Verso le comunali, il forum civico di Manes Bernardini: "Il nostro candidato dirà no a tram e passante"
Co-fondatore di Bologna Forum Civico, l'ex consigliere della Lega traccia il profilo di quella che potrebbe diventare una lista civica: "Una squadra con provenienze politiche diverse ma con obiettivi e idee comuni"
"Bologna Forum Civico è il tentativo di rimettere al centro i problemi della città e le possibili soluzioni. Stiamo facendo tantissimi tesseramenti (anche al supermercato!), forse perchè i bolognesi sono stanchi di toto-sindaci e zero posizioni precise": Manes Bernardini, ex consigliere comunale e regionale della Lega, già candidato sindaco alle amministrative del 2016 e leader di Insieme Bologna spiega come insieme al suo gruppo sta raccogliendo idee e progetti per le prossime elezioni comunali.
Un acronimo decisamente rossoblù (BFC) quello che hanno scelto Manes Bernardini, Giovanni Favia, Stefano Sermenghi, Carlo Monaco e Marco Mastacchi per questa loro "casa delle voci civiche" che potrebbe diventare lista: "Il problema più grosso di Bologna è il buon governo. La politica sulle piccole cose ha mancato il bersaglio. Vedi raccolta differenziata e trasporti pubblici. Dell'attuale giunta salvo alcuni giovani assessori che hanno dimostrato interesse e si sono mossi concretamente per alcune battaglie importanti per i cittadini, ma di base non ci siamo".
Quali sono i punti fondamentali per voi? Le questioni cittadine che vanno messe in cima a tutto?
"Sicuramente il tema delle infrastrutture. No al passante e no al tram. Il passante è un errore strategico nazionale che adesso, a fronte della pandemia che abbiamo e stiamo vivendo, dovrebbe essere rivisto magari coinvolgendo anche l'Università. Si potrebbe studiare cosa è successo in altri Paesi per fare confronti e nuove ipotesi che abbiano senso. A noi viene chiesto di lasciare l'auto in garage per la salvaguardia ambientale e poi in tangenziale possono circolare mezzi alimentati in qualsiasi modo?
A proposito del tram, secondo noi si tratta di una cattiva scelta amministrativa su cui si può ragionare. Il rammarico è quello di aver perso la grande occasione del referendum che avrebbe connotato realmente un approccio democratico alla questione. A Bolzano per esempio lo hanno fatto e i cittadini si sono potuti esprimere. Con il comitato Attacchiamoci al Tram c'è un dialogo molto intenso che va avanti da tempo e non arriva solo nel momento in cui ci si avvicina al voto".
Come dovrebbe essere il vostro candidato sindaco ideale?
"Il profilo del nostro candidato? Deve avere una visione di città precisa e condividere le nostre priorità, che oltre alle infrastrutture sono l'ambiente, la sanità, la scuola e il decoro (tallone d'Achille per Bologna). Non deve essere un improvvisato. Idee chiare e capacità di osare pensando in grande. Cosa che fino ad oggi non ha fatto nessuno. Nel momento storico che stiamo vivendo, le nostre battaglie territoriali possono diventare anche di respiro nazionale e abbiamo tutto l'interesse per far sì che ciò avvenga".
Il problema più grande della nostra città?
"Il buon governo. Sulle piccole cose è stato mancato il bersaglio. La mia visione di Bologna è paragonalibile a quella di un condominio. Noi ci attrezziamo per partecipare all'assemblea condominiale e ci preoccupiamo dell'ordinaria manutenzione, delle isole ecologiche, della raccolta differenziata, dei trasporti pubblici in tempo di Covid, della pianificazione urbanistica..."
"Lavoriamo sui punti che per noi sono del buon governo: infrastrutture (no passante e no tram), sanità, scuola, ambiente ma anche decoro della città, tallone di Achille di tante ammninistrazioni" Manes Bernardini
In tutta sincerità, fra gli assessori in carica, non salverebbe proprio nessuno?
