rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
elezioni-emilia-romagna-2020

Regionali, il candidato de L'Altra Emilia-Romagna Lugli: "Al centro il lavoro"

Stefano Lugli: "In Emilia-Romagna ci vorrebbe una legge contro la precarietà e le false cooperative per creare occupazione stabile e di qualità, in particolare per i giovani"

Elezioni Regionali dell'Emilia-Romagna, candidati impegnati nelle campagne elettorali: per L'Altra Emilia-Romagna c'è Stefano Lugli che mette al centro del suo programma il lavoro e il clima. Giusta, pubblica e sostenibile sono le tre parole chiave della sua proposta politica. 

Chi è Stefano Lugli?

"Stefano Lugli è il candidato della lista L’Altra Emilia Romagna alle elezioni regionali in Emilia Romagna del 26 gennaio 2020: 45 anni, è sposato ed è laureato in scienze politiche. Abita a Finale Emilia dove è consigliere comunale per una lista civica all’opposizione della giunta leghista e lavora all’ufficio cultura del Comune di Concordia. Ha sempre fatto politica nella sinistra senza mai farne una professione e attualmente è segretario regionale di Rifondazione Comunista".

Quali sono i punti principali del suo programma elettorale? Quali le tre parole chiave della sua campagna?

"Al centro del nostro programma mettiamo il lavoro e la buona occupazione assieme alla questione climatica, perché sempre più la sostenibilità ambientale è una precondizione per garantire lo sviluppo economico e sociale delle comunità. Giusta, pubblica e sostenibile sono le tre parole chiave della nostra proposta politica. Giusta per la giustizia sociale, ridurre le disuguaglianze e per un lavoro dignitosamente retribuito. Pubblica per i beni comuni, i servizi pubblici e per fermare ulteriori privatizzazioni, in particolare nella sanità. Sostenibile per un rinnovato rapporto con l’ambiente, per una mobilità alternativa alla gomma, per la transizione ecologica del sistema produttivo regionale".

Come secondo lei stanno comunicando i suoi competitor (in particolare riferimento a Borgonzoni e Bonaccini) e cosa stanno realmente trasmettendo alla gente?

"Senza volermi avventurare nell’analisi della comunicazione altrui, mi pare che alcune scelte fatte dai due siano abbastanza evidenti anche per chi non è esperto in materia. Fin dall’inizio della campagna il presidente in carica cerca di trasmettere un’immagine di efficienza del sistema-regione come risultato diretto dei suoi cinque anni di governo. Di contro, la candidata delle destre tenta di smontare tale narrazione evidenziandone alcune criticità. Insomma, un classico gioco delle parti tra una candidatura "di governo" e l'altra "di opposizione". Niente di particolarmente originale da parte di entrambi. Sempre dal punto di vista della comunicazione, devo dire che mi pare decisamente più in difficoltà la leghista. Inizialmente schiacciata dalla presenza ingombrante del leader nazionale, sta tentando progressivamente di affrancarsi dal peso di una simile figura, con risultati - bisogna dire - spesso imbarazzanti. Saranno alla fine gli elettori a giudicare".

Una legge regionale di cui avrebbe bisogno la nostra regione subito?

"Una legge contro la precarietà e le false cooperative per creare occupazione stabile e di qualità, in particolare per i giovani. In questi anni l’occupazione è crescita ma sono esplosi i contratti part-time e il lavoro a tempo determinato, e l’occupazione giovanile è diminuita come conseguenza della cosiddetta riforma pensionistica “Fornero”. Serve un nuovo patto del lavoro che metta al centro la buona occupazione e la redistribuzione della ricchezza in una regione che ha bruciato ogni record del Pil ma che non ha avuto la capacità di ridurre le disuguaglianze sempre più evidenti anche nella ricca Emilia-Romagna".

Sondaggi ed esperienza politica: che previsioni ha sull'esito delle Regionali? Quali province secondo lei sono più a "rischio Lega"?

"Non ho la sfera di cristallo e quindi non mi cimento nel lavoro dei sondaggisti. Ma posso dire con certezza che gli elettori sono infastiditi da chi pensa di giocare la campagna elettorale parlando di tutto tranne che dell’Emilia-Romagna. Gli elettori sono molto attenti alle proposte concrete che i candidati avanzeranno e sono convinto che saranno premiate quelle forze che dimostreranno di avere la proposta più convincente per il futuro della Regione".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Regionali, il candidato de L'Altra Emilia-Romagna Lugli: "Al centro il lavoro"

BolognaToday è in caricamento