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Elezioni Bologna 2021

Primarie, intervista a Clancy: "Lepore sa di aver vinto perché (insieme a noi) ha proposto una svolta concreta a sinistra"

“Prima e dopo la parentesi del governo giallo-verde abbiamo lavorato benissimo con il M5S. So che è lo stesso per Taruffi e Piccinini in Regione. Servirà anche a produrre la giusta discontinuità dall'amministrazione uscente su temi fondamentali"

The day after. In realtà di giorni ne sono passati due da quelle primarie che hanno eletto Matteo Lepore candidato sindaco per il centrosinistra bolognese. Pare che questa vittoria non sia stata una grande sorpresa, anche se l'entrata in campo di Isabella Conti ha certamente dato una scossa alla partita. Oltre ai due competitor ci sono però altri protagonisti: una è certamente Emily Clancy (ago della bilancia?).

Lo aveva detto subito, la leader di Coalizione Civica, che il Partito Democratico si sarebbe dovuto spostare più a sinistra ed è forse così che la Bologna "democratica" è diventata anche "progressista" a detta dello stesso Lepore (in tutte le dichiarazioni pre e post voto). Cosa è successo? Perchè è successo? Cosa è stato determinante e come si lavorerà da qui a ottobre? Clancy prende fiato e risponde a tutte le domande profilando ben bene un futuro già dietro l'angolo. E non lascia indietro niente (e non solo nessuno): neppure un pizzico di ironia.  

"Emily Clancy è stata indispensabile" ha dichiarato Matteo Lepore dopo aver vinto le primarie di Bologna. Cosa pensa onestamente di questa dichiarazione? Quanto ha contato Coalizione Civica in queste primarie? Quali gli argomenti e gli equilibri con il PD determinanti per convincere anche il vostro elettorato?

"Matteo Lepore sa di aver vinto perché, insieme a noi, ha proposto una svolta concreta a sinistra. Diversi scrutatori ci hanno segnalato di aver visto molti nostri sostenitori al voto, noi abbiamo avuto un forte ritorno della nostra comunità di iscritti che si è attivata per coinvolgere a sua volta altre persone: credo sia innegabile che Coalizione Civica sia stata determinante per queste primarie e lo sarà ancora di più per i prossimi 5 anni. Abbiamo dimostrato che la sinistra è concreta: prima di noi i Prati di Caprara non erano nemmeno nel dibattito pubblico nonostante il grande lavoro fatto dal comitato cittadino". 

Il risultato portato a casa lo ha mai dato per scontato? Ci sono stati dei momenti in cui ha pensato che Isabella Conti avrebbe potuto avere la meglio? Contando su quale tipo di elettore? Pensa che il vincitore delle primarie sarà il prossimo sindaco di Bologna? Quale peso secondo lei potrebbe avere questo risultato sul nazionale?

"Conti ha fatto la sua battaglia con coraggio, ma non ho mai creduto che potesse vincere, è partita molto tardi e a tratti sembrava non conoscere bene la città, focalizzandosi principalmente sugli scontenti dall'amministrazione, a destra e sinistra, senza proporre un disegno univoco. Aspetto con trepidazione e curiosità il nome degli altri candidati alle elezioni, sono mesi che il centro destra e la destra tentennano cambiando idea e sparando nomi su nomi. Sono convinta che Bologna possa tornare a essere una città all'avanguardia e importante anche a livello nazionale, ma solo se guarda convintamente a sinistra".

Domenica ha testimoniato con un video l'afflusso ai seggi. Si aspettava una partecipazione come quella che abbiamo registrato?

"Sì, sinceramente sì. Come disse Renzo Imbeni, un grande sindaco di questa città, nel suo ultimo discorso in consiglio: A Bologna l’azione di governo non è mai isolata, non si svolge mai nel chiuso di uno o più palazzi ma è il risultato di una relazione permanente fra chi governa e chi è governato”.

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Secondo lei quest'ultima campagna elettorale propedeutica al voto delle amministrative ha reso il PD bolognese realmente più progressista?

"Lepore stesso ha indicato le regionali del 2014 e le amministrative del 2016 come stagioni in cui il Pd ha sbagliato a guardare al centro ed è stato punito alle urne per questo. Non credo che tutto il Pd, bolognese o meno, stia diventando davvero un po’ più progressista. Direi piuttosto che le differenze che abbiamo  visto da vicino in questo partito che ha al suo interno molte correnti diverse sono ora visibili a tutti. Meglio scegliere una direzione univoca piuttosto che soffocare al suo interno idee diverse in una finta pacificazione che crea solo stalli".

Dal 20 giugno al voto di ottobre: come lavorerete in questo lasso di tempo? A cosa non potrà rinunciare Coalizione Civica nella fabbrica di programma? Lavorare con il supporto di Conti come ha detto Lepore: quale può essere il punto di incontro e il contributo della sindaca di San Lazzaro? Visto poi che in un'intervista lei ha dichiarato che Conti guarda quasi a destra?

