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Elezioni regionali Emilia-Romagna 2019 Fiera / Viale Aldo Moro

Regionali, accordo M5S-Pd. Discussione aperta ma intesa lontana

Il deputato del Pd De Maria e la senatrice M5s Montevecchi oggi a margine di un confronto organizzato dall'associazione Franco Piro

Se per il Partito democratico in Emilia-Romagna ci sono le condizioni per fare l'alleanza con il Movimento 5 stelle in vista delle elezioni regionali, per i pentastellati, invece, non è così scontato. "È un percorso complicato e rischioso, e comunque qualsiasi decisione in merito dovrà passare attraverso una consultazione sulla piattaforma Rousseau". Questi, in sintesi, i punti di vista espressi questa mattina, a margine di un incontro pubblico a Bologna, dal deputato del Pd, Andrea De Maria, e dalla senatrice M5s, Michela Montevecchi.

Il primo, infatti, si mostra ottimista sulla possibilità di arrivare, anche a livello regionale, a un accordo con i 5 stelle. Accordo, dice, che "se si radicherà nelle regioni rafforzerà anche l'alleanza di governo". L'auspicio di De Maria è infatti che l'asse Pd-M5s possa diventare "un progetto comune di governo tra forze politiche diverse, che però condividono un'idea di Paese".

"E in Emilia-Romagna - aggiunge l'esponente dem - sono convinto che ci siano le condizioni per fare questa alleanza, partendo dai contenuti e dai programmi, su cui ci sono diversi punti di convergenza". Anche perché sul nome del candidato alla presidenza, che finora è stato lo scoglio su cui si è infranta ogni ipotesi di accordo, il Pd non è intenzionato a fare passi indietro. Come conferma lo stesso De Maria, per i dem il candidato è il presidente uscente Stefano Bonaccini, perché "per noi ha fatto molto bene, e siamo convinti che sia il candidato giusto".

Da parte sua, invece, Montevecchi sembra concordare con De Maria solo sul fatto che un'eventuale alleanza per le regionali dovrà basarsi su un confronto su contenuti e programmi. Tuttavia, anche se le divergenze sulla candidatura di Bonaccini venissero superate - e comunque "se si vuole replicare il modello-Umbria è chiaro che il candidato non potrà essere il governatore uscente"- per la senatrice M5s il percorso verso un accordo in vista delle elezioni del prossimo gennaio "è complicato e rischioso, perché qui il M5s ha fatto un'opposizione serrata al Pd su molti temi: vediamo anche come andrà in Umbria".

"In ogni caso nessuna scelta verrà fatta senza prima passare attraverso la consultazione su Rousseau, perché non possiamo decidere senza sentire gli iscritti". Insomma, chiosa Montevecchi, "la vedo un po' difficile far campagna elettorale sullo stesso palco di Bonaccini". Anche perché, ricorda, "su ambiente, sanità e infrastrutture noi abbiamo fatto un'opposizione serrata", e anche la proposta dell'assessore regionale all'Ambiente, Paola Gazzolo, di aprire nuove discariche "ci lascia perplessi e di certo non coincide con la nostra visione del mondo".

La senatrice, comunque, non chiude la porta ai dem: "Se qualcuno vuole seguire il consiglio di Pierluigi Bersani e ammettere i suoi errori su certi temi ben venga, si può sempre tornare sui propri passi". Se poi l'accordo non si dovesse trovare, conclude, "ci sono già delle ipotesi su possibili candidati alle regionali, e anche su questo auspico che ci sia un percorso condiviso con una consultazione su Rousseau". (Dire)

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