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Elezioni Bologna 2021

"Cara Bologna ti scrivo...": la lettera del candidato Federico Bacchiocchi alla città

Il candidato del Partito Comunista dei Lavoratori si mette a tavolino e accetta di rivolgersi direttamente a Bologna a quanche giorno dal voto

Una lettera alla città in previsione di doverla amministrare. Anche Federico Bacchiocchi, candodato per il Partito Comunista dei Lavoratori, ha accettato la nostra proposta di mettersi alla scrivania e scrivere direttamente alla nostra Bologna. 

"Cara Bologna,

uno dei motivi di ammirazione per me giovane studente che arrivava da un’altra regione, era la tua storia segnata da grandi momenti di avanzamento sociale e civile. Sei stata una delle prime giunte rosse già negli anni ’20 del 900, medaglia doro della resistenza e crogiuolo  di battaglie di emancipazione sociale e civile, di movimenti d'avanguardia nel campo politico, culturale artistico e scientifico negli anni sessanta e settanta. Ancora negli anni degli studi, ritrovai gli echi di queste grandi stagioni e mi fu possibile confrontarmi con esse e imparare da esse.

Oggi le amministrazioni che si sono susseguite, targate PD, un partito trasformista oggi architrave della governabilità capitalista,  ti stanno riducendo ad essere un città vetrina del capitalismo italiano, luccicante in superficie, come una cartolina da agenzia turistica, ma sempre più diseguale nel profondo, dove vengono nascoste migliaia di lavoratrici e lavoratori precari, il disagio degli studenti oppressi dalla speculazione edilizia, la dismissione e la privatizzazione dei servizi a partire da quelli necessari per il funzionamento della sanità pubblica e della scuola pubblica.

Questo non è un destino ineluttabile. Questo non può essere il destino di Bologna che può invece dare un segnale, non solo nel suo territorio, ma in tutt’Italia, segnando un momento di riscatto per la classe lavoratrice e le classi popolari, un vero baluardo all'arretramento spaventoso che hanno subito in questi decenni.

La destra vuole una Bologna da Truman Show, sterilizzata contro la popolazione lavoratrice e povera; il PD la vuole efficientemente prona alla speculazione del grande affarismo privato.

Io e il partito che mi sostiene, il Partito Comunista dei Lavoratori, vogliamo una Bologna umana, solidale, vivibile e aperta"

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