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Elezioni comunali 2011

Merola e Bernardini vis-à-vis per Sky TG24: lo scontro in diretta

Incontro-scontro tra i due candidati, che davanti alle telecamere di Sky TG24 non hanno risparmiato colpi reciproci. Aldrovandi, non invitato alla diretta: "Infelice teatrino, dov'è la par condicio?"

Motto del leghista Bernardini “Merola è il responsabile di tutto quello che vediamo e che non ci piace". Non ci sta il candidato PD che ricorda la sua carriera di amministratore: dai cellulari coi detenuti scaricati di fianco alla scuola, ai titoli Hera per ripianare le buche, il discusso Civis, il federalismo, le tasse, tutto tra applausi delle rispettive claque e commenti ad alta voce.

Ma il leitmotiv di Bernardini sul degrado fa uno scivolone su un “bingo bongo”, i bonghi che infastidiscono i cittadini, offrendo a Merola la chance per una facile battuta: "Mi dispiace per Manes, sta sostenendo il governo del bunga-bunga". Il democratico lamenta i soldi per la sicurezza a Bologna promessi da Maroni solo in caso di vittoria di Bernardini, che ammette: “Con un sindaco della Lega un patto sulla sicurezza si fa, con uno del centrosinistra no" e rilancia le ronde dei tassisti e un assessorato a lavoro e occupazione, mentre Merola riafferma la sua linea sulla famiglia (priorità alle coppie sposate, ma riconoscimento di ogni tipo di legame, differentemente da quanto sostiene il leghista) e l'intenzione di privilegiare, per l'accesso alla casa, l'anzianità non di residenza, come vuole Bernardini, ma di presenza nelle graduatorie. Faville si, ma in conclusione una stretta di mano.

ALDROVANDI. Nel frattempo il candidato del Terzo Polo Stefano Aldrovandi lamenta l’esclusione dal dibattito, invocando la par-condicio: “Mi è stata offerta un’intervista compensatoria, proposta per la prossima settimana, un contentino di dieci minuti senz’avere la possibilità di un faccia a faccia“. Il civico sostiene che sullo sfondo di questo infelice teatrino, Corecom e Agcom dovrebbero stabilire se e in che misura esista la par condicio a Sky Tg24, per una risposta che non riguarda solo la nostra lista, ma tutti i cittadini che avrebbero diritto a un’informazione completa e fondata su regole di equilibrio. “Sì - conclude - Bernardini è l’assicurazione sulla vita di questo centrosinistra, perché non diventerà mai sindaco. Ma Bologna deve proprio finire nelle mani di Merola?”


 

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