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Cultura, i candidati a confronto: ecco le loro idee per la città "dotta"

Dal problema della Cineteca cittadina all'Auditorium "fagocita tutto", dalle proposte di "sfruttare" l'Expo 2015 per attrarre turismo europeo all'idea di "scippare" agli altri le mostre di maggior successo

La cultura è una risorsa per la città o un peso per la sua economia? Da questo interrogativo è partito l’incontro al Foyer del Teatro Comunale organizzato da Fistel CISL, Uilcom UIL e Fials CISAL, unitamente alle Segreterie Condeferali CISL e UIL di Bologna. A rispondere i candidati sindaci Stefano Aldovrandi (attraverso Cinzia Salvioli), Manes Bernardini, Massimo Bugani, Angelo Maria Carcano e Daniele Corticelli (Virginio Merola assente giustificato). In conclusione anche Rino Maenza, CDA Teatro comunale, dice la sua, sul progetto dell’Auditorium di Renzo Piano: “Mors tua vita mea. Perché non risaniamo e rilanciamo quello che abbiamo già? Il rischio è che questa 'astronave' da 1.800 posti fagociti il Tetro Comunale, che è rimasto e sarà Il Gran Teatro di Bologna, anche se soffocato spesso da ignoranza ed egoismo”.

BERNARDINI. Dopo l’introduzione di Alessandro Alberani, segretario generale CISL Bologna, al via le posizioni, le proposte e le critiche al “passato” di Bernerdini: “Ricordiamo la gestione di Tutino e tutte le questioni oscure, gli atteggiamenti di arroganza, la mancanza di chiarezza e le incomprensioni per pensare a un nuovo modo di gestione, che faccia perno sulla collaborazione di tutti. Oltre a quello che accade dentro al Comunale, pensiamo anche all’esterno: con questo degrado i cittadini non vengono a teatro”.

BUGANI. “Una grande fesseria la dichiarazione di Tremonti – l’incipit di Massimo Bugani, Movimento Cinque Stelle – che dice che con la cultura non si mangia”. Solo se c’è amore per l’arte la città può parlare di arte, questo il presupposto principale che approda al coinvolgimento degli alunni delle scuole e dei giovani, su cui è necessario puntare. “Lo stipendio di Tutino è immeritato – continua – e i lavoratori del Comunale hanno fatto notare che non si va più all’estero, che non si esporta più. Anche per questo fine si può sfruttare le Rete”. Bugani conclude l'ntervento citando l'eccellenza della nostra Cineteca che "Sta frettolosamente diventando fondazione, con il pericolo che vengano scollegate le piccole associazioni satellite. Perchè tutta questa fretta?", si chiede.

CARCANO. Parte da Angelo Maria Carcano (Lista Civica Nettuno), che si autodefinisce “sindaco della semplicità”, la proposta di acquistare esposizioni di successo allestite nelle altre città e riproporle a Bologna. “La cultura ha bisogno di soldi – dice – non bisogna spendere meno, ma meglio, e solo le mostre d’arte portano reali risorse economiche”.

CORTICELLI. “E’ necessario partire dalla valorizzazione del polo che comprende Palazzo d’Accursio e Sala Borsa (che ne diventerebbe il Front Office), si potrebbe prevedere un museo della Bologna illustre, con tutti i suoi personaggi storici e puntare sul turismo europeo. Nessuno ha parlato dell’Expo del 2015, che porterà a Milano (a un’ora da Bologna quindi) tutto il mondo: questa potrebbe essere una grandissima occasione, ma va saputa sfruttare”.






 

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