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Elezioni, Lombardo non si ricandida: "Altre priorità, spero di aver ripagato la fiducia di chi mi ha votato"

L'assessore uscente al Lavoro e alle Relazioni europee ed internazionali ha affidato ad un post il suo annuncio: "E’ stata un’esperienza preziosa e importante quella di consigliere comunale, vissuta con impegno e passione al servizio del bene comune dei cittadini di Bologna"

Marco Lombardo, l'assessore uscente al Lavoro e alle Relazioni europee ed internazionali, l'assessore della “Carta dei diritti fondamentali dei lavoratori digitali nel contesto urbano” (più semplicemente Carta di Bologna, quella dei riders) diventata legge ha annunciato che non si candiderà per il consiglio comunale. Lo ha fatto con un post su Facebook al quale per il momento non vuole aggiungere nulla: nessun bilancio di mandato, nessuna dichiarazione su quello che sarà il suo futuro. Il suo nome, insieme a quello di Alberto Aitini, era uscito come papabile aspirante sindaco, poi entrambi hanno appoggiato Isabella Conti nella sua corsa alle primarie. 

"Ho sempre considerato la politica un servizio da rendere, non una poltrona da occupare - ha scritto Lombardo - Non ho cambiato idea. Per questo ho scelto di non ricandidarmi in consiglio comunale. E’ stata un’esperienza preziosa e importante quella di consigliere comunale, vissuta con impegno e passione al servizio del bene comune dei cittadini di Bologna. In questo momento della mia vita sento di avere altre priorità; lascio a chi verrà dopo di me il compito di esercitare il potere di indirizzo e controllo del consiglio comunale. Un sentito e doveroso ringraziamento va a tutte le cittadine ed i cittadini che mi hanno eletto con il loro libero voto di 5 anni fa: spero di essere riuscito in questi anni a ripagare la vostra fiducia". 

Tantissimi i commenti e tantissimi i messaggi di stima. Fra questi anche quello di Mattia Santori, tra i fondatori delle Sardine e ora anche candidato nella lista del Partito Democratico, che oltre ad aver citato il grande impegno di Lombardo per far diventare Bologna una città più accessibile alla conferenza stampa di annuncio, ha scritto sotto al post dell'assessore: "Ho imparato tanto da te e mi dispiace molto per questa scelta che però certifica una coerenza rara. Saranno in molti a sentire la tua mancanza, e questo testimonia il gran lavoro fatto con serietà ed empatia".

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