Elezioni comunali, toto-giunta. Il cerchio si stringe, ecco i papabili assessori di Lepore
Dai nomi più accreditati per un ingresso in giunta a quelli in odor di incarico metropolitano. Così il puzzle della squaadra di governo inizia a prendere forma
Dopo aver conquistato al primo turno l'elezione a sindaco di Bologna, Matteo Lepore si prepara ad incontrare le forze della coalizione di centrosinistra e all'ordine del giorno, ovviamente, c'è anche la composizione della Giunta e delle altre nomine che andranno a formare la sua squadra..
Non ci sarebbero dubbi ormai per la scelta di Emily Clancy (Coalizione civica) come vicesindaca, lo stesso neo eletto durante la sua prima conferenza stampa da sindaco ha anticipato che la sua vice sarà una donna. Su questo fronte le trattative sono più che altro spostate sulle deleghe, con Lepore non tanto disposto ad accogliere proprio tutte le richieste dell'ala sinistra dello schieramento.
In Giunta il 'toto-nomi' per il Pd si concentra anche Simone Borsari, Luisa Guidone e Daniele Ara, mentre risultano in calo le quotazioni di Cristina Ceretti e Roberta Toschi. Per la capolista dem Rita Monticelli, invece, si profila la presidenza del Consiglio comunale.
C'è poi la tassella Mattia Santori da allocare. La 'sardina' ha fatto incetta di voti alle urne, ma nonostante le oltre 2500 preferenze sembra complicata la situazione. Rumors parlano inftti di un ingresso in Giunta molto in dubbio e vengono fatte notare le dichiarazioni rilasciate dalla sardina dopo il voto: da un lato troppo dure nei confronti del Pd, dall'altro troppo esplicite nell'avanzare il proprio nome per la Giunta (sintomo, suggerisce qualcuno, di un certo nervosismo). Difficile però che, anche guardando al quadro nazionale, a Santori possa restare solo il ruolo di semplice consigliere.
Lepore sindaco, ora pensa alla giunta: "Sarà metropolitana, con una vicesindaca" | VIDEO
Argomento spinoso poi quello del Movimento 5 Stelle. Il leader grillino bolognese Max Bugani si è schierato con Lepore sin dalla priam ora, anche sollendao qualche malumore inetrno al suo stesso movimento, ma il risultato alle urne per i pentastellati è stato assai deludente . Bugani stesso ha dichiarato la sconfitta dicendo che si aspettava molto più del risicato 3.4% rimediato ai seggi. Sembra che solo le dinamiche nazionali tra Pd e M5s possano 'salvare' una collocazione in Giunta. Il nome sul tavolo è ovviamente quello di Bugani e per lui, se restasse fuori dalla rosa degli assessori, si aprirebbero due alternative: la presidenza del Consiglio (ma dovrebbe rinunciarvi il Pd, sempre nell'ambito di accordi romani) oppure una delega extra Giunta e si parla ad esempio del ruolo (già istituito da Virginio Merola) di consigliere di fiducia del sindaco per la legalità, tema molto caro ai grillini.
Poi c'è il nodo Isabella Conti, tra le fila della sua lista che in poco tempo è comunque riuscita ad aggiudicarsi un 8.3% , il nome più probabile per la Giunta è quello di Filippo Diaco, ma in realtà la sindaca di San Lazzaro potrebbe puntare su una soluzione diversa rispetto sia a lui che all'altra eletta, Caterina Manca.
C'è infine la lista di Lepore (che alle urne ha riscorro un 9.3% di preferenze), ma le prospettive sulla Giunta si sono ingarbugliate visti i risultati poco brillanti delle due candidate con più chances (Rosa Grimaldi e Teresa Lopilato). Tra le altre nomine Simona Lembi viaggia spedita verso un incarico in Città metropolitana e, soprattutto per un incarico extra Giunta, è tornato a circolare anche il nome di Cathy La Torre .