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Elezioni Bologna 2021

Comunali, ecco il patto Lepore-Conti. Dai nidi ai parchi: 5 punti per la città

Siglato stamane l'accordo in vista delle comunali. Niente asili nido gratis: "Mancano i fondi a Palazzo d'Accursio"

Un 'patto per la Bologna del futuro'. Così la lista 'Anche tu Conti' esprime pieno sostegno alla candidatura di Matteo Lepore, sulla base di specifiche proposte programmatiche tra cui: asili nido, boschi urbani, ostretiche di comunità. 

È l'accordo politico siglato oggi da Isabella Conti e Matteo Lepore in vista delle prossime comunali, guardando alla prossima consigliatura con l’impegno formale della realizzazione di cinque punti nel mandato 2021-2026.

Tra i punti, anche quello degli asili nido, cavallo di battaglia della sindaca di San Lazzaro; punto che però - come spiega in conferenza stampa - non può prevedere l'azzeramento delle rette dei nidi proposto alle primarie: nelle casse di Palazzo D'Accursio mancano fondi a sufficienza. Vediamo i cinque punti sottoscritti.

Asili nido

I Poli per l’Infanzia sono luoghi di apprendimento e formazione: è statisticamente provato che i bambini che frequentano il nido avranno meno probabilità di abbandonare gli studi durante l’adolescenza, raggiungeranno risultati migliori e più difficilmente svilupperanno comportamenti prevaricatori verso gli altri. 

Sulla base di queste premesse, l’Amministrazione Comunale di Bologna, lavorerà per azzerare le liste di attesa ponendosi come obiettivo anche il progressivo abbattimento delle rette.

Perché ciò si realizzi è fondamentale, in primo luogo, che ci siano posti sufficienti per tutti i bambini, che nessuno resti escluso. Questo obiettivo può essere raggiunto attraverso un duplice sforzo: da un lato, prevedendo un investimento pubblico di 50 milioni di euro in 5 anni per la realizzazione di nuove infrastrutture scolastiche – tra le quali 4 nuovi poli per l’infanzia (0-6 anni) – dall’altro, rafforzando l’attuale sistema formativo attraverso l’implementazione dei contributi alle famiglie per 12 milioni di euro, sostenendole nelle spese per i servizi educativi. 

Entrambi riconosciamo la necessità di arrivare progressivamente all’abbattimento delle rette dei nidi fino alla gratuità, riaffermando convintamente come gli asili nido siano, a tutti gli effetti, una vera agenzia educativa e rappresentino un antidoto all’angoscia generazionale che vede troppo spesso i giovani procrastinare la nascita di un figlio per ragioni lavorative o economiche. 

L’impegno condiviso al quale intendiamo dedicarci, oltre all’erogazione strutturale di nuove risorse per la riduzione delle rette, è rappresentato da una seria azione politica di sensibilizzazione e proposta, affinché, anche a livello nazionale, venga riconosciuta la rilevanza del nido come agenzia educativa, battendoci per l’erogazione di risorse centrali che consentano ai comuni di assicurarne la gratuità.

Attraverso queste misure, le Istituzioni riconoscono che i nidi non sono, banalmente, un luogo di accudimento ma centro di apprendimento e formazione. 

Non solo: attraverso questi investimenti, il Comune di Bologna dimostra di comprendere l’importanza di realizzare politiche innovative di welfare per le donne, perché è con loro che si vince la sfida del progresso sociale e dell’evoluzione umana: una società è tanto più evoluta quanto più le donne sono messe nella condizione di realizzarsi compiutamente.

L’accessibilità dei servizi per l’infanzia permette, inoltre, a famiglie con storie e condizioni socioeconomiche molto distanti, di incontrarsi per parlare del futuro dei propri figli: i nidi sono dunque uno strumento di lotta al pregiudizio e alle diseguaglianze, anticamera dell’ingiustizia sociale.

Per tale ragione l’Amministrazione Comunale si impegnerà per incentivare e sostenere l’accesso ai poli per l’infanzia, dei bambini rifugiati e migranti, accompagnando le famiglie in percorsi di inclusione, di lotta all’emarginazione, di dignità e futuro. 

Riscatto e Inclusione

La crisi pandemica e la crisi economica hanno esasperato disagio sociale ed emarginazione, hanno acuito solitudine e dipendenza da sostanze, hanno spinto ai margini chi viveva in condizioni di precarietà. Il recupero delle persone che dormono in strada diventa determinante: le Istituzioni devono rivendicare il valore dell’esistenza umana e della sua dignità, prendendosi attivamente cura di chi sta attraversando un periodo di difficoltà. Nell’ultimo anno sono drasticamente aumentate le persone che dormono in strada e vivono di espedienti, per questo occorre intervenire con urgenza rafforzando ed implementando la rete delle strutture per l’accoglienza di persone senza fissa dimora, pianificando la realizzazione di nuovi centri pubblici di inclusione che si adoperino per ospitare e accompagnare le persone fragili attraverso percorsi mirati di disintossicazione, di riscatto, di lavoro ed autonomia.