"Sono sincero e prendo in considerazione l'ascolto e l'aiuto che alcuni assessori ci hanno dato rispetto a temi portati sul loro tavolo. Gli assessori più giovani come Alberto Aitini e Matteo Lepore per esempio, che hanno avuto un approccio diverso rispetto ad altri. Poi magari sono state fatte scelte che non condivido o non condivido a pieno, ma non posso negare il lavoro fatto e la buona volontà".
A proposito di giovani. Il tema ambientale è molto sentito soprattutto nelle nuove generazioni. Quanto conta per voi l'approccio sostenibile? Un voto al "verde" portato avanti dall'amministrazione uscente da 1 a 10?
"Il tema green sta anche nel nostro simbolo e dunque rientra fra i valori a cui teniamo maggiormente. Dobbiamo fare tesoro fra l'altro di tutto quello che ci ha insegnato la pandemia. Sul voto direi che a parole è un bel dieci e nel concreto uno zero: non so quanti boschi siano stati fatti nascere in questi ultimi quattro anni, ma di certo il passante annulla tutto".
Bernardini ex Lega, Favia ex M5S...nel BFC ci sono nomi che hanno fatto politica al fianco di grandi partiti e che poi si sono spostati altrove. Quale l'identità del vostro gruppo e quali i punti comuni fra voi? Chi sono le persone che si stanno avvicinando e si stanno tesserando al Bologna Forum Civico?
"Partiamo dai punti in comune: tutti stiamo portando avanti delle battaglie che condividiamo. Giocavamo singolarmente e adesso siamo una squadra. Sui nosti trascorsi politici è vero, ho sempre sostenuto che se qualcuno avesse letto i nostri curricula avrebbe trovato un Favia che insieme a Beppe Grillo fonda i V-Day proprio a Bologna, uno Stefano Sermenghi (ex sindaco Pd di Castenaso ndr) che è stato il primo sindaco renziano in Italia, un Carlo Monaco (ex sindaco di Monzuno ndr) di formazione comunista che ha poi fondato il partito di Guazzaloca e io, che sono stato il primo a sfidare Matteo Salvini...ma non è un caso che si provenga da questi percorsi. Abbattiamo le barriere di appartenenza partitica. Questo contenitore potrebbe diventare una bella lista civica. Chi si è già unito alla squadra? Fra noi c'è ogni ordine di età (molti giovani) e tante categorie professionali. I tesseramenti stanno andando molto bene come ho già detto, tanto che faccio iscrizioni anche al supermercato. Non ho mai avuto una facilità di questo tipo a creare affiliazione. I grandi temi devono trovare sponda nelle soluzioni locali".
Bologna Forum Civico (BFC): cos'è
I fondatori lo definiscono "Un progetto, civico, senza scadenza, che accoglie tutti coloro che intendono confrontarsi esclusivamente nell’interesse della collettività cittadina e a favore di un buon governo. Negli ultimi due decenni della vita di Bologna importanti movimenti sociali e diverse esperienze amministrative sono state compiute sotto la bandiera della civicità. Una civicità vera, nulla a che vedere con il mascheramento di partiti veri e propri sotto simboli apparentemente civici".
"Bologna Forum Civico riunendo le principali forze civiche cittadine si fa interprete della volontà di rinnovamento che c'è nel corpo vivo della società bolognese. Per ragioni diverse, neppure le forze di opposizione riescono ad esprimere in modo adeguato questa volontà di rinnovamento e presentarsi con un volto credibile per la costruzione di un'alternativa nella guida della città".
L'appello è rivolt: "Prima di tutto a coloro che compiono esperienze civiche autentiche, sia nei comitati popolari che nel mondo delle associazioni produttive e sociali, fino al ricco tessuto del volontariato. Ma anche ai singoli cittadini in quanto tali, uomini e donne".