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Elezioni 2022

Elezioni, ritorno di Casini? Letta: "Fa parte del patto per la Costituzione", muro dei circoli PD

Il senatore dopo l'elezione non aveva aderito al Partito Democratico. Per la Lega "si parla solo di collegi uninominali, di seggi in Parlamento e di spartizione delle poltrone"

La ricandidatura di Pierferdinando Casini, già eletto nel 2018 nel collegio uninominale di Bologna per il centrosinistra, non viene ben vista, per usare un eufemismo, dai circoli dem cittadini, anche perchè in Senato non si era iscritto al gruppo dem , ma a quello delle Autonomie.

Ma il segretario Enrico Letta difende l'idea, quella cioè di riproporre Casini ancora una volta nel collegio uninominale di Bologna al Senato: "Fa parte del 'patto per la Costituzione' che stiamo costruendo per organizzare una vera e propria resistenza in nome della difesa della Carta, contro ogni torsione presidenzialista". 

Il circolo Gramsci aveva fatto pervenire direttamente al segretario nazionale Enrico Letta la sua contrarietà: "Caro segretario sappiamo che questi giorni sono per te molto difficili e non vogliamo sovraccaricarti di ulteriori problemi. Circola però insistente la notizia sulla stampa di una possibile ricandidatura del senatore Casini nel collegio senatoriale di Bologna e non possiamo fare a meno di nascondere il disappunto sull'uscita di notizie che dovrebbero essere riservate e la nostra totale contrarietà ad una ipotesi di questo genere".

"Siamo sicuri- si legge nel messaggio del circolo- che non ripeterai l'errore fatto da Renzi quando nel 2018 lo candidò a Bologna per fiaccare il Pd locale a suo avviso troppo schierato su posizioni di sinistra ed il cui risultato fu si l'elezione del senatore Casini, ma con percentuale di gran lunga più bassa di quelle riscontrate nei collegi della Camera corrispondenti, contribuendo nel suo piccolo al peggiore risultato elettorale di sempre".

In questi quattro anni e mezzo, scrive ancora il Gramsci, il senatore Casini "ha aderito ad un gruppo parlamentare diverso dal Partito Democratico ed ha preso, in particolare sui diritti civili, posizioni diametralmente opposte a quelle proposte dal Pd. Siamo sicuri che saprai gestire con la saggezza che ti contraddistingue anche questa partita". 

Lega all'attacco

"Casini, Manca, Merola. Nei circoli del Pd imolese si parla solo di collegi uninominali, di seggi in Parlamento e di spartizione delle poltrone", fa sapere il segretario e consigliere comunale del Carroccio Riccardo Sangiorgi. "Il teatrino pietoso delle alleanze del centrosinistra si consuma anche a Imola, con gli attacchi tra il Pd e Azione, che tra l'altro governano insieme questa città", annota il leghista. "Tra una svendita di una casa popolare e l'altra, il Pd imolese si concentra solo sulla 'corsa a Roma'. Le classi popolari sono state abbandonate da questa sinistra che pensa solo alla spartizione del potere locale e si fa dettare l'agenda sociale da chi vede le elezioni come un 'ostacolo'". Nel mirino in particolare l'ex sindaco Daniele Manca. "Poco importa se i dati sulla povertà sul nostro territorio sono drammatici, il senatore del Pd Daniele Manca parla sui giornali di candidature. Sarebbe interessante- sono sempre parole di Sangiorgi- capire cosa ha fatto il senatore per la nostra città in cinque anni. Purtroppo, la sensazione, è che non abbia fatto nulla di concreto per i cittadini imolesi". Il 25 settembre, "votando Lega- conclude- abbiamo la possibilità di mandare a casa questa classe dirigente che vede la nostra città come un 'poltronificio' ed eleggere persone che sappiano davvero rappresentare la nostra città".

5 Stelle: "Unica forza politica con le mani libere"

Per altri due senatori uscenti eletti in Emilia-Romagna, invece, Gabriele Lanzi e Marco Croatti, resta una convinzione incrollabile: "Il sistema non vuole il Movimento 5 stelle". "A differenza di altri partiti che prendono ordini da stati esteri, o portano avanti interessi di pochi", secondo Lanzi e Croatti il M5s "è l'unica forza politica con le mani libere in grado di portare avanti le battaglie che servono ai cittadini e al paese. Lo abbiamo dimostrato con i due Governi Conte che sono stati fatti cadere per erodere sempre più potere al M5s e ridarlo all'establishment". Tornano le parole d'ordine del primo Movimento anche a proposito dei media: in questi anni "abbiamo sempre avuto sempre tutta l'informazione contro- aggiungono infatti- che ha seminato fake news o montato ad arte le notizie con lo scopo di metterci in cattiva luce. Solo votando per il Movimento e per Giuseppe Conte- concludono dunque i due senatori- si potrà avere la certezza che gli impegni presi in campagna elettorale in favore di famiglie, imprese e cittadini saranno mantenuti, esattamente com'è stato fatto nel corso di questa legislatura".

(Pierferdinando Casini_foto archivio)

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