Elezioni, il candidato Vincenzo Menna: 'Il Navile racchiude i grossi problemi della città'
Il candidato in comune e in quartiere fa il punto a pochi giorni dalle elezioni: "Altro che partecipazione. Se i bolognesi vanno a votare Merola dovrebbe preoccuparsi. Il suo miglior alleato è l'astensionismo"
Vincenzo Menna corre alle prossime Amministrative con "Uniti si Vince", una delle liste che appoggia la candidata del centrodestra Lucia Borgonzoni. Prosegue con questa intervista focalizzata sul quartiere Navile il giro dei candidati consiglieri per conoscerne storia, obiettivi e proposte.
Chi è Vincenzo Menna? Esperienze professionali e politiche, motivazioni per cui ha deciso di candidarsi alle prossime amministrative?
Ho 63 anni, sposato e ho una figlia. Diplomato all’ITIS “Odone BelluzzI” in Meccanica di precisione, mi sono iscritto successivamente all’Universita’ di Bologna alla facoltà di Giurisprudenza e nel frattempo sono stato assunto come tecnico alle Poste e Telecomunicazioni, dove ho lavorato per 42 anni. Sindacalista in sigle autonome sono stato RSU e RSI.
Vivo a Bologna. Da sempre mi sono occupato di politica ricoprendo la carica di consigliere circoscrizionale del Quartiere Navile. Vivo la realtà territoriale e cittadina con attenzione e ho sempre creduto che impegnarsi in prima persona sui problemi della città sia un dovere.
Alle prossime elezioni comunali mi candido sia in comune che in quartiere (Navile) con la lista UNITI si VINCE convinto che questi ultimi cinque anni di amministrazione Merola abbiano stravolto il volto e la vivibilità della nostra Bologna e che tutti insieme dobbiamo impegnarci per ridarle il lustro degli anni passati.
Residente e consigliere d'opposizione al Navile, un quartiere complicato ed esteso, che racchiude in se anche diverse problematiche...quali secondo lei le emergenze? Quali le soluzioni concrete?
Il Navile è un quartiere grande e popoloso che racchiude in sè tutti i grossi problemi della città. E’ una citta nella città. Sede territoriale della maggior parte di ex fabbriche o immobili in disuso e decadenti, forte presenza di imprese cinesi e di extracomunitari. Un quartiere dove il degrado, la delinquenza, l’illecito commerciale, lo sfruttamento minorile al lavoro, la prostituzione, lo spaccio e ogni altra forma di delinquenza sono strutturalmente più presenti che in ogni altra periferia. Quindi prima e assoluta emergenza del nostro quartiere è immediata riconquista del territorio e della legalità da parte delle istituzioni con interventi mirati alla certezza del diritto e della pena. Le persone anziane qui sono impaurite e costrette a starsene in casa mentre nelle vie e giardini del quartiere imperversano impuniti fior fior di delinquenti.
Io propongo un intervento immediato con presenza delle forze dell’ordine e direttive precise e legali di soppressione di ogni forma di illegalità e delinquenza. Controllo immediato di tutte le persone che gravitano nel quartiere e che sono palesemente nulla facenti. Propongo di istituire a livello comunale l’Assessorato alla Sicurezza e creare un reparto Sicurezza della Polizia Municipale con una presenza (fino a quando la situazione non si normalizza) di almeno una pattuglia del reparto in ogni quartiere con utilizzo delle stesse in operativita’ congiunta nelle zone piu’ a rischio.
Immediata attivazione delle autorita’ preposte per lo sgombero di immobili occupati siano essi privati che pubblici con identificazione degli esecutori e denuncia di occupazione illegale e nessuna trattativa nè incontro con gli occupanti o loro capo popoli (pseudo-organizzazioni di attivisti che incentivano le occupazioni a scapito degli aventi diritto alla casa).
Le emergenze sono: legalità, contrasto al degrado e rispetto delle norme che disciplinano la vita civile; battaglie ininterrotte di noi gruppo di minoranza in quartiere, ma la maggioranza ha sempre tacciato i nostri interventi. Ma nel quartiere non vi è solo il problema legato alla sicurezza. La città si espande a nord e la nostra amministrazione centrale in tale direttrice sembra aver localizzato la sede di tutto quello che in citta’ sarebbe inviso. L'impianto di stoccaggio rifiuti in via Ferrarese è l'ennesima prova che questa amministrazione deve essere mandata a casa. Nonostante la ferma opposizione di una moltitudine di cittadini residenti che con motivati e precisi appunti rilevavano la non esatta scelta del sito questa amministrazione, quella della politica partecipata, a testa bassa ha sostenuto la bontà dell’intervento. Se la nostra amministrazione facesse proprie le normative Regionali si renderebbe conto di come sia difettosa anche da un punto di vista normativo la loro scelta.