Spazio pubblico 

Partendo dalla cura delle persone, potremo contestualmente occuparci della cura della città, attraverso un piano di riqualificazione degli spazi pubblici, di pulizia, decoro e rivitalizzazione di luoghi abbandonati. Le città in cui viviamo ci raccontano chi siamo, per questo oggi dobbiamo avere il coraggio di osservare anche le cesure e le difficoltà che la città manifesta, per essere in grado di porre rimedi efficaci e di prenderci cura del disagio. L’installazione di un sistema efficace di videosorveglianza cittadina, l’implementazione dei punti luce attraverso un piano di efficientamento energetico, la riqualificazione dei parchi pubblici e delle aree verdi diverranno una voce di spesa fissa nel bilancio pluriennale, affinché il Comune di Bologna possa destinare risorse certe e continuative alla bellezza e alla qualità dello spazio pubblico.

Diritto alla Salute

La crisi Pandemica è stata determinante per riaffermare con forza la necessità di investire sulla medicina territoriale e sulla prossimità della cura. Per questa ragione l’Amministrazione di Bologna si adopererà per raggiungere, tra gli altri, due obiettivi concreti entro il 2023: 

Aprire un dialogo progettuale con l'Università di Bologna, AUSL e medici di base per rafforzare il domicilio come primo luogo di cura, anche tramite il contributo di specializzandi e tirocinanti e risorse appositamente dedicate dal PNRR per la telemedicina. Con particolare riferimento alle visite a domicilio per le persone impossibilitate a recarsi in ambulatorio ed anche  con l’obiettivo di disincentivare accessi impropri al Pronto Soccorso tramite il potenziamento dell’Assistenza domiciliare: una visita domiciliare risparmia grande angoscia per i pazienti, evita di sovraccaricare i pronto soccorso e fornisce una risposta rapida ai bisogni delle persone. 

Promuovere un accordo con l’Azienda Sanitaria per un potenziamento dei consultori e del Percorso Nascita anche grazie alla sperimentazione di Ostetriche di Comunità: la maternità è un’esperienza potente e complessa: il momento che segue la nascita rappresenta spesso l’inizio di una nuova vita anche per le donne che si trovano a gestire una nuova dimensione di se stesse. 

Le evidenze scientifiche dimostrano che il sostegno ricevuto in questa fase è fondamentale, non solo per le madri ma anche per fornire alle famiglie tutte le informazioni necessarie sui servizi sanitari, sociali ed educativi a disposizione. 

La visita a domicilio di un’ostetrica potrà essere determinante per intercettare esigenze specifiche, anche in un’ottica di prevenzione del disagio e consentirà di dare consigli e suggerimenti per l’accudimento e la cura del bambino.

Forestazione urbana, rigenerazione e decementificazione

La città di Bologna, nel cuore dell’Emilia Romagna, si trova in una posizione critica rispetto alla situazione ambientale e climatica. I recentissimi dati ISPRA segnalano la ripresa di un trend preoccupante sul consumo di suolo nell’area metropolitana Bolognese, le infrastrutture stradali sono spesso congestionate e la qualità dell’aria peggiora anche a fronte di una progressiva riduzione delle precipitazioni. Una città come Bologna deve diventare avanguardia sui temi ambientali, con scelte coraggiose e investimenti mirati. Per questa ragione, entro dicembre 2022, il Comune di Bologna approverà il Piano Comunale Ambientale e Resiliente che definirà, in particolare, i seguenti aspetti: 

Promozione di interventi di de-sealing (desigillazione dei suoli), concentrando risorse e progettazione sulla realizzazione di corridoi ed infrastrutture verdi per connettere parchi, scuole e boschi urbani. 

Pianificazione di una riqualificazione complessiva degli spazi verdi, pubblici e privati – ove ritenuti di particolare interesse ambientale, previo accordo con la proprietà- indicando aree per la creazione di piccoli boschi urbani, implementando e valutando specifiche tipologie di piantumazioni da effettuare sulla base dell’impatto ambientale delle essenze arboree anche in termini di assorbimento di CO2;

Indicazione di aree deputate all’agricoltura urbana e peri urbana; progettazione di interventi di rinaturalizzazione e valorizzazione del paesaggio, anche nel centro cittadino, trasformando cortili scolastici, giardini condominiali, vuoti urbani, in oasi verdi.

Attraverso la creazione di spazi verdi e forestazione urbana, non si provvede soltanto a migliorare la qualità dell’aria e a ridurre l’impatto del cambiamento climatico ma si effettua una vera e propria semina ideale e morale nella formazione di nuova consapevolezza collettiva ed in particolare, nella educazione delle nuove generazioni.

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