Inaugurano i Giardini Santa Marta e compaiono scritte contro i candidati alle prossime elezioni
"Uno sgombero val bene una poltrona": tag contro l'assessore al welfare e l'ex prorettore Nicoletti. Frascaroli: "Chi imbratta città può trasmettere una sola idea di essa: sporca". La Torre: "Nessuno si nasconda dietro scritte anche se idiote"
Ieri l'amministrazione ha aperto alla città il rinnovato giardino dello stabile Santa Marta in via Torleone. Una proprietà pubblica restituita alla comunità bolognese dopo un abbandono durato anni.
Nella notte, proprio nella stessa via Torleone, ignoti hanno imbrattato i muri con scritte contro l'assessore comunale al welfare Amelia Frascaroli e l'ex prorettore di Alma Mater Roberto Nicoletti (candidati alle prossime amministrative con la lista `Città comune con Amelia´), che recitano: "Frascaroli e Nicoletti, uno sgombero val bene una poltrona". Le tag compaiono sul portone dell'ex convento di Santa Marta (in passato occupato da Bartleby, poi quasi subito sgomberato) e sui muri vicini sono stati tracciati anche una falce e un martello.
A postare le foto con le scritte è la presidente del quartiere San Vitale Milena Naldi, a sua volta candidata nella lista "Citta'' comune con Amelia", commentando: "Condanno con fermezza il gesto frutto di una visione distorta e falsa della realtà, incapace di riconoscere il lavoro che è stato fatto sulle politiche abitative e su chi senza strumentalizzazioni politiche agisce per affrontare situazioni di fragilità".
Le scritte trovano una spiegazione con il ruolo avuto da Nicoletti nel braccio di ferro tra ateneo e collettivi universitari. Ieri, inoltre, a commentare criticamente la candidatura di Nicoletti era lo stesso Gianmarco De Pieri, leader del Tpo in campo con Coalizione civica.
"Il nostro impegno è sempre stato quello di portare collaborazione e dare voce alle situazioni “di frontiera” attraverso percorsi democratici. Chi imbratta la città in questo modo può trasmettere una sola idea di essa: sporca”. Così Frascaroli, per la quale "l’unica risposta possibile è continuare a lavorare con sempre maggiore attenzione ed ascolto alle voci della città. A noi non piacciono gli “orticelli” privati ad uso esclusivo, ci piacciono le esperienza di collaborazione tra cittadini ed istituzioni. Facciamo in modo che questo giardino rimanga un altro segno di come vogliamo lavorare".
'Vogliamo tracciare una netta distanza con chi pratica la minaccia e l'intimidazione come strumento di lotta politica. Questa non è politica, questa non è difesa del bene comune, questa è violenza". Così il consigliere Lorenzo Cipriani (AmBoVen) oggi in seduta consiliare a Palazzo D'Accursio, aggiungendo: "Mi aspetto, come membro del consiglio comunale di questa città e come cittadino di Bologna una altrettanto netta presa di distanza e parole di ferma condanna da parte di tutti i candidati sindaco di questa città. Questi comportamenti non possono avere alcuna copertura politica: il silenzio non li lascia all'oblio, ma ha il tanfo della complicità".
Diversa la reazione di Cathy La Torre , Consigliera Comunale del Gruppo Consiliare Sinistra Italiana - SEL del Comune di Bologna ripercorre la vicenda del Complesso di Santa Marta.
"La struttura, oggi di ASP quindi pubblica, è chiusa da 10 anni. - ripercorre le tappe la vendoliana, aggiungendo che - Nel 2006 viene ipotizzata la realizzazione di un albergo popolare, nel 2007 si assicura che entro l'anno verrà presentato un bando per la realizzazione di alloggi protetti e un centro diurno. Nel 2010 i lavori sono ancora fermi e si scopre in atto un contenzioso con la ditta appaltatrice. Progetti sbagliati, appalti fatti male, cause e fallimenti delle ditte. L'Amministratore dell'Asp non è mai venuto a dirci perché i lavori sono ancora fermi e cosa si intende farci in quel meraviglioso ex Conservatorio".
Oggi "in campagna elettorale guarda caso- aggiunge la consigliera - si inaugura un giardino, ma dei progetti per l'utilizzo complessivo dello spazio non c'è traccia. Vorrei ricordare a tutti che si tratta di un patrimonio pubblico da milioni di euro inutilizzato. Per quanto deprechi che le responsabilità politiche si invochino con scritte sui muri, non vorrei che qualcuno le utilizzasse per lanciare accuse a vanvera o peggio come foglia di fico per non parlare della vera questione: un progetto fermo da 10 anni. Un complesso meraviglioso che potrebbe essere utile alla città indecentemente chiuso da più di 10 anni e milioni di euro spesi o non spesi di cui nessuno parla. Perciò che nessuno si nasconda dietro alle tag".