Stesso discorso per il “progetto” la tangenziale passante di centro. Di solito i progetti vengono prima delle decisioni operative e la copertura finanziaria. Questa Giunta (Sindaco E Assessore Colombo) vuole far credere che tutto avverrà attraverso l’ascolto dei cittadini, la valutazione delle loro proposte o contestazioni, ma poi terminano sempre i loro pseudoincontri con i cittadini che il progetto andrà avanti cosi’.Qualcuno deve ricordare a lor signori che esistono progetti meno impattanti sul territorio come per esempio il passante Sud (e noi lo sosteniamo da tempi non sospetti). Senza entrare nelle considerazioni sulla mobilità cittadina se no non basterebbe un encicopedia per articolare tutte le voci “assurde” di provvedimenti presi.
Ci da una valutazione sul mandato di Virginio Merola? Previsioni sul risultato delle elezioni? E sulla partecipazione dei cittadini?
Valutare la Giunta per quello che ha fatto in questi 5 anni sarebbe come sparare sulla Croce Rossa. Naturalmente il mio giudizio è fortemente negativo. Non solo sul mandato del Sindaco, ma soprattutto per la scelta fatta dei suoi assessori che ricordano molto la dea Astrea "arroccata nel suo palazzo a guardare i mali del mondo", intervenendo sulla vita dei cittadini in maniera decisionista (nel senso negativo ovviamente del termine) e senza minimamente preoccuparsi delle conseguenze.
Le previsioni per questa tornata elettorale? Difficile. Sono elezioni anomale perchè i lamenti, le contestazioni verso questa amministrazione dovrebbero portare i cittadini a votare senza astenersi dal punire elettoralmente chi ha ridotto Bologna e i bolognesi in questo stato. E se i bolognesi vanno a votare allora Merola dovrebbe preoccuparsi. Il suo miglior alleato è l’astensionismo. Ma prevedo che questa volta abbia fatto male i conti.
Da candidato: cosa le chiede la gente per strada?
La gente chiede fortemente: sicurezza, una mobilità accettabile, il ritorno alla tutela dei nostri concittadini fortemente penalizzati dal finto buonismo sociale di questa Ammistrazione (i deboli ora caro Sindaco sono i nostri anziani, i nostri giovani senza lavoro e non solo altre nuove figure sociali. Si comporti come un buon padre di famiglia che non affama, distrugge, dimentica i propri cari per una beneficienza verso terzi ma divide solo il di piu’. E ora per i nostri concittadini il di piu’ non ce n'è.
Quali battaglie ha portato avanti dall'opposizione? Come giudica il mandato del presidente Ara? Secondo lei ci sono state delle direttive dall'alto a cui è dovuto sottostare anche se magari avrebbe fatto diversamente?
Per quanto riguarda le battaglie intraprese in quartiere per contrastare provvedimenti della maggioranza che vanno ad aggravare la mobilità sul territorio una su tutte l’aver messo Rita (e la posizione d’installazione sarebbe gia’ di per sè da far sorridere) su via Ferrarese direzione centro riversando tutto il traffico sulla Stalingrado in coincidenza dell’uscita tangenziale 7 ( per inciso Stalingrado ridotta a due corsie, visto che hanno dato il permesso di fare parcheggi pullman sulla terza corsia con le conseguenze del caso sul traffico durante le fiere) per poi permettere il rientro verso il centro da via Bonvicini-Jussi-Casoni-Ferrarese proprio dove inizia il centro abitato. I residenti nelle vie menzionate sono estremamente felici del provvedimento tenendo conto che ora con la fila che si crea l’inquinamento ambientale (cosi’ caro a parole all’assessore Colombo) è aumentato esponenzialmente.
Il rapporto di noi consiglieri d‘opposizione col Presidente Ara sono sempre stati nell’impronta della massima cordialità, rispetto reciproco, pur sapendo benissimo di essere su posizioni diametralmente opposte.
Il mandato del Presidente se lo si vede dal punto di vista del rapporto personale e dirigenziale è positivo. Ovviamente ritengo che alcune delle posizioni del Presidente Ara siano molto dipendenti dalle indicazioni date dall’alto: questo non significa sudditanza, ma allineamento di partito. Infatti le battaglie erano più rivolte al Palazzo che al Quartiere, tenendo conto che questa amministrazione centrale il più delle volte non rispondeva alle interpellanze o alle richieste di chiarimenti dei singoli consiglieri. Come si evince i problemi trascurati da questa amministrazione in questi cinque anni sono molteplici ma sicuramente i piu’ evidenti e sentiti dai cittadini sono: DEGRADO-DELINQUENZA-IMPUNITA’ DI CHI DELINQUE-WELFARE- PROSTITUZIONE E SPACCIO