme, possiamo farlo. In ultimo, serve un Comune sempre aperto e a disposizione dei cittadini, in grado di dare risposte in tempi certi".

Cosa cambierebbe degli ultimi 5 anni?

"Ci sono situazioni in cui un Sindaco e un Comune devono trovare la soluzione, aiutando il cittadino con i fatti e non solo con le parole. Più volte la giunta Mazzanti si è rilevata carente di risposte ai problemi concreti delle persone, fermandosi alle promesse e alle ipotesi. Per esempio, non si possono lasciare le persone con disabilità o i genitori di ragazzi con disabilità in balia del proprio destino. Quando queste persone arrivano in Comune, a fronte di situazioni oggettivamente difficili e con la necessità di trovare una sponda nelle istituzioni, queste non possono fermarsi alle parole. In questa direzione, la nostra idea è intensificare il rapporto con di collaborazione con il centro INAIL di Vigorso, che rappresenta un’eccellenza a livello mondiale. Ancora, cercare il Bene Comune non è attuare linee ideologiche, ma proposte interessanti per il nostro territorio. Anche in questo Mazzanti è stato carente (e ideologico)".

Come sarà Budrio dopo il suo mandato?

"Sarà una Budrio vivace, attiva, in connessione con il resto della città Metropolitana ma certa e sicura della propria identità e del proprio potenziale. Non una Budrio che rischia di essere un dormitorio di Bologna, ma un territorio che si pone in relazione con il territorio e le realtà circostanti perché tutti possano trarne beneficio. Una Budrio agile ed ecosostenibile che avrà fatto della sfida ambientale un’opportunità di crescita e arricchimento, con progetti innovativi calati nella realtà, che al contempo non costituiscono un impedimento per il libero esercizio dei diritti dei singoli per coloro che vivono nel nostro territorio. Dobbiamo, possiamo essere e saremo un esempio virtuoso e positivo che valorizza e non dimentica le persone. Ognuno potrà sentirsi sentire a casa e accolto, con la possibilità di intraprendere un percorso che lo valorizzi per le sue peculiarità. La dimensione comunitaria, radicata nel territorio, vuole essere e sarà la cifra interpretativa e il fattore differenziale della nostra Budrio".

Ecco il programma del candidato Arletti: 

Programma Elettorale Arletti Budrio 2022-2027

Elezioni Budrio, le interviste agli altri candidati

Intervista a Maurizio Mazzanti

Intervista a Debora Badiali 

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