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Giovedì, 18 Aprile 2024
Elezioni Bologna 2021

Elezioni, Palumbo (Sinistra Unita) in visita al Porto Saragozza: "Palazzoni al posto dei centri sociali"

Una "passeggiata" con la candidata sindaco Palumbo, che racconta e critica una situazione da migliorare: "Questa zona è stata danneggiata dall’amministrazione Lepore/Merola"

Una conferenza stampa sui generis quella organizzata ieri pomeriggio da Dora Palumbo, consigliera comunale e candidata sindaca di Sinistra Unita per Bologna. Non fra le quattro mura di una sede elettorale, non in una piazza, bensì passeggiando per il quartiere Borgo-Reno: “Abbiamo scelto di incontrarci qui per segnalare il modo in cui una zona non certo di estrema periferia sia stata danneggiata dall’amministrazione Lepore/Merola: scuole comunali tagliate e al di sotto delle necessità, finanziamenti alle scuole private, assenza di spazi pubblici per la socialità e speculazione edilizia. In definitiva l’esito della totale assenza di una programmazione della città al servizio dei cittadini e delle cittadine, ma solo del profitto”.

Dora Palumbo (Sinistra Unita) in giro per il Porto-Reno - VIDEOINTERVISTA

La prima tappa della passeggiata è stata la scuola materna/nido comunale Marzabotto: “La chiusero nel 2015 per “lavori urgentissimi” – ha ricordato davanti alla scuola abbandonata Michele Terra, capolista al quartiere Porto e candidato al Comune per Sinistra Unita - promettendo la riapertura prima in 6 mesi poi in due anni. I lavori non sono mai iniziati, i bimbi sono stati inizialmente trasferiti in una struttura lontana (di proprietà privata), e poi le iscrizioni sono state deviate su altre scuole. Dopo sei anni, la struttura è abbandonata, e invece della ristrutturazione pare verrà venduta".

Lepore e i fondi per la scuola: "Sembra abbia vinto la lotteria"

E sul tema degli investimenti nella scuola pubblica: “Ora il candidato sindaco del PD Matteo Lepore, che sembra dimenticarsi del suo ruolo in giunta negli anni passati, rilascia dichiarazioni alla stampa in cui sembra aver vinto la lotteria, promettendo nuovi finanziamenti e l’apertura di nuove scuole. Da 50 a 100 milioni per le scuole: prima le chiudono e poi in campagna elettorale ne annunciano di nuove. Di certo maggiori investimenti nella scuola pubblica (ma anche un cambio di rotta rispetto ai finanziamenti alle scuole private) sono una necessità. Ma sarebbe importante superare questa rincorsa al cemento, e partire da una edilizia di riqualificazione e riapertura dei tanti spazi ed edifici abbandonati di proprietà del Comune”.

Un mega-condominio al posto del centro sociale "La casa del Popolo 20 Pietre"

Un tema, quello degli spazi abbandonati e dismessi che popolano la città di Bologna, che ritorna anche nella seconda tappa della passeggiata, all’angolo tra Via Marzabotto e Via Emilia Ponente, davanti alle macerie dell'ex casa del Popolo 20 Pietre.  Il percorso della conferenza stampa si struttura su poche centinaia di metri, con lo scopo di incontrare alcuni luoghi paradigmatici dei problemi della città di Bologna: chiusura dei servizi sociali e scolastici, speculazioni edilizie, ambiente e inquinamento, abbandono di intere aree, chiusura e assenza degli spazi di socialità. “La casa del Popolo 20 Pietre – ricorda Palumbo - era divenuto un punto importante di aggregazione per il quartiere. Ora al suo posto sorgerà un nuovo mega-condominio. A 200 metri di distanza troviamo l'ex stabilimento Sabiem, a 13 anni dalla chiusura della fonderia, questa enorme aerea rimane in gran parte ancora inutilizzata con ancora intere strutture in abbandono. Temiamo che anche qui si prepari l'ennesima operazione di edilizia di lusso e commerciale”.

La passeggiata organizzata da Sinistra Unita si è poi conclusa davanti all’Ex Cierrebi, un altro spazio chiuso da anni la cui riapertura continua ad essere rimandata. “Tutta l'area tra i quartieri Porto e Santa Viola – ha concluso Marco Fincardi, candidato al Comune e nelle lista per il quartiere Santo Stefano - ha buone possibilità e risorse per riqualificarsi e per non appiattirsi come un'anonima periferia. Tuttavia, se gli abitanti non riescono a far valere il proprio ruolo civile, la speculazione selvaggia si impossessa degli spazi pubblici e li colonizza ai propri interessi, facendo sparire ogni vero luogo d'incontro. Se invece qualcuno fa alzar la voce alla gente, ciò non avviene”.

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