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Giovedì, 28 Marzo 2024
Elezioni comunali del 12 giugno / Budrio

Elezioni a Budrio, Mazzanti corre per il secondo mandato: "Tempi duri, serve esperienza politica"

Il 12 giugno Budrio e frazioni vanno alle urne. Intervista al sindaco uscente: "Polemiche montate ad arte , nella nostra lista è garantito il valore dell'antifascismo e io ne sono il garante"

Budrio alle urne il prossimo 12 giugno: si vota (oltre che per i referendum sulla Giustizia) per eleggere il nuovo sindaco o confermare quello in carica, Maurizio Mazzanti. A sfidarlo, sono in tre: Debora Badiali (centrosinistra), Gualtiero Via (lista civica) e Claudio Arletti (centrodestra). Eletto nel 2017 un un faccia a faccia con l'allora primo cittadino in carica Giulio Pierini, Maurizio Mazzanti si ripresenta con le liste civiche "Noi per Budrio" e "Vivi Budrio". Ecco l'intervista. 

Mazzanti, come è andato questo mandato: come descrive questi ultimi cinque anni? 

"E' stato un mandato evidentemente complicato, cominciato con un'eredità difficile visto il bilancio da sistemare e dei conti da far quadrare, poi ci sono state le emergenze cominciate con la rottura dell'argine dell'Idice, continuate con la pandemia e adesso la guerra in Ucraina, che ci sta riguardando direttamente visti anche i nostri 130 rifugiati. Insomma, un mandato complesso, ma sono arrivato in fondo con soddisfazione. Il riscontro da parte della cittadinanza l'ho avuto, nonostante la forte contrapposizione risultato anche della sconfitta del centrosinistra alla tornata che mi ha visto uscire da sindaco: parlo di opposizione dura da un punto di vista unicamente politico quindi, assolutamente positivo il rapporto con i budriesi". 

Con quali differenze rispetto al 2017 vive questa campagna elettorale? 

"Fare una campagna elettorale dopo che hai amministrato cinque anni cambia decisamente la prospettiva: c'è una fortissima consapevolezza che non ti fa promettere cose irrealizzabili. Mantenere quello a cui si è arrivati è già molto in un periodo duro come quello che stiamo passando e che ancora verrà". 

Quali i capisaldi del suo programma 2022? Di cosa ha bisogno Budrio in questo momento? 

"Tre le linee e gli obiettivi del mio programma elettorale: cercare di mantenere i servizi al livello attuale senza fare promesse che vadano molto oltre e l'attuazione del PNRR. Abbiamo suddiviso i programma in 6 capitoli/filoni. Uno riguarda le frazioni e Budrio ne ha 10 con metà della sua popolazione che le abita, e uno dei temi è quello di collegarle fra di loro e collegarle a Bologna. Poi ci sono i servizi alla persona, su cui abbiamo puntato molto: vorremmo mantenerli tali e se possibile migliorarli. C'è poi la gestione del territorio con le piste ciclabili e la rotta verso la mobilità sostenibile, la gestione dell'argine del fiume (che riguarda i comuni dall'Appennino alle Valli); la riqualificazione del centro urbano. Bisognerà cominciare a produrre energia e gestirla in modo diretto. 

Tengo molto al filone della cultura e del turismo, per noi molti importante (vedi il nostro teatro) e fonte di vantaggi, così come abbiamo già visto con il collegamento con Extrabo. Altro punto importante lo sport e i giovani: abbiamo in mente molti miglioramenti a partire dalla generazione della zona sportiva di Vedrana per finire con la riqualificazione delle Torri dell'Acqua che con le nuove ristrutturazioni consegneranno ai giovani dei luoghi per ospitare varie attività. 

Per ultima ma non ultima la trazione agricola: il Comune di Budrio vuole essere di supporto all'agricoltuta come può e un tavolo era stato già aperto nel 2018, con una zona importante da riqualificare. Uno degli altri temi sotto attenzione è la valorizzazione del commercio: noi ne abbiamo di vicinato e dobbiamo cercare di mantenerlo". 

Cosa le domandano più frequentemente i cittadini e come risponde a queste richieste? 

"I cittadini non si lamentano di cose gravi, ma chiedono maggiore attenzione sul territorio, cura e gestione. Non abbiamo problematiche di carattere sociale". 

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PNRR, quali le opportunità per Budrio?

"L'argomento è molto importante e infatti rientra nelle priorità del nostro programma elettorale come parte importantissima ma complessa da un punto di vista normativo. Ripeto che la preoccupazione, visti i tempi che si preannunciano (e la mia non è mancanza di ottimismo), è quella di mantenere i livelli dei servizi alti". 

E' vero che alcuni esponenti del partito di Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) hanno aderito al suo progetto politico? 

"Si, ma è una polemica un po' montata. Non c'è alcun accordo con Fratelli d'Italia, partito che non si è presentato alle elezioni per sua scelta. Se è vero che ci votano un po' da ogni parte politica, ecco ci saranno anche degli iscritti di Fdi così come ci sono cittadini che alle politiche votano PD.  Abbiamo creato una 'carta dei valori' molto precisa che include il principio dell'antifascismo. Il tema non è la lista politica, ma la lista civica. Ho già presentato la squadra di assessori e fra le quattro donne che ci sono, una è la ex presidente dell'Anpi. In ogni modo io sono garante di questa lista". 

Come considera i suoi avversari e quali sono le sue previsioni per questa tornata elettorale? 

"Sicuramente la lista si centrosinistra (candidata Debora Badiali) è quella più strutturata. Mi ha stupito quella del mio ex assessore (che ha ideali no vax/no green pass) perché ha poco a che vedere con una dimensione locale. La destra unita con Lega e Forza Italia si è presentata all'ultimo momento e non so quanto possa raccogliere, anche perché il candidato non è di Budrio. Il vantaggio di correre essendo in carica c'è".  

Rispetto a quello che sta accadendo a livello europeo e mondiale (strascichi della pandemia, guerra in Ucraina, crisi energetica...) che idea si è fatto in generale e quali i possibili scenari? 

"C'è una grande preoccupazione (che non è pessimismo) perchè temo che siano situazioni che una volta in moto siano difficili da fermare. L'autunno sarà un periodo difficile con dei contraccolpi della guerra e dinamiche economiche interconnesse, caro-energia e alti costi delle materie prime, imprese in crisi. Il PNRR ha vincoli molto stringenti e c'è il rischio che possa diventare un boomerang se non riusciamo a gestirlo bene. Serve esperienza e il futuro sindaco di Budrio avrà anche questa responsabilità". 

Gli avversari di Maurizio Mazzanti: intervista a Debora Badiali (centrosinistra) 

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