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Dopo Errani, verso le elezioni: Defranceschi snobba Favia ed è pronto a candidarsi

Ribadisce la volontà di candidarsi alle primarie M5s per la presidenza della Regione. Così dopo il benservito all'ex collega che lo invitava ad unirsi alla sua lista civica: "Sono sirene per le quali non ho bisogno neanche dei tappi di cera"

Andrea Defranceschi chiude la porta in faccia all'ex sodale Giovanni Favia, che lo ha invitato a lasciare l'M5s (facendo autocritica) per approdare nella sua nuova lista civica in vista delle prossime elezioni regionali in Emilia-Romagna.

"Sono sirene per le quali non ho bisogno neanche dei tappi di cera- risponde oggi il consigliere regionale a 5 stelle, a margine dell'Assemblea legislativa- non è una questione che si pone, non voglio essere tirato in mezzo in giochetti di candidature e liste".

Anzi, Defranceschi ribadisce la sua volontà di candidarsi alle primarie M5s per la presidenza della Regione. "Penso di sì- afferma- come è successo in Piemonte, saranno gli attivisti dell'M5s a scegliere su internet i loro candidati, guardare i loro video e vedere le loro esperienze".

Resta però l'ombra dello scontro con i vertici del movimento e pesa come un macigno il riferimento di Gianroberto Casaleggio, in un post sul blog di Beppe Grillo indirizzato proprio a Defranceschi, al divieto di candidarsi per chi ha condanne o è rinviato a giudizio (il capogruppo M5sè coinvolto dall'inchiesta della Procura sulle spese dei consiglieri regionali e nel processo della Corte dei Conti sulle interviste tv a pagamento). Casaleggio si riferisce alle inchieste? "Non saprei, non credo- risponde Defranceschi ai cronisti- sono regole per le candidature note da tempo". (AGENZIA DIRE)

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