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Merola, bilancio di fine mandato: "Bologna è la prima a uscire dalla crisi"

Merola: "In questi 5 anni abbiamo sbloccato situazioni ferme da decenni e questa primavera dopo 20 anni i bolognesi andranno a votare per il secondo mandato di un sindaco"

Fra qualche giorno Virginio Merola darà ufficialmente il via alla campagna elettorale per le prossime amministrative e oggi, circondato da tutti i suoi assessori, ha presentato il bilancio di fine mandato: "E' da 20 anni che a Bologna non si vota per il secondo mandato di un sindaco, quest'anno accadrà e non confonderemo il piano istituzionale e amministrativo con quello elettorale - l'esordio del sindaco davani alla platea della Sala Tassinari a Palazzo d'Accursio - abbiamo chiuso i conti con il passato e abbiamo 'rinnovato' la città, la città che per prima sta uscendo dalla crisi, come confermano i numeri dell'occupazione e del turismo. In 5 anni abbiamo sbloccato tante questioni ferme da decenni".    

A seguire un lungo elenco di obiettivi raggiunti e di numeri positivi: fra le cose di cui andare orgogliosi ci sono i T-Days, i 600 nuovi esercizi commerciali aperti in centro fra i quartieri Santo Stefano e San Vitale, i 20 mila metri quadri di muri ridipinti da una maxi-squadra di 300 volontari, un notevole aumento del turismo (i turisti nel 2010 erano 1.899.709, nel 2014 2.180.982) anche grazie ai nuovi scali dell'aeroporto Marconi: "Bologna non ha reagito alla crisi economica chiudendosi in se stessa. La Bologna città aperta è un concetto che funziona e da oggi tutti i cittadini potranno scaricare dal sito del Comune il rendiconto di questi 5 anni con numeri e dati settore per settore, dalla sicurezza alla casa, dal sociale alla mobilità". 

Squadra che vince non si cambia. Ma Merola dichiara di non voler entrare ancora nel "toto-assessori" e quindi non si sbilancia sulla giunta del secondo mandato, mentre è prontissimo per scendere in campo, stare fra la gente e visitare personalmente i quartieri: "I nostri primi alleati siete stati voi cittadini. Avete lavorato con noi per il bene comune dimostrandovi una cittadinanza attiva. Nonostante le mitologie urbane ('le case le danno prima agli stranieri') Bologna è e sarà una città solidale, capace di affrontare le sfide a viso scoperto, senza rancori, paure, risentimenti".  

2011, UNA PARTENZA IN PIENA CRISI ECONOMICA. Come spiega il documento firmato dal Comune: nel 2010 il Comune di Bologna riceveva 149 milioni di fondi statali, nel 2011 (anno di insediamento della giunta) questi fondi sono scesi a circa 125 milioni e nel 2012 sono precipitati a 54 milioni. Dal 2013 non solo le risorse statali si sono azzerate, ma è stato istituito un Fondo di Solidarietà a cui il Comune contribuisce con più risorse di quante ne riceve. Uno scambio non proprio alla pari. In pratica, in questi ultimi anni, i cittadini e le imprese bolognesi non solo hanno totalmente finanziato i servizi offerti sul territorio, ma con le loro imposte hanno fornito risorse per circa 30 milioni all’anno a favore di altri territori".

"Dall’insediamento della Giunta, e con molto anticipo rispetto ad altri enti o ai vincoli posti da norme statali, abbiamo ridotto al minimo le consulenze, eliminato auto blu e ogni altra forma di spesa che fosse comprimibile, come utenze telefoniche, cancelleria, stampa, fitti passivi. Si sono significativamente ridotte le spese di personale (525 dipendenti in meno a tempo indeterminato in cinque anni e quasi 19 milioni di spesa in meno tra il 2010 e il 2015), e quelle per il servizio del debito, non solo per la riduzione dello stock di debito, ma anche per le condizioni favorevoli di indebitamento ottenute grazie alla solidità e credibilità dei nostri conti".

SERVIZI SOCIALI. 400 famiglie hanno usufruito della Social Card dedicata al sostegno delle famiglie con figli minori che sono in condizione di estrema povertà economica e sociale. Inoltre Comune e soggetti economici hanno aumentato il numero dei punti vendita dove utilizzare la Family Card destinata a 900 famiglie per l’acquisto di beni alimentari, per la prima infanzia e per attività sportive e ricreative. Dal 2010, è attivo il primo servizio metropolitano h24 per le persone in difficoltà chiamato “Pronto Intervento Sociale” (Pris) a tutela delle persone più fragili. Il servizio fornisce supporto alle Forze dell’ordine, agli ospedali, agli amministratori o ai servizi territoriali nel momento in cui devono affrontare una situazione di emergenza. Gli interventi Pris nel 2015 sono stati 1.718 e 1.089 le persone prese in carico. Dal 2012 è operativo il “Servizio a Bassa Soglia”, per le persone che, in condizione di vulnerabilità sociale e sanitaria, sono senza fissa dimora a Bologna. Nel corso dell’anno vengono prese in carico circa 600 persone. A ciò si è aggiunto un nuovo Help Center con sede in Stazione Centrale, aperto di pomeriggio tutti i giorni dell’anno: un servizio di prossimità dedicato alle persone senza dimora transitanti in stazione, senza vincoli di residenza e non necessariamente stanziali sul territorio di Bologna. Nel periodo invernale è attivo il Piano freddo che offre posti letto notturni. É prevista l’accoglienza anche nelle ore diurne all’interno delle strutture notturne, limitatamente ai periodi di neve e freddo intensissimo. Oltre ai posti letto, sono previsti altri servizi offerti prevalentemente dal volontariato: distribuzione di coperte, sacchi a pelo, bevande calde e generi di conforto a cui si aggiunge la somministrazione di pasti presso le strutture. Nell’inverno 2014/2015 sono passate più di 500 persone. Almeno 600 sono previste per il periodo in corso. 