"L’apertura all’elettorato potenziale di questa coalizione è la cosa giusta da fare, significa lavorare per convincere la maggior parte dei bolognesi della bontà del programma di Lepore e della coalizione. Il punto è ancorare il perimetro della coalizione a un programma chiaro. Conti ha cambiato idea e vuole sostenere le nostre 7 idee primarie? Ne saremo felici, avremmo fatto egemonia. Da qui a ottobre noi lavoreremo per aprire ancora di più Coalizione Civica alla società civile".

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Cosa pensa del supporto del M5S? Asse PD e grillini, dove il punto in comune? Potrebbe funzionare una coalizione così allargata?

"Non solo potrebbe funzionare ma funzionerà bene se il M5S sarà coerente con quanto affermato sinora da Max Bugani, in linea con la svolta impressa dalle primarie all’opzione politica che è risultata vincente. Se si terrà la barra dritta sulle questioni di merito non sarà un problema condurre insieme le nostre battaglie. Prima e dopo la parentesi del governo giallo-verde abbiamo lavorato benissimo con il M5S. So che è lo stesso per Taruffi e Piccinini in Regione. Servirà anche a produrre la giusta discontinuità dall'amministrazione uscente su temi fondamentali come la tutela dell'ambiente o il diritto all'abitare".

Fra le sue idee per la città anche quella del "sindaco della notte" per cercare di risolvere le annose problematiche della movida in zona universitaria. Oltre a questo tema a cosa darà la priorità nel dialogo con il PD in questa fase? Cosa pensa sia giusto promettere e su cosa invece occorre cautela?

Il Sindaco (o Sindaca) della notte è un mediatore di interessi ma anche una figura centrale e dotata di precisi poteri in molte città europee e non solo. Bologna ha bisogno di una amministrazione che contempli i bisogni dei e delle residenti e le giuste esigenze di chi vuole assistere ad eventi, far vivere le piazze e le strade anche oltre gli orari d’ufficio. Bisogna uscire dalla logica in cui i cittadini ed i residenti sono dei semplici consumatori. In città è molto sentito il problema della sicurezza, ma ha a che fare piuttosto con la cura del disagio sociale e con la percezione che si ha. Non a caso il questore Bernabei ha rivelato solo la scorsa settimana che a Bologna i crimini sono in calo, mentre non lo è, come ci si aspetterebbe, la percezione di insicurezza. Serve una presa in carico sociale dei problemi, dalla tossicodipendenza alle fragilità economiche, alla salute mentale".

Se dovesse vincere Lepore, chi pensa dovrebbe/potrebbe essere il suo vice? 

"E’ davvero molto presto per parlare dei ruoli di giunta. Abbiamo appena scelto il candidato sindaco e non sono neanche state formate le liste ancora. Ora bisogna pensare a vincere le elezioni con un programma davvero progressista e di sinistra, che porti Bologna in un futuro ecologicamente e socialmente migliore. Le discussioni sulla giunta verranno poi. Al momento l’unica certezza che ho, per quanto riguarda me, è che mi ricandiderò come consigliera con Coalizione civica".

Domanda leggera: fisicamente lei ed Elly Schlein vi somigliate. A qualcuno è capitato di confondervi nelle ultime apparizioni tv e forse anche le ipsilon dei vostri nomi creano un'assonanza. Due donne certamente decise e grintose che hanno convinto e danno fiducia. Politicamente cosa avete in comune?

"Certamente le y, i capelli castani e il naso grande (ride). Rispondendo seriamente... Elly è sicuramente più avanti nel suo percorso politico, il suo primo ruolo è stato di Europarlamentare per il Partito Democratico, il secondo Vice Presidente della Regione. Io ho iniziato a fare politica istituzionale solo cinque anni fa in una lista municipalista, come consigliera d'opposizione. E' proprio in Coalizione Civica, di cui Elly è stata fondatrice dopo essere uscita dal Pd, che si sono intrecciati i nostri percorsi e da allora ci siamo ritrovate accanto in tantissime battaglie. Entrambe crediamo sia giunto il momento di imprimere una svolta ambientalista e di sinistra alla città, che il tempo è maturo per un cambiamento. Entrambe crediamo in una politica femminista e nella intersezionalità delle lotte".

"Una donna straordinaria, giovane, combattiva e determinata. Insieme a lei c’è una forza civica e politica potente, mai subalterna, animata da centinaia di persone che sanno come dare senso alla partecipazione e alla democrazia, che fanno le battaglie giuste perché conoscono i problemi della vita reale, che non hanno paura di battersi con radicalità per un cambiamento necessario perché hanno idee avanzate e innovative" - Nicola Fratoianni 

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