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Elezioni comunali 2016 Castel del Rio

Elezioni 2016, Castel del Rio: confronto fra i candidati Baldazzi e Maraia

Fuori dai giochi il leghista Morotti, a sfidare il sindaco uscente è il suo ex assessore Barbara Maraia: "Per noi il no alla fusione significa mantenere l'autonomia di Castel del Rio, aumentandone i servizi e quindi la capacità attrattiva sia per i turisti che per le nuove famiglie"

Domenica 5 giugno 2016 si vota anche a Castel del Rio. I candidati sono due: il sindaco in carica Alberto Baldazzi del Partito Democratico e Barbara Maraia per la lista civica "Progetto Castel del Rio" (che era assessore di Baldazzi e che è poi passata all'opposizione dopo un disaccordo con il primo cittadino).

Gli aspiranti sindaci potevano essere tre: c'era anche Fabio Morotti della Lega Nord, che però non è riuscito a raggiungere il numero di firme necessario: "La mia campagna continua anche fuori dalle elezioni - spiega Morotti - e continuerò a dire ai cittadini che se non si sentono rappresentati devono votare scheda bianca o nulla".  

Per conoscere meglio Baldazzi e Maraia, abbiamo posto loro delle domande a pochi giorni dal voto: priorità, idee per il futuro, bilancio dei 5 anni passati. 

BARBARA MARAIA

Facciamo le presentazioni: chi è Barbara Maraia? Quale la sua professione e quali esperienze politiche alle spalle?

Barbara Maraia, nata a Torino, 39 anni, avvocato, sposata con Nicola e mamma di Ginevra. Vivo a Castel del Rio. Tra il Luglio 2012 ed il Marzo 2013 ho frequentato la Scuola Anci per Giovani Amministratori dove ho avuto modo l’occasione di conoscere molti giovani amministratori di diverse realtà italiane con i quali è nata un’importante rete di collaborazione. Dal Maggio del 2011 ho svolto funzioni di Consigliere Comunale ed Assessore alla Sanità, Politiche abitative e sociali, Pari Opportunità presso il Comune di Castel del Rio fino alla mia dimissione dalla giunta del Sindaco uscente del quale non condividevo il modo di governare. Scelta sofferta ma di coerenza. Da sempre sensibile ai bisogni dei più deboli e della collettività ho spesso collaborato con il mondo dell’associazionismo sia in attività culturali sia in quelle ricreative rivolte alla cittadinanza.

Quali sono i punti cardine del suo programma elettorale? Come descriverebbe la sua squadra/lista?

Partiamo parlando dalla lista perché molti punti cardine del nostro programma dipendono proprio dalle competenze e dalla voglia di fare che i candidati hanno dimostrato. La lista è giovane, determinata, trasversale: proprio questa trasversalità e questa indipendenza ci permettono di poter dire con forza no al Comune unico, che rimane il caposaldo del nostro programma elettorale. Per noi il no alla fusione significa mantenere l’autonomia di Castel del Rio, aumentandone i servizi e quindi la capacità attrattiva sia per i turisti che per le nuove famiglie. Per noi le parole chiave sono “rete” e “collaborazione”: volantini ed etichette servono davvero a poco se non vi è la capacità di far conoscere Castel del Rio al di là dei suoi confini territoriali.Turismo, castanicoltura, una nuova visione dei servizi domiciliari fondata su patti di collaborazione tra pubblico, privato ed associazionismo, valorizzazione dell’economia rurale, rappresentano per noi i segmenti sui quali lavorare per rilanciare la nostra comunità. Castel del Rio è ricca di meraviglie culturali e paesaggistiche oltre che di operatori economici preziosi e capaci: si tratta ora di avere un’Amministrazione capace di valorizzare tutto ciò.

Le priorità per Castel del Rio? Immaginiamo cosa farebbe nei suoi primi 100 giorni da sindaco...

Innanzitutto riunire il mondo economico imprenditoriale, le associazioni e le frazioni per mettere a punto le strategie di sviluppo turistico del territorio: solo concertando le decisioni e riportando armonia fra gli operatori saremo in grado di affrontare le sfide e le novità del mercato turistico e del lavoro. In secondo luogo incontrare i castanicoltori per un confronto serio e costruttivo al fine di individuare con esattezza le priorità da affrontare, sia dal punto di vista della promozione del prodotto sia per la tutela della salute del castagno. Infine condividere alcune idee per affrontare in modo nuovo le esigenze di carattere sociale, con particolare riguardo alle fasce della popolazione più a rischio come giovani e anziani, incentivando il c.d. patto fra generazioni.

ALBERTO BALDAZZI (sindaco uscente)

Bilancio del primo mandato: obiettivi raggiunti e lavoro da portare avanti?

Il mio bilancio per il primo mandato è positivo. Sono stati fatti degli investimenti e oggi abbiamo una scuola nuova e per la prima volta Castel del Rio ha un asilo nido. Abbiamo lavorato sodo sulla viabilità, sul turismo e sulle guide turistiche, sono stati ampliati i musei. C'è altrettanto lavoro da fare: la palestra della scuola, l'oasi fluviale e ancora la viabilità...

Di cosa ha bisogno Castel del Rio? Cosa le dicono i cittadini quando la incontrano?

Castel del Rio, come tutto l'Appennino, soffre di una forbice di tassazione sulla seconda casa e sui rifiuti. Ma Castel del Rio non è Cortina d'Ampezzo, non è Rimini...spero che il legislatore si muova su questo fronte perchè la nostra zona è sotto stress e ha bisogno di un alleggerimento. I cittadini (siamo un piccolo centro e ci conosciamo un po' tutti) dicono di essere soddisfatti del mio lavoro. 

Un commento sul candidato della Lega Nord che non è riuscito a raggiungere le firme?

Conosco Fabio, è un amico e se fosse stato in gioco anche lui ci sarebbe stata un'offerta più completa per i cittadini. 

Quali sono i punti cardine della sua campagna elettorale? Quali le priorità per il suo comune?

I punti cardine per me (e come ho già anticipato) sono viabilità, turismo, scuola, tendenza demografica che per il momento è stata mantenuta:  abbiamo 5 residenti in più rispetto al 2011. 

Sta seguendo le campagne elettorali a Bologna? Cosa pensa?

Un'amministrazione deve avere dei periodi lunghi a parer mio e spero per Merola in un secondo mandato. 


 

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