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Elezioni comunali 2011 San Donato

QUARTIERI: Intervista al neo-presidente di San Donato, Simone Borsari

"Oggi il quartiere è disorientato e frustrato, lo renderò più sicuro e attraente", promette Borsari. Poi l'affondo: "La questione più spinosa, da affrontare nell'immediato, è la chiusura del nido Vestri"

BolognaToday intervista il nuovo Presidente del Quartiere San Donato, eletto alle elezioni del 15 e 16 maggio 2011: lui è Simone Borsari, tra poco compirà 32 anni e di professione fa l’ avvocato amministrativo.

Come commenta il risultato delle elezioni?
Speravamo di vincere al primo turno, ma non era affatto scontato. E Virginio Merola, che era il candidato di gran lunga più esperto e preparato degli altri, ha avuto un ottimo risultato. Finalmente a Bologna ritorna la Politica dopo l'infelice vicenda Delbono e la parentesi commissariale. In San Donato il Centrosinistra unito ha ottenuto il 10% in più rispetto al 2009. Abbiamo scelto di candidare volti giovani e nuovi, ma molto rappresentativi e radicati nel territorio. Questa scelta si è rivelata vincente.

Con quali aggettivi descriverebbe il quartiere San Donato prima e dopo la sua presidneza?
La gestione commissariale ci consegna un quartiere disorientato, perchè mancava una guida politica, e frustrato, in quanto la scarsità di risorse sta influendo negativamente sull'efficacia di alcuni servizi e sullo sviluppo di alcuni progetti. Lavoreremo perchè il quartiere San Donato sia più solidale, più sicuro e più attraente.

Quali sono i suoi punti forti e quali le sue priorità? Che cosa si aspettano ora gli abitanti del quartiere San Donato?
Determinazione, pragmatismo e capacità di ascoltare le persone. Sono convinto che le scelte politiche abbiano più forza se nascono dall'ascolto e da un'approfondita ponderazione degli interessi in gioco, evitando il pericolo dell'autoreferenzialità.
Dopo un anno di commissariamento le priorità sono tante. Ne cito soltanto alcune:
- continuare a garantire risposte efficaci alle esigenze delle fasce più deboli della popolazione (anziani, minori e adulti in difficoltà) nonostante il taglio dei fondi;
- difesa del sistema scolastico ed educativo pubblico. Ad esempio, vogliamo approfondire la vicenda della chiusura del nido Vestri e capire se ci sono i margini per riaprirlo;
- promuovere un laboratorio di urbanistica partecipata sulla progettazione e lo sviluppo delle aree attorno al CAAB;
- maggiore presenza dei Vigili Urbani sul territorio;
- diventare protagonisti nel decentramento del cartellone culturale cittadino

Gli abitanti del quartiere si aspettano un presidente che conosca i problemi, ascolti le persone e lavori per creare un clima di confronto sereno

L'eredità del presidente uscente? Quale il lascito più problematico che si è ritrovato? Come giudica l'operato di chi l'ha preceduta?
Dell'operato del presidente uscente Malagoli ho un giudizio molto positivo. Penso che la sua conoscenza del territorio e la sua dedizione al lavoro siano un esempio da seguire. Per me e per tutti gli altri giovani consiglieri eletti.

Le questioni più spinose sono frutto della caotica situazione creatasi durante il commissariamento, e la questione più spinosa che dovremo affrontare nell'immediato è legata alla chiusura del nido Vestri.

Quale fra gli "avversari" con cui ha corso stima di più e perchè? Quale di meno?
Guardo con rispetto a tutti i miei interlocutori. La diversità di opinioni politiche non deve precludere una discussione seria nel merito dei temi, in un clima costruttivo. La necessità di portare avanti le battaglie politiche ed il rispetto per gli avversari non possono essere due termini antitetici. Anzi, questo è stato l'ingrediente vincente che in passato ha contribuito a rendere per anni Bologna una città-modello, e nel mio piccolo vorrei contribuire a svelenire il clima politico.

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