Comunali, Battistini: "Bologna Ci Piace vera novità, la Coalizione 'fucsia' non ha colpito la città" - VIDEO
Il civico Fabio Battistini commenta il voto insieme al collega di Consiglio comunale Gian Marco De Biase
"Chissà che il laboratorio Bologna non nasca dall'altra parte...". Fabio Battistini non solo si propone come federatore dello sconfitto centrodestra bolognese, che complessivamente fa i conti in questi giorni col suo peggior risultato negli ultimi anni. Ma prova anche ad allargare l'orizzonte ad altre città e addirittura su scala nazionale. A partire da un dato: Matteo Lepore ha vinto, ma il suo patto con la sinistra e soprattutto col Movimento 5 stelle non è apparso decisivo.
"La coalizione fucsia che è stata venduta come modello italiano pare di capire non abbia colpito la città. Metà della città - osserva Battistini - si è dimostrata indifferente a questo progetto, almeno il 15-20% addirittura contro". Dall'altra parte, invece, quello di 'Bologna ci piace', c'è un "segnale interessante". Una "piccola grande novità di una lista civica improvvisata all'ultimo che si ponesse come segno di discontinuità come unica cifra, con una persona indipendente non a palazzo.
"Abbiamo fatto più di un partito della coalizione (Forza Italia, ndr) e siamo riconosciuti come soggetti capaci di creare un'alternativa". L'idea del civico, che oggi insieme al collega di Consiglio comunale Gian Marco De Biase ha commentato il voto sotto le insegne di 'Bologna ci piace', è andare ora alla conquista di quel quasi 50% di astensione registrato in città. "C'è la traccia per lavorarci sopra - dice - 'Bologna ci piace', ma anche l'Italia ci piace. Un movimento nazionale? Mai dire mai".
Per il civico "c'è spazio, un laboratorio c'è anche da parte nostra. Io faccio da tramite per come posso, disponibile a lavorare su questa pista. Di qui ad un paio di settimane credo avremo le idee più chiare su quali saranno gli orizzonti". Sapendo, aggiunge poi, che "i contorni bolognesi ma anche nazionali saranno terremotati nei prossimi mesi". Il Pd, ad esempio "ha aperto tutte le porte al ciclone Conte, che però arriva svuotato. Cosa ne sarà del Pd? C'è un centrodestra che ha delle difficoltà, un movimento centrista che fa fatica a trovare un leader ma capisce che c'è lo spazio". (Agenzia Dire)