Elezioni comunali, lettera a sindaci e assessori: "No ai seggi nelle scuole"
Interromperebbero "ulteriormente l'attività didattica, proprio all'inizio del nuovo anno scolastico"
In vista del voto amministrativo in 47 Comuni emiliano-romagnoli, Bologna compresa, oggi sindaci e assessori all'Istruzione delle amministrazioni toccate dalla prossima tornata elettorale hanno ricevuto una lettera a firma congiunta di Comitato scuola e costituzione di Bologna, Cinnica (Libera consulta per una città amica dell'infanzia), Cisl scuola Emilia-Romagna, Flc-Cgil di Bologna ed Emilia-Romagna, Gilda e Rete nazionale scuola in presenza.
Si chiede di trovare sedi alternative agli istituti scolastici, per dislocare i seggi. Questo perchè le amministrative di ottobre interromperebbero "ulteriormente l'attività didattica, proprio all'inizio del nuovo anno scolastico", si legge nella lettera, aggravando quindi la situazione creata dal Covid. "In questo anno difficile - prosegue l'appello ai sindaci - solo il grande sforzo del personale scolastico ha permesso di mantenere un collegamento tra scuola e studenti. Tuttavia, siamo consapevoli che quanto fatto non è stato sufficiente a sopperire alla grave perdita".
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Le associazioni chiedono quindi che non venga sottratto altro tempo alla didattica in presenza: "Già nel 2020 - continua la lettera - furono numerosi i Comuni che individuarono luoghi alternativi alle scuole per l'insediamento dei seggi", possibilità recentemente ribadita anche dal Decreto sostegni 1, che stanzia due milioni di euro per i Comuni che intendono spostare i seggi dalle scuole, per le amministrative del 2021. Anche in forza di questa possibilità di finanziamento, "vogliamo riprendere- si legge nella lettera- una discussione sul tema di esercitare il diritto di voto al di fuori degli ambienti scolastici". (dire)