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Elezioni Bologna 2021

I Verdi hanno votato: restano nella coalizione. Aperta una trattativa con Isabella Conti

Il voto dopo un confronto diretto con i candidati Lepore e Conti. E' la consigliera regionale Silvia Zamboni a spiegare come è andata: "Stiamo dentro e lo facciamo in base a un accordo programmatico"

Europa Verde ha deciso che starà dentro la coalizione di centrosinistra: lo ha fatto con un voto democratico dopo aver organizzato e ospitato un confronto diretto fra i due candidati Isabella Conti e Matteo Lepore focalizzato su temi non solo ambientali, ma inevitabilmente legati a un futuro sostenibile. Quello che è stato deciso lo racconta Silvia Zamboni, consigliera in Regione Emilia-Romagna: "E' passata per prima la mozione che i Verdi non si presentano fuori dalla coalizione di centrosinistra, ovviamente sulla base di un accordo programmatico. Poi con una seconda votazione l'assemblea ha dato inoltre indicazione di aprire la trattativa con Isabella Conti per sostenerla alle primarie sulla base dei nostri punti programmatici". 

Confronto all'americana Lepore/Conti sui temi green 

Al centro c'è il passante: "Necessario rinviare la conferenza dei servizi a dopo le elezioni"

Il passante autostradale è senza dubbio al centro del dibattito politico di Europa Verde, così come emerso nel confronto con i due candidati alle primarie del prossimo 20 giugno: "Su un argomento così delicato e controverso è necessario rinviare la Conferenza dei servizi a dopo le elezioni, affinché la prossima amministrazione non si trovi di fronte al fatto compiuto e sia permessa ai cittadini una scelta democratica" fanno sapere i Verdi, che insistono per utilizzare il tempo per effettuare l'indagine epidemiologica richiesta dai residenti e lavorare al completamento del Servizio ferroviario metropolitano!

"In una delle aree più inquinate d'Europa si punta tutto sul passante, in totale contraddizione con il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, che prevede la riduzione di 440.000 spostamenti su gomma in area metropolitana per arrivare all'obbiettivo di -40% di gas serra entro il 2030 - l'analisi di Europa Verde - Non si punta invece sul SFM. Pochi giorni fa l'Assessore ai Trasporti Corsini ha risposto ad un'interrogazione di Silvia Zamboni confermando che, dopo 30 anni di attesa, non ci sono i 500 milioni necessari per completarlo, mentre sono aumentati a 2 miliardi i fondi per dare una 'mano di verde' al passante.  Se avessimo dato priorità al SFM oggi avremmo un'infrastruttura in grado di servire l'intero bacino della città metropolitana fino all'Appennino, collegando Bologna a Modena, Ferrara, Crevalcore e Portomaggiore. Quanto traffico, inquinamento e forse morti premature ci saremmo risparmiati in 30 anni?
 

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