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Elezioni Bologna 2021

Elezioni 2021, Bugani (M5S): "Sostengo Lepore perché sostengo chi crede nel Laboratorio Bologna"

L'INTERVISTA Il capogruppo del M5S a Palazzo d'Accursio: "Il percorso era abbastanza chiaro finché Renzi non ha fatto la cosa che sa fare meglio e cioè demolire. E adesso il rischio che si parli molto di persone e poco di temi mi sembra molto alto"

Massimo Bugani, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Comune, si è seduto al tavolo della coalizione di centrosinistra in vista delle prossime elezioni comunali: "A livello locale abbiamo sempre espresso posizioni chiare, di pungolo alla maggioranza". Ma quali sono le prospettive, quali le alleanze possibili per le amministrative d'autunno? Quali i candidati e i contenuti che potrebbero sostenere i grillini in queso momento delicato? 

Il M5S che periodo sta attraversando a livello nazionale? Quali le certezze che può garantire sul piano locale? "Il M5S sta attraversando un momento molto complesso a livello nazionale semplicemente perché per tre anni ha continuamente rinviato le decisioni sul proprio futuro e sui nuovi obiettivi da raggiungere. Ora credo che non si possano più rimandare delle scelte nette in grado di ridare identità e prospettive al movimento. A livello locale abbiamo sempre espresso posizioni chiare, di pungolo e di proposta alla maggioranza. Dopo 10 anni abbiamo acquisito molta esperienza e credo che questo decennio sia servito a migliorare noi, ma anche le forze al governo della città.

"Bolognesi stremati da pandemia a crisi economica: serve un progetto serio in grado di unire e dare risposte"

Bologna verso le comunali con uno scenario al momento un po' confuso. Sono elezioni che favoriranno i contenuti o i candidati a suo parere? Nell'uno o nell'altro caso quali potrebbero essere i punti di forza per convincere gli elettori? "In realtà a mio avviso il percorso era abbastanza chiaro e lineare, finché Matteo Renzi non ha fatto la cosa che sa fare meglio e cioè demolire e dividere. Con la sua decisione di calare dall'alto del suo ruolo e dal basso del suo 1,5% una nuova candidata a sindaco di Bologna ha messo nuovamente in difficoltà le forze politiche che avevano sostenuto il governo giallorosso.
Ora il rischio che si parli molto di persone e poco di temi mi sembra molto alto.
Gli elettori, ovvero i cittadini bolognesi, sono stremati dalla pandemia e dalla crisi economica. Serve un progetto serio e forte in grado di unire e di dare risposte alle persone più in difficoltà altrimenti esploderà la tensione sociale e la destra avrà gioco facile a soffiare sul fuoco".

Il tema ambientalista sarà secondo lei realmente al centro della politica e una presa sulle giovani generazioni? A che punto siamo in questo senso e dove vogliamo arrivare? Sulle infrastrutture la sua posizione è sempre stata chiara: un buon compromesso sul passante potrebbe esserci? E del tram che pensa? "È importantissima la transizione ecologica, ma bisogna urgentemente preoccuparsi della transizione umana e della coesione sociale per evitare una transizione rabbiosa.
La ricchezza va distribuita.
Il primo compito della politica di oggi è questo, in tutto il mondo: ridare valore e dignità al lavoro, ridurre la forbice fra ricchi e poveri. Senza questi due elementi parlare di ambientalismo è un esercizio di stile perché continueranno ad esserci pochi potenti a decidere di inquinare ovunque pur di ottenere profitti.
Il passante di Bologna è un investimento miliardario che favorirà solo lo smog e l'utilizzo dell'auto privata. Bisogna investire per far muovere meno le persone grazie alle reti informatiche e per far muovere su mezzi pubblici efficienti chi è costretto a spostarsi fisicamente. Sfm, tram, car sharing, bike sharing, smart working, sono le soluzioni che proponiamo da 10 anni".

Se dovesse stampare oggi il volantino per la campagna elettorale quali sarebbero i suoi slogan per la Bologna dei prossimi 5 anni? "Le parole fondamentali sono solidarietà, umanità, equità, cultura innovazione, ambiente, antimafia, condivisione, partecipazione, trasparenza. Con queste parole gli slogan vengono da sé ma poi non valgono nulla se non ci si emoziona nel pronunciarle, se non le si sentono nel cuore".

Il M5S è un movimento "dal basso". Cosa potrebbe aver insegnato alla politica la vostra esperienza? "Siamo stati per molti anni un siero benefico e abbiamo portato un'onda di popolo dentro ai palazzi costringendo tutti a parlare di tematiche che nessuna forza politica aveva voglia di affrontare. Ma c'è molto da imparare anche dalle nostre difficoltà e da alcuni nostri fallimenti, ad esempio io credo che sia fondamentale definire un perimetro culturale in cui le persone possano riconoscersi e entusiasmarsi, altrimenti nel tentativo di piacere a tutti finisci per non piacere a nessuno".

Ipotizzando una squadra con cui lavorare fra candidati d'oggi, di ieri e colleghi: chi vorrebbe al suo fianco? "Ho conosciuto tante persone eccellenti dentro al M5S con cui ho condiviso un percorso lungo ormai 15 anni, ma anche nella attuale maggioranza ci sono persone di grande valore. Farei un torto a qualcuno facendo dei nomi, mi limito a dire che mi sono sempre trovato a mio agio con le persone vere,  quelle che ho visto anche soffrire e che non nascondevano il dolore". 

Ha dichiarato che se Isabella Conti dovesse vincere le primarie lei non farebbe più parte della coalizione, quindi sostiene Matteo Lepore? "Io sostengo Lepore perché sostengo chi crede nel 'Laboratorio Bologna', ovvero nella possibilità di costruire qualcosa di serio e credibile con le forze di governo del Conte2 che Renzi ha distrutto per frustrazione e vanità. Con il segretario PD Tosiani, con Elly Schlein e con gli amici di coalizione civica c'è un percorso che parte da lontano e che a mio avviso non va gettato alle ortiche". 

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