SICUREZZA E LEGALITA'. Le attività inerenti la sicurezza sono coordinate dal “Tavolo per la sicurezza e l’ordine pubblico” coordinato dal Prefetto, a cui partecipa anche il Comune di Bologna e che analizza e propone soluzioni per le situazioni problematiche che si riscontrano in città. Tra le attività più significative messe in campo dal Tavolo ricordiamo il progetto sulla Bolognina, con speciali controlli del territorio per prevenire furti e e contrastare l’attività di spaccio; la gestione di manifestazioni pubbliche di grande impatto sulla città e gli interventi urgenti su particolari situazioni problematiche. Per rispondere in tempi brevi alle esigenze di messa in sicurezza del territorio l’Amministrazione ha creato una speciale “Task force antidegrado”, intersettoriale, che settimanalmente analizza situazioni di criticità in città e interviene per riportare ordine. In sei mesi di lavoro sono stati eseguiti oltre 50 interventi, principalmente sgomberi di baracche e tendopoli e bonifica di aree verdi pubbliche. Il Comune di Bologna ha già assunto 50 nuovi agenti di Polizia municipale e altri 25 saranno assunti, ha creato uno speciale nucleo ”Città storica” composto da 40 agenti che si occupano in particolare di lotta all’abusivismo commerciale e vivibilità nel centro cittadino. Il Corpo di Polizia municipale è stato inoltre riorganizzato per rispondere alle nuove esigenze di sicurezza della città. L’obiettivo, raggiunto, era ottenere una maggiore flessibilità nei turni e più agenti in servizio di notte, dedicati al controllo del territorio anche in relazione alle ordinanze sugli orari dei locali e anti alcol che interessano alcune zone della città.

MOBILITA'. Un altro fiore all'occhiello della Giunta Merola sarebbe stato tutto il progetto legato alla mobilità: dal trasporto pubblico alla pedonalità: nell’intera città sono aumentate la pedonalità, la sicurezza stradale e l’accessibilità. I T-days sono entrati definitivamente nei ritmi di vita della città: ogni week-end il centro storico, ora anche completamente riqualificato e servito da navette elettriche, si trasforma in un’isola pedonale di 20.000 mq, che migliaia di bolognesi e turisti si godono per passeggiare, fare acquisti e visitare i luoghi culturali. In tutti i quartieri abbiamo creato nuove zone 30 km/h nelle aree residenziali, abbattuto decine di barriere architettoniche, messo in sicurezza i percorsi e gli attraversamenti pedonali intorno a scuole, parchi e mercati, costruito banchine per la salita sugli autobus a misura di anziani e disabili. Infine, un dato importante: gli incidenti stradali sono diminuiti del 15% con una significativa riduzione dei morti e dei feriti.

A Bologna il trasporto sarebbe diventato giorno dopo giorno "più ecologico, rapido e intermodale". In tutto, 236 milioni di euro di fondi statali ex metrò sono stati salvati e reinvestiti in un sistema europeo di trasporti su ferro e gomma: stiamo completando il servizio ferroviario metropolitano con 6 stazioni cittadine e 20 treni in più per i pendolari, è partito l’ampliamento della rete filoviaria che raggiungerà i 125 km, saranno riqualificati 40 km di strade e piazze nelle periferie e acquistati 55 nuovi mezzi a zero emissioni per le linee principali. Presto entreranno in circolazione i nuovi filobus Crealis, ecologici e sicuri, grazie alla scelta radicale di sciogliere il contratto Civis. Abbiamo incentivato i cittadini abituati a muoversi in bus, tenendo bloccati i prezzi degli abbonamenti, mentre è stato colpito chi non paga il biglietto, con un raddoppio dei controlli.

TUTTI I NUMERI:

1. IMPRESE

Imprese attive comune di Bologna

2010: 32.637
2014: 32.485

Imprese attive area metropolitana di Bologna*

2010: 55.218
2014: 53.298
*escluso capoluogo

Export area metropolitana di Bologna

2010: 9.379 milioni di euro
2014: 12.033 milioni di euro

2. LAVORO

Tasso di disoccupazione area metropolitana di Bologna

2010: 4,9%
2014: 7%

Tasso di disoccupazione 25-34 anni area metropolitana di Bologna

2010: 7,1%
2014: 8,5%

3. TURISMO

Turisti a Bologna città

2010: 1.896.709 presenze
2014: 2.180.982 presenze
Passeggeri Aeroporto di Bologna

2008: 4.225.446
2014: 6.889.742

4. INVESTIMENTI

Investimenti pubblici e privati attivati 2013-2016 1.602 milioni di euro

5. SCUOLA

Posti scuole d’infanzia

2010: 6.600
2015: 7.250
+650 posti con azzeramento della lista d’attesa
Copertura nidi 2015

Bologna: 34%
Emilia-Romagna: 32%
Italia: 12%

6. SERVIZI SOCIALI

Utenti servizi sociali e socio-sanitari

2010: 18.527
2014: 18.330
Utenti servizi per minori e famiglie

2010: 5.099
2014: 6.783
Utenti servizi per adulti

2010: 2.170
2014: 2.588

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