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Elezioni, match Casini-Sgarbi. Il critico d'arte: "E' una statua, vinco io. Da ignoranti candidare i portici" | VIDEO

Candidato al Senato al collegio di Bologna, racconta di essere stato chiamato per rovesciare le sorti di un seggio considerato già perso. Sgarbi critica anche la candidatura Unesco dei portici

"Vincerò perchè io sono Sgarbi, anzi io sono. Il mio avversario non lo conosce nessuno, è una statua che se verrà eletto farà politica per sè, come ha sempre fatto, non per gli italiani o per il Pd. Qualcuno conosce una posizione di Casini? Le uniche posizioni che ha sono contro il suo stesso partito: dall'aborto al presidenzialismo, io esisto del mio antagonista non conosco una sola idea".

E' Sgarbi-show durante l'annuncio della candidatura al Senato nel collegio di Bologna dove il critico d'arte e politico sfiderà Pier Ferdinando Casini, nelle liste del PD, non senza polemiche, anche se evita di nominarlo: "Non sono un moderato, non lo sono mai stato", sottolinea Sgarbi che spinge per la necessità della "elezione diretta del presidente della Repubblica - e per - passare a un proporzionale puro (legge elettorale - ndr) perchè le liste bloccate sono un tradimento della democrazia, dimezzare lo stipendio ai parlamentari e non dimezzare i parlamentari". 

Sgarbi racconta di essere andato direttamente "dal presidente della Repubblica per chiedergli che venga fatto (Casini - ndr) senatore a vita, non voglio essere la causa del suo pensionamento" punge Sgarbi.

"Le liste le fanno i partiti, a sinistra sono in tanti che hanno candidato le loro amanti, le loro mogli anche nelle liste di destra, queste saranno le elezioni dell'amore e benissimo ha fatto Berlusconi a candidare Marta Fascina a Marsala visto i suoi trascorsi politici in cui a Posillipo riuscì a raccogliere 58 preferenze" continua il critico d'arte.

"Da ignoranti candidare i portici"

"I musei e le chiese di Bologna sono ricchissimi, soltanto l'ignoranza potrebbe indicare i portici come patrimonio dell'Unesco, non San Petronio, Jacopo della Quercia, Nicolò Dall'Arca ...". 

"Lo ritenevano un seggio già perso, solo io potevo rovesciare le sorti"

Tanti i politici nei seggi sicuri "Biancofiore, Brambilla, Semenzato, Lupi, Ricucci, Brugliaro, Toti, Rotondi, quando mi ha chiamato la Meloni mi ha detto che non aveva posti per me, mi hanno proposto questo seggio a Bologna perchè secondo loro era già perso e solo io potevo rovesciare le sorti del destino". Un'impresa già riuscita nel 1992 quando, ricorda, "venni eletto in Sardegna e fui il primo non sardo a essere eletto nell'isola". Sgarbi ci tiene a sottolineare come "in Parlamento c'è bisogno di qualcuno che tuteli e valorizzi la bellezza e la cultura. Se io non vinco non ci sarà nessuno". Infine alcune proposte: "ci vuole una Authority per tutelare la bellezza, basta pale eoliche e pannelli solari che deturpano il paesaggio, musei pubblici aperti anche di notte e Bologna patrimonio dell'Unesco non solo per i portici". (dire) 

Elezioni, si chiudono le liste: i match tra candidati a Bologna

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