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Elezioni comunali 2016

Elezioni 2016, Coalizione Civica punta sull'ambiente: "Una mappa sulle criticità del territorio"

Esperti e ricercatori che intrecciano il loro lavoro con la cittadinanza attiva. A Bologna l'attenzione si concentra su tre situazioni: il passante di mezzo, il dissesto idrologico e i rifiuti nell'area Dozza

Il candidato sindaco di Coalizione Civica Federico Martelloni ha organizzato un incontro con tematica ambientale invitando Marica Di Pierri, presidentessa del Centro di documentazione sui conflitti ambientali di Roma, che insieme ai candidati al consiglio comunale della lista Francesco Luca Basile e Irene Soldati, ha presentato "L'Atlante dei conflitti ambientali" con un focus su Bologna e le sua problematiche, riguardanti principalmente le infrastrutture stradali e il problema dei rifiuti, insieme a quello del dissesto idrogeologico. 

"Oggi vi presentiamo un progetto di mappatura delle criticità che si incrocia con la cittadinanza attiva, visto che anche da essa raccoglie importanti segnalazioni e testimonianze - ha spiegato Martelloni - e per quanto riguarda le questioni territoriali non possiamo non mettere al centro del dibattito l'impatto delle nuove infrastrutture stradali come il passante di mezzo e gli 11 miliardi in più di automobili all'anno che ne derivano, con un calcolo di un +12% circa di emissioni di CO2: è naturale che i cittadini siano coinvolti in tutto questo. Esistono dei processi sociali nazionali che si interessano al nostro territorio e Coalizione Civica vuole stare al centro di tutto questo".   

L'Atlante italiano dei conflitti ambientali è la prima piattaforma web geo referenziata, costruita assieme a dipartimenti universitari, ricercatori, attivisti e comitati territoriali che raccoglie le schede descrittive delle più emblematiche vertenze ambientali italiane: "L'importanza di questo progetto - spiega Marica Di Pierri - sta nel contatto fra società civile e mondo accademico. E' sbagliato pensare che certe problematiche riguardino solo le aree rurali, anzi, sono proprio le aree urbane quelle più interessate dalle problematiche ambientali. Per noi la zona di Bologna è un centro nervralgico nel quale convergono cordate di scienziati e il nosto obiettivo, condiviso con Coalizione Civica, è un archivio documentale gratuito a disposizione anche e soprattutto dell'Amministrazione Pubblica, che da qui può attingere per compensare il colpevole ritardo delle forze politiche". E Bologna, fra l'altro, avrebbe superato il limite delle emissioni 6 anni su 7. 

Luca Basile, candidato consigliere nella lista di Martelloni, ha posto l'accento sulle 90 mila persone coinvolte nell'ampliamento della rete tangenziale e autostradale dell'area bolognese e sui due comitati che ad oggi hanno raccolto oltre 4 mila firme: "Certo il traffico è più fluido, ma aumenta anche l'inquinamento e quello delle emissioni è un argomento da affrontare. Sarebbe opportuno poter applicare il Ticket Verde (i camion più pesanti pagano una sorta di 'tassa' per passare) e finanziare così il trasporto pubblico e la rete ferroviaria. Non trascuriamo però anche le questioni legate ai dissesti idrogeologici (Ravone e Scuole Carracci) e le discarica di via Ferrarese, alla quale si stanno opponendo i residenti, visto che non stiamo parlando di una zona industriale come invece dovrebbe essere". 

Dissesto idrogeologico: situazione critica. "Un caso particolare è quello del Ravone e delle abitazioni a valle fra cui le scuole Carracci. Nella sua parte collinare il comune di Bologna presenta una elevata franosità con circa il 30% del territorio soggetto a frane. Inoltre la presenza di numerosi corsi d'acqua che scendono dalla collina verso la città porta rende significativo anche il rischio allagamento in alcune aree della città. In un quadro di cambiamenti climatici, con fenomeni meteorologici in intensificazione, questi rischi non possono essere sottovalutati, ma gestiti con adeguate conoscenze".

"Nelle mappe che abbiamo a disposizione si vedono tutti i corsi d'acqua del comune, quelli a cielo aperto e quelli sotterranei. E' evidente la complessità di tutto il reticolo. La realtà invece è che di tutta questa complessità si sta perdendo letteralmente traccia e conoscenza. La manutenzione in collina non la fa più nessuno. Le tombature sono a rischio di ostruzione per legname trasportato dalle piene. Le coperture, fatte in gran parte fra gli anni 60-70 sono marce".

"Passante di Mezzo: una questione di emissioni e salute"
Inquinanti Traffico veicolarePassante di Mezzo-2
Ossidi di azoto (NOx, NO, NO2)
Composti organici volatili 
Monossido di carbonio  (CO)
Particolato inalabile PM10
Particolato fine PM2,5
Particolato ultrafine PM0.1 (le più pericolose non misurate)
Ozono 
Metalli pesanti